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Il mondo si ferma per il Coronavirus ma la F1 no. I piloti si preparano al via e Vettel trova il nome per la sua nuova Ferrari
PRIMA CONFERENZA Nuovo format per le conferenze pre-gara quest'anno in Formula 1. Su un divanetto, che avevamo già visto protagonista ai test di Barcellona nelle ''chiacchierate'' di metà sessione, Sebastian Vettel viene intervistato assieme a Lewis Hamilton, al padrone di casa Daniel Ricciardo e al debuttante Nicholas Latifi, il tutto davanti a una folla assiepata di cronisti contro ciò che suggerirebbe ogni regola del buonsenso in quest'epoca di Coronavirus e pandemie. La Formula 1 sceglie invece di andare avanti, e il tedesco della Ferrari parte proprio da questo.
CORONAVIRUS ''È molto difficile dare un giudizio sulla questione'' - ha spiegato Seb - ''Ovviamente sei qui e realizzi come moltissime competizioni sportive siano state annullate e molti grandi eventi siano stati cancellati. Come ha detto Lewis, ti viene da chiederti se è giusto essere qui. Ovviamente dobbiamo fidarci della FIA e della FOM e prendere più precauzioni possibili, ma penso che la risposta che nessuno sia in grado di dare in questo momento sia quanto si possa controllare ciò che sta succedendo. Alla fine dei conti noi siamo qui, per cui possiamo solamente stare attenti il più possibile''.
PILOTI FORTUNATI ''Per essere ancora più chiaro, noi piloti siamo in una situazione fortunata'' - ha aggiunto Vettel - ''Certo, ovviamente siamo esposti alla gente, ma penso che abbiamo un largo controllo di quella che è la situazione, e poi in macchina non abbiamo passeggeri. Quello che voglio dire è che siamo in grado di controllare questa cosa come preferiamo. È personale, ma penso che tutto quello che riguarda la questione sia personale, dunque puoi vedere alcuni di noi che sono più tranquilli nel dare la mano agli altri, e altri meno, qualcuno ci ride sopra, altri invece prendono la questione molto sul serio''.
TEST INDECIFRABILI Spostando l'attenzione sulla competizione, Vettel ha parlato di come si aspetta che si comporti la sua Ferrari SF1000 in questo weekend, dopo i dubbi che i test di Barcellona hanno lasciato sugli osservatori, ma anche, in primis, nel team: ''Credo che i test siano sempre privi di una risposta certa, non si può mai sapere dove sei veramente e questa è la buona notizia che risiede nel venire qui e scendere in pista per gareggiare. Penso che per quanto ci riguarda i test non abbiano mostrato molti aspetti positivi, anche se ci sono e conterà solo quello che fai in gara. La macchina è un passo avanti alla precedente, fa quello che ci aspettavamo e il nostro livello è buono, ma alla fine credo che valga così per tutti, il tuo valore lo devi sempre mettere in relazione con quello degli altri e capire dove ti trovi realmente''.
F1 Testing: Sebastian Vettel (Ferrari)
BENVENUTA LUCILLA Infine Sebastian Vettel ha finalmente svelato il nome che ha dato alla sua monoposto, come è per lui abitudine a ogni inizio di stagione sin da quando ha debuttato in Formula 1 nell'ormai lontano 2008: ''Penso che il nome scelto sia quello giusto per vari motivi. Non vi posso dire tutti i nomi che sono stati vagliati, ma c'è qualcosa di divertente dietro alla scelta di questo: Lucilla. E spero che si comporti bene quest'anno''. Alla sua prima stagione in Formula 1 Seb aveva ribattezzato la sua Toro Rosso ''Julie'', poi le Red Bull che erano seguite hanno avuto nomi britannici: Kate e Kate's Dirty Sister per la RB5 nelle sue due versioni, Luscious Liz e Randy Mandy per le RB6, Kinky Kylie, Abbey, Hungry Heidi e Suzie. Infine le Ferrari: tutti nomi italiani, o quasi: Eva, MArgherita, Gina, Loria e Lina. In bocca al lupo, Lucilla.