Dopo la grande epurazione degli ultimi mesi - con gli addii a figure di primo piano come Mattia Binotto, Laurent Mekies e Inaki Rueda - la Scuderia Ferrari è ora alla ricerca degli uomini che possano aiutarla a risollevarsi da una situazione di crisi che la vede attualmente relegata al quarto posto nel mondiale Costruttori.
IL LEGAME CON SERRA In prima linea su questo fronte c'è ovviamente il team principal Fred Vasseur, il quale sta cercando di sfruttare i propri rapporti personali per portare a Maranello ingegneri di altissimo livello. L'ultimo retroscena è stato riportato da Michael Schmidt, giornalista tedesco della rivista Auto Motor und Sport solitamente ben informato sui movimenti dietro le quinte. Secondo Schmidt, Vasseur sta cercando di convincere Loic Serra, attuale direttore delle prestazioni Mercedes, a raggiungerlo in Ferrari. I due francesi sono buoni amici e sono stati visti spesso trascorrere molto tempo assieme nel paddock. Il boss del Cavallino Rampante è fiducioso di ingaggiare l'amico nel 2025, anno che precede la rivoluzione regolamentare prevista per il 2026.
LA CORTE A WACHE L'ingaggio di Serra rappresenterebbe di per sé già un gran colpo, ma Vasseur sta operando a più ampio raggio per mettere a segno un vero capolavoro. Secondo quanto riporta Schmidt, Vasseur ingaggiando Serra tenterebbe l'assalto anche a Pierre Wache, direttore tecnico della Red Bull. Serra e Wache sono a loro volta ottimi amici e condividono la passione per il fumo, ritrovandosi così spesso a chiacchierare in zone appartate nei momenti di pausa. Il rapporto del giornalista di AMuS racconta di come Vasseur sia arrivato davvero vicino all'ìngaggio di Wache, anche se la Red Bull è fiduciosa che il francese rimarrà al suo posto.
F1 2023: Pierre Wache (Red Bull)
SULLE ORME DI TODT Con questo corteggiamento a figure chiave degli altri top team, Vasseur sta provando a replicare quanto fece il suo connazionale Jean Todt quando mise le basi per il ciclo vincente della Ferrari di inizio millennio. A metà anni '90, il francese iniziò una corte serrata a Ross Brawn e Rory Byrne, pedine chiave dei successi iridati della Benetton di Michael Schumacher. L'arrivo del tedesco a Maranello nel 1996 fu accompagnato da quello di Brawn e Byrne, dando il via alla progressiva crescita della Ferrari che sfocerà nel titolo Costruttori del 1999 e poi al dominio assoluto durato dal 2000 al 2004.