La FIA ha confiscato parti del sistema di alimentazione della Ferrari, di un team cliente Ferrari e di uno non Ferrari
CONFISCA E CONFRONTO Un nuovo capitolo della diatriba relativa alla presunta irregolarità del motore Ferrari è stato scritto in Brasile. Stando a quanto riporta Auto Motor und Sport, infatti, a Interlagos la FIA ha confiscato parti del sistema di alimentazione di tre scuderie - la Ferrari, un team cliente Ferrari e una scuderia equipaggiata con un'altra power unit - per effettuare dei confronti in laboratorio e chiudere definitivamente la questione che sta avvelenando il paddock in questa seconda parte di campionato.
F1, GP Brasile 2019: Charles Leclerc (Ferrari) precede Kevin Magnussen (Haas) e Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo)
LE PARTI SOTTO LA LENTE D'INGRANDIMENTO Gli elementi sotto osservazione sono in particolare i connettori di carburante tra il flussometro e il motore endotermico. Tra i sospetti avanzati nei confronti del motore Ferrari, c'è quello inerente la possibile presenza di un sistema che permette di far aumentare il flusso di benzina, in quantità maggiori rispetto a quanto definito dal regolamento. L'analisi verrà condotta nei laboratori della FIA e richiederà alcuni giorni. Secondo quanto scrive AMuS, se entro l'ultimo gran premio della stagione non emergeranno notizie a riguardo bisognerà presumere che tutto sia andato bene.
GAP RIDOTTO IN BRASILE Dopo il passo falso di Austin, weekend che aveva alimentato i veleni da parte dei rivali, a Interlagos la Ferrari è tornata a volare sui rettilinei nel corso delle prove del venerdì. In qualifica e in gara, però, il margine sugli avversari si è nuovamente ridotto, come si è potuto notare anche visivamente dal confronto con la Red Bull motorizzata Honda. Il gap della power-unit giapponese nei tratti rettilinei del circuito brasiliano è stato quantificato in soli 0,15 secondi.