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Dopo settimane di critiche e polemiche legate alle scelte strategiche del muretto box, a Spielberg la Ferrari si è resa protagonista di mosse tattiche perfette che hanno permesso a Charles Leclerc di centrare il terzo successo personale della stagione e rilanciarsi con fiducia nella sfida iridata a Max Verstappen. E mentre l’affidabilità si è conferma un vero tallone d’Achille – il ritiro di Sainz ha, di fatto, privato i tifosi della seconda doppietta stagionale dopo quella d’esordio in Bahrain – per il prosieguo del campionato, sul piano delle strategie di gara il Cavallino ha fornito le risposte in termini di reattività e gestione che tutti si aspettavano.
F1 2022, GP Austria: la battaglia tra Charles Leclerc e Max Verstappen
PARLA RUEDA Nel consueto debriefing post-weekend, a parlare è stato Inaki Rueda, che ha spiegato le scelte tattiche del muretto rosso nel GP Austria: “Sapevamo che uno dei più grandi problemi sarebbe stato gestire le gomme, che la Soft sarebbe stata troppo morbida e che la gara si sarebbe sviluppata con Medium e Hard, tre le due e le tre soste. Il nostro obiettivo era destabilizzare Verstappen, forzandolo a fermarsi presto per non avere una finestra ottimale per una gara a due pit. Dopo il sorpasso di Leclerc al giro 11, anche Sainz stava per raggiungerlo e questo ha spinto Max a fermarsi molto presto, al giro 13, troppo per una tattica a due soste. A quel punto l’obiettivo era andare un po’ più lunghi in modo da dare ai nostri piloti una tattica più bilanciata. Leclerc si è fermato 13 giri dopo e, quando è rientrato in pista, guadagnando un secondo al giro, ha ripreso e passato Verstappen. La stessa cosa è successa con Sainz, ma Max si è fermato per il secondo pit proprio mentre Carlos stava per attaccarlo”.
LA VIRTUAL SAFETY CAR Buona la reazione nel momento in cui ha fatto il suo ingresso la Virtual Safety Car, con Charles richiamato ai box per marcare la tattica del rivale. “Carlos ha avuto un problema al motore – ha aggiunto il responsabile delle strategie del muretto Ferrari – proprio mentre era alle spalle di Verstappen e questo ha portato la Direzione gara a stabilire un regime di Virtual Safety Car. A quel punto dovevamo fare una scelta… Restare fuori con delle Hard in ottime condizioni o tornare ai box e montare delle Medium nuove. Verstappen aveva delle Hard usurate e sapevamo si sarebbe fermato, quindi abbiamo pensato di rientrare anche noi. I nostri meccanici sono stati bravissimi, hanno completato cinque pit-stop sotto i tre secondi. Sul finale abbiamo avuto un piccolo problema all’acceleratore sulla macchina di Charles, ma lui è stato in grado di portare l’auto al traguardo e centrare la vittoria”.