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F1 2020

Crisi Ferrari: "Invece che protestare, forse dovrebbero fare come la Racing Point"


Avatar di Luca Manacorda, il 30/08/20

4 anni fa - I commenti dal paddock sulla crisi attraversata dalla Ferrari

Ferrari: Wolff solidale con i tifosi, la Haas giura fedeltà
Nel paddock di Spa si commenta la crisi della Ferrari, con giudizi anche molto duri

PUNTO PIU' BASSO Passare in un anno dalla pole position alla settima fila è clamoroso e fa ancora più rumore se a compiere questo balzo indietro è la Ferrari, che lo scorso anno sui saliscendi delle Ardenne conquistò anche la prima vittoria stagionale. Il veloce e impegnativo circuito di Spa ha messo in mostra tutte le pecche della SF1000, portando a un risultato in qualifica che sta facendo molto discutere, anche nel paddock del GP Belgio. La gestione della scuderia di Maranello non viene criticata solo dai tifosi, ma anche da addetti ai lavori ed ex piloti di F1.

CRITICHE DIFFUSE Un esempio eloquente sono le parole di Ralf Schumacher: ''Mi sembra che non sappiano cosa fare. Stanno diventando più lenti. Sembra che le istruzioni del loro presidente non stiano andando nella giusta direzione''. Il fratello di Michael non perdona alla Ferrari la gestione del mancato rinnovo di Sebastian Vettel, con il pilota tedesco rimasto all'oscuro delle decisioni del team fino all'ultimo momento, e ha ammesso di non avere ''alcuna simpatia'' verso il Cavallino Rampante.. Il suo connazionale Nick Heidfeld ha aggiunto: ''Non può essere che una squadra con questa storia e queste risorse sia così indietro''. Il belga Stoffel Vandoorne è sulla stessa linea: ''Quello che sta accadendo alla Ferrari è strano. È strano vederli così lontani. Hanno perso molta velocità dall'anno scorso e sembra che stiano peggiorando sempre di più''.

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TOTO INFIERISCE Discorso a parte meritano le dichiarazioni di Toto Wolff. Il boss della Mercedes non ha gradito alcuni comportamenti di Mattia Binotto e la situazione di Spa è stata l'assist perfetto per infierire sull'attuale management del team di Maranello: ''Quello che sta succedendo a loro non è positivo per la F1 e sono molto solidale con tutti i loro tifosi''. All'austriaco non è andato giù che la Ferrari sia rimasta l'unico team a voler fare appello contro la sanzione, ritenuta troppo leggera, inflitta dalla FIA alla Racing Point per il caso delle componenti copiate dalla Mercedes dello scorso anno: ''La mia opinione è che dovrebbero concentrarsi sulle loro prestazioni piuttosto che sul 'tavolo verde'''. Sulla stessa linea l'avvelenato Schumacher: ''Invece di protestare contro la copia della Mercedes, forse la Ferrari dovrebbe pensare di fare lo stesso''.

HAAS FEDELE La crisi della Ferrari inizia con il crollo delle prestazioni della power-unit, duramente colpita dalle direttive tecniche della FIA emesse dopo le indagini sul motore di Maranello iniziate nell'autunno dello scorso anno. A farne la spesa sono anche i team clienti Alfa Romeo e Haas, scivolati in fondo alla classifica. Romain Grosjean spiega perché la scuderia americana difficilmente tradirà il Cavallino Rampante: ''Non è necessario essere un matematico o Einstein per capire che le vetture con motore Ferrari sono nelle retrovie e che in parte dipende dal lato motore. Ma, senza Ferrari, non avremmo sospensioni, motore, cambio, macchina. Quindi stiamo facendo il meglio che possiamo. È pur sempre una Haas con motore Ferrari''. Il team principal Gunther Steiner allontana la prospettiva di un passaggio nel 2021 ai motori Renault, casa che perderà la McLaren già promessa sposa della Mercedes: ''Sarebbe molto difficile per noi, per come siamo preparati al momento, fare un cambiamento veloce come questo. Dovrebbe durare alcune stagioni, non può essere nel prossimo anno. Al momento, stiamo attraversando un periodo difficile con la Ferrari, speriamo di poterne uscire entrambi in uno stato migliore''.


Pubblicato da Luca Manacorda, 30/08/2020
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