All’indomani della cerimonia di premiazione di fine anno, la Federazione Internazionale dell’Automobile ha eletto il suo nuovo Presidente. Dopo l’addio di Jean Todt, arrivato al termine del suo terzo mandato, il suo successore a capo del massimo organismo regolatore del settore automobilistico è Mohammed Ben Sulayem, in grado di prendere il controllo della Fia con il 61.6% dei voti. Il sessantenne manager degli Emirati Arabi Uniti ha rispettato i pronostici della vigilia, sconfiggendo il rivale Graham Stoker, vice di Todt che avrebbe garantito la continuità con l’operato del francese ex Ferrari.
F1, Mohammed Ben Sulayem nel 2012 con Jean Todt
CHI È SULAYEM L’elezione di Mohammed Ben Sulayem al vertice della Federazione potrebbe dunque essere un segnale di rottura rispetto al recente passato. Con una lunga carriera nei di rally – è stato 14 volte vincitore del campionato Fia Rally Medio Oriente – e già un membro del Consiglio Mondiale Fia, Sulayem è il primo non europeo alla guida della Fia. Il sessantenne ex pilota arabo, è stato eletto principalmente con i voti di Asia, Medio Oriente, Africa e Sud America, e aprirà le porte della Federazione anche a Fabiana Ecclestone, la moglie dell’ex Supremo della Formula 1, che sarà vice-presidente per lo sport in America Latina.
F1, l'hospitality della Fia nel paddock
PARLA IL PRESIDENTE “Sono onorato – spiega Sulayem nella nota diramata dalla Federazione – di essere stato eletto Presidente Fia al termine dell’assemblea generale annuale che si è tenuta oggi a Parigi. Ringrazio tutti gli elettori per la loro stima e fiducia e mi congratulo con Graham per la sua campagna e il suo impegno in questi anni. Voglio anche esprimere infinita gratitudine a nome di tutta la Fia e dei suoi membri a Jean Todt, per tutto quello che è stato in grado di raggiungere negli ultimi 12 anni. Mi impegnerò per dare seguito al suo lavoro e per portare il motorsport e la mobilità a un livello ancora superiore”.