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RISPOSTE IMPORTANTI La Ferrari arrivava al Red Bull Ring con tanti dubbi e pochi certezze. Alla consapevolezza di avere una macchina in grado di sfruttare bene le gomme sul giro secco, troppo spesso ha fatto da contraltare la difficile gestione dei pneumatici in gara, con relativi crolli prestazionali alla domenica e risultati non in linea con le aspettative montate dopo la Q3. E se al Paul Ricard abbiamo assistito a un’applicazione fin troppo esasperata di questo trend, già a Baku due settimane prima la SF21 aveva messo in mostra certe doti di cui non andare troppo fieri. “Non è un problema che possiamo risolvere in tre giorni”,aveva spiegato Carlos Sainz nella conferenza stampa di giovedì, annunciando però un piano di breve termine per provare a contrastare questa caratteristica sperimentando qualcosa di nuovo lato setup. Ed è in tal senso che il primo dei due gran premi a Spielberg ha portato agli uomini di Maranello almeno parte delle risposte che servivano per impostare al meglio la seconda fase di campionato.
F1 GP Francia 2021, Le Castellet: Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) in testacoda nelle PL1
LA COPERTA È CORTA Una prima cosa che emerge chiaramente da questo primo terzo di campionato è che la coperta di casa Ferrari è, e resterà, comunque corta. La SF21 è una diretta discendente della SF1000 e questo, complici anche e soprattutto le buone prestazioni al sabato di Monte Carlo e Baku, è un aspetto che non dobbiamo mai dimenticare. Si sapeva sin da gennaio che la macchina non sarebbe stata in lotta per il titolo e, vista la disastrosa base di partenza, è già grasso che cola avere Leclerc e Sainz in lizza per il terzo posto costruttori. La Rossa che vediamo in pista nel 2021 è migliorata sul piano della trazione e i gettoni spesi nella zona del retrotreno hanno restituito una macchina meno ballerina e con cui i piloti trovano più facilmente familiarità alla guida. E poic’è il motore che, recuperata una parte dei cavalli persi dopo l’accordo con la Fia, dà quantomeno la possibilità di giocarsela con gli avversari. Ciò, però, non deve far passare in secondo piano il fatto che si tratta di una monoposto non perfetta e che non è certo in questo mondiale che è lecito attendersi le soluzioni a tutti i problemi.
F1, GP Francia 2021: Mattia Binotto e Charles Leclerc (Ferrari)
LA SOLUZIONE STIRIANA Come già detto, la SF21 si era fin qui mostrata più competitiva sul giro secco che in gara. La soluzione cercata nel Gp di Stiria è stata dunque quella di adottare un setup mirato a una migliore gestione dei pneumatici, con il rischio di sacrificare quasi completamente la qualifica (a proposito di coperte corte). Ed è così che la Ferrari si è esposta a un sabato flop a Spielberg, piazzandosi al settimo posto con Leclerc, scavalcato dai rivali Norris e Gasly oltre che dai big di Mercedes e Red Bull. Ancora peggio è andata a Sainz, addirittura escluso in Q2 e costretto a scattare dalla dodicesima casella. Una delusione piuttosto cocente perché arrivata proprio in quel fondamentale che si poteva considerare come il vero punto di forza della Rossa di quest’anno. Che però è stata ampiamente riscattata oggi dall’ottima gestione delle gomme.
F1 GP Stiria 2021, Spielberg: Charles Leclerc (Scuderia Ferrari)
PASSO E STRATEGIA Se la giornata di Leclerc si è subito complicata a causa del contatto al via con Gasly, Sainz ha potuto fare tesoro della delusione in Q2 per scegliere le gomme migliori per la gara. Le Medium nuove al via hanno permesso a Carlos di allungare il primo stint fino al giro 40, sorpassando in overcut alcuni dei rivali che gli stavano davanti prima di spingere con fiducia per altri 31 giri con la Hard. Una strategia che ha funzionato bene e che ha portato lo spagnolo al sesto posto finale, ma che ha anche esaltato un utilizzo pneumatici che raramente abbiamo visto negli ultimi anni sulle monoposto di Maranello. Dato interessante è, in tal senso, il distacco da Lando Norris: Sainz era staccato di 15 secondi al giro 30, quando il pilota McLaren ha effettuato la sua sosta, poi diventati 13.5 a parità di pit. Alla fine, pur se il giovane inglese ha dovuto gestire una gomma effettivamente più vecchia, il divario al traguardo è stato di circa 7 secondi. Niente male, specie considerando che i due partivano dalla terza e dalla dodicesima casella in griglia, lasciando intendere la sussistenza di un gap prestazionale che lo stesso Sainz aveva definito come “molto ampio”.
F1 GP Stiria 2021, Spielberg: Carlos Sainz (Scuderia Ferrari)
PERÒSERVE UN COMPROMESSO E poi c’è anche la prestazione di Leclerc: un vero e proprio show, che però lascia un po’ di amaro in bocca pensando a cosa avrebbe potuto combinare il monegasco senza quel contatto – in cui non si può nascondere una sua eccessiva irruenza nel cercare di spostarsi nella scia del rivale – con l’AlphaTauri di Pierre Gasly. Avrebbe potuto lottare con Norris? Forse sì, ma non è possibile saperlo con sicurezza. Quel che è certo è che il passo, approfittando dell’aria libera e delle gomme Hard nel primo stint, è stato notevole, senza dimenticare i bei sorpassi con le Medium sul finale. I fantasmi del Paul Ricard, insomma, a un’analisi più superficiale, potrebbero sembrare già scacciati dopo solo sette giorni dalla gara più disastrosa della stagione. In realtà c’è che la pista è (molto) diversa da quella francese ma anche che mai, quest’anno, avevamo visto una Ferrari così convincente, in grado di andare all’attacco quasi a prescindere dal tipo di gomma usata. Un buon segnale per il futuro, visto che i punti si fanno in gara e non al sabato. Sarà tuttavia necessario trovare un migliore compromesso tra il sacrificio delle qualifiche e le prestazioni della domenica.