La Ferrari non baderà a spese nel 2020, ultimo anno prima dell'introduzione del budget cap che fisserà un tetto alle spese
12 MESI TRA PRESENTE E FUTURO Il 2020 sarà un anno molto complicato per i team. Da un lato il lavoro per la stagione in corso, dall'altro lo sviluppo della vettura 2021, la prima che nascerà secondo i nuovi regolamenti. Nuovi regolamenti che imporranno anche un tetto alle spese: un budget cap fissato a 175 milioni di dollari che di fatto non cambierà nulla per sette scuderie che già spendono meno, ma che limiterà in parte l'operato di Mercedes, Ferrari e Red Bull, abituate a contare su cifre molto maggiori.
IL TRAINO DEL SETTORE STRADALE Proprio per questo motivo, la Ferrari prevede un 2020 molto più dispendioso dal punto di vista economico. A Maranello sono pronti a investimenti extra nell'ultima occasione in cui sarà possibile farlo, come ha recentemente confermato l'amministratore delegato Louis Camilleri: "Siamo una società e il settore automobilistico finanzia l'attività in pista. Siamo pronti a investire: per fortuna il settore automobilistico può sostenere questi investimenti, non solo in termini di persone, ma anche di infrastrutture". Gli ottimi risultati economici della Ferrari, trainati quest'anno dalla supercar ibrida SF90 Stradale, permetteranno tra l'altro di inserire nel piano di investimenti della scuderia un nuovo simulatore.
F1 GP Italia 2019, Monza, il presidente Ferrari Louis Camilleri con il team principal Mattia Binotto
BUDGET EXTRA Il team principal Mattia Binotto ha spiegato come le nuove regole tecniche previste per il 2021 e il budget cap costringano a uno sforzo extra nel 2020: "Sarà significativamente più costoso. Il numero dei progetti in parallelo è maggiore rispetto al passato, abbiamo tutti iniziato molto presto a lavorare sull'auto 2021. Quindi sì, ci sarà un budget extra significativo, non solo per quanto riguarda il denaro, ma anche le persone coinvolte nei programmi".