SI RIACCENDONO MOTORI E RICORDI Sono iniziati questa mattina i 5 giorni di test privati sulla pista di Fiorano organizzati dalla Ferrari per i piloti della sua Accademia e per i titolari Charles Leclerc e Carlos Sainz. L'avvio è stato decisamente all'insegna della nostalgia: ad oltre 25 anni dall'ultima volta (12 novembre 1995, GP Australia), e a poco più di 30 dalla prima (28 novembre 1990, test a Fiorano), un Alesi è tornato al volante di una monoposto del Cavallino Rampante. L'onore è toccato a Giuliano, figlio di quel Jean che seppe incendiare i tifosi del team di Maranello anche in un periodo tra più avari di soddisfazioni per la Rossa. Rileggere quel cognome e rivedere quel casco con la stessa grafica ha riportato la memoria alla prima metà degli anni '90.
F1, GP Monaco 1991: Jean Alesi (Ferrari)
IDOLO DEI TIFOSI Come detto, fu quello un periodo non semplice per la Ferrari. Jean Alesi arrivò nel 1991 per sostituire Nigel Mansell e affiancare Alain Prost, il quale aveva sfiorato la vittoria del Mondiale l'anno precedente, nella stagione terminata di fatto con il celebre incidente alla prima curva con Ayrton Senna. Quell'anno fu alquanto deludente per il Cavallino Rampante, con le vetture 642 e 643 che non si dimostrarono all'altezza di Williams e McLaren, tanto che si arrivò al burrascoso divorzio anticipato con Prost. Alesi in quella stagione collezionò comunque tre podi, a cui ne aggiunse quattro equamente divisi tra 1992 e 1993, due stagioni tra le più difficili per la Ferrari. Con l'arrivo di Jean Todt nell'estate del 1993 iniziò il lento ma progressivo recupero che porterà il team di Maranello agli anni dei trionfi di Michael Schumacher. Il tedesco arrivò al termine della stagione 1995 in sostituzione proprio di Alesi, il quale nel frattempo era riuscito a conquistare altri 9 podi negli ultimi due campionati, compresa la vittoria nel GP Canada del '95. La sua grinta, il suo attaccamento alla Ferrari e la sua abilità sul bagnato gli fecero conquistare un posto nel cuore dei tifosi, nonostante un palmares che non gli rende affatto onore.
PREMIO DI CONSOLAZIONE Come detto, questa mattina suo figlio Giuliano è stato il primo pilota a scendere in pista al volante della SF71H del 2018, vettura più recente che i regolamenti di F1 permettono di utilizzare per questo tipo di test privati. Il momento nostalgico è stato completato dal numero apposto sulla vettura, quel 28 utilizzato dal padre nella stagione 1991, prima di passare al 27 nelle successive quattro. Per lui un piccolo assaggio di gloria, all'interno di una carriera che non è decollata come papà Jean avrebbe sperato e meritato. Fece scalpore lo scorso anno la decisione di vendere la sua Ferrari F40 per continuare a sostenere economicamente la carriera del figlio, arenatasi però in una serie di deludenti risultati in F2.
F1, test Ferrari Fiorano 2021: Giuliano Alesi
STAFFETTA TRA GIOVANI Dopo lo spazio dedicato alla nostaglia, la prima delle cinque giornate di test prosegue con altri piloti della FDA pronti a scendere in pista: oggi si alterneranno Marcus Armstrong - secondo neocelandese a mettersi al volante di una monoposto Ferrari dopo Chris Amon - e Robert Shwartzman. Domani sarà invece il turno di Leclerc, mentre per tutto mercoledì più giovedì mattina toccherà a Sainz iniziare a prendere confidenza con le procedure Ferrari. A chiudere, Mick Schumacher giovedì pomeriggio e venerdì mattina e infine Callum Ilott, venerdì pomeriggio.