GIOIE E DOLORI Gli ultimi due weekend di gara hanno permesso alla Ferrari di recuperare punti sulla McLaren nella lotta al terzo posto tra i Costruttori, dopo che l'exploit di Monza della scuderia di Woking aveva scavato un solco tra le due scuderie. Oltre che per i progressi in classifica, il Cavallino Rampante può sorridere anche per le prestazioni messe in pista da Carles Leclerc e Carlos Sainz, i quali hanno beneficiato della nuova versione della power unit di Maranello per vivere delle gare da protagonisti. Come tutti i team, però, anche gli uomini in Rosso hanno incontrato più di qualche problema durante i cambi gomme dopo le novità introdotte dalla nuova direttiva del regolamento, pensata per aumentare la sicurezza ed evitare ripartenze con le gomme non completamente montate.
F1, GP Turchia 2021: il pit stop di Sainz
MANCANZA DI SEGNALE Dopo il GP Russia, il team principal Mattia Binotto ha fatto il punto della situazione, partendo dal problema al pit stop di Sainz che è costato allo spagnolo preziosi secondi, con una sosta che ne è durata 8,1 contro una media di poco superiore ai 2,5: ''Il pit stop in sé è stato terminato in quello che può essere considerato un normale cronometraggio, mentre il segnale alle luci, che ora deve essere manuale dopo che il pit stop è stato completato, non è mai stato ricevuto dal sistema. Quindi c'era qualcosa di sbagliato nel segnale manuale ai sistemi e ciò deve essere analizzato completamente da parte nostra. È un peccato, perché sappiamo che il pit stop è stato completato correttamente. Quindi è una questione di segnale al sistema e rilascio in sicurezza''.
I VANTAGGI DEL NUOVO MOTORE Come detto, gli aspetti positivi arrivano invece dalla nuova power unit, la quale dispone di una parte ibrida rinnovata che ha dato ottime risposte anche in ottica 2022. Binotto non ha quantificato il vantaggio ottenuto in decimi di secondo, ma fa una considerazione che permette di estrapolarne una stima: ''Ci sta dando un piccolo vantaggio. Non voglio quantificarlo in tempo sul giro perché dipende dalla pista. Non è solo pura potenza del motore endotermico, ma anche recupero di energia, quindi è un po' complesso. Sicuramente ci sta dando un vantaggio. Se guardo alle qualifiche, Charles ha fatto il quarto tempo sul giro. Dietro di lui erano molto vicini e sono abbastanza sicuro che un paio di posizioni sarebbero andate perse senza quella specifica''. Dando un'occhiata ai risultate delle qualifiche del GP Russia, possiamo notare che Leclerc ha staccato Fernando Alonso - piazzatosi due posizioni più indietro - di 212 millesimi, dunque il boost dato dal nuovo motore su una pista dalle condizioni miste come quella di Istanbul potrebbe essere quantificato in circa due decimi.
F1, GP Bahrain 2021: Mattia Binotto (Ferrari)
TEST PER IL 2022 Come detto, ottenere buone risposte dal nuovo motore è importante anche in vista del 2022, quando lo sviluppo delle attuali power unit verrà congelato. A riguardo, Binotto ha aggiunto: ''Come abbiamo detto all'inizio con Charles, quando abbiamo introdotto il nuovo sistema ibrido a Sochi, il primo obiettivo era cercare di aumentare la nostra esperienza in vista del 2022. Ecco perché l'abbiamo introdotto il prima possibile, cercando di affrettare i tempo e prendendo anche qualche rischio, ma è tutta una valutazione del rischio. Ovviamente per noi, è chiaro che dobbiamo ottenere del chilometraggio in pista e fare la nostra esperienza prima del 2022, quando le unità di potenza saranno congelate. Per noi, quella era la chiave e la ragione del cambiamento''. Proprio in ottica 2022, Binotto ha seguito il weekend di Istanbul dal garage remoto di Maranello, rimanendo in fabbrica per seguire da vicino i lavori sulla nuova monoposto. Il team principal ha preannunciato la sua probabile assenza anche dalla prossima trasferta in Messico e Brasile, dove verrà sostituito nuovamente da Laurent Mekies.