Il gran giorno che tutti i tifosi della Ferrari – e gli appassionati di Formula 1 in generale – aspettano con ansia, è finalmente arrivato: alle 14:00 di oggi, a Maranello, è stata presentata ufficialmente la F1-75, la monoposto che parteciperà al Mondiale F1 2022 e il cui nome è dedicato alla celebrazione del 75esimo anniversario dalla produzione della prima automobile stradale del Cavallino. Obiettivo principale? Interrompere il digiuno di successi che dura ormai da più di due stagioni (l’ultima vittoria nel GP Singapore 2019 targata Sebastian Vettel) e, perché no, approfittare della rivoluzione tecnica per tornare a competere stabilmente per il titolo contro i colossi Mercedes e Red Bull, che hanno monopolizzato gli ultimi Mondiali.
F1 2022, La Ferrari F1-75 di Charles Leclerc e Carlos Sainz
LA F1-75 In realtà, la presentazione di oggi era stata già in qualche modo spoilerata da alcuni dettagli venuti fuori nei giorni scorsi. Se il lancio delnuovo merchandising ufficialeaveva anticipato l’abbondante – molto più evidente che nel recente passato – utilizzo del nero nella livrea, che colora le ali, la parte bassa delle pance laterali, i deviatori di flusso e l’halo, un’immagine “rubata” durante l’anteprima per gli sponsor e circolata sui social 24 ore prima della presentazione, era circolata in maniera incontrollata togliendo forse gran parte dell’attesa per i tifosi. Il rosso della livrea, ancora una volta opaco, appare leggermente più scuro rispetto al recente passato, pur se differente rispetto alla speciale colorazione rosso borgogna usata nel GP di Toscana 2020 al Mugello per festeggiare i 1000 gran premi in F1.
F1 2022, La Ferrari F1-75 di Charles Leclerc e Carlos Sainz
LA TECNICA Mattia Binotto l’ha definita una macchina coraggiosa, Carlos Sainz nei giorni scorsi diceva che èparecchio differente dalle altre monoposto già presentate. Entrambi non mentono: anche se probabilmente l’auto che vedremo nel GP Bahrain del 20 marzo sarà poi diversa dopo i primi assaggi di pista, la F1-75 colpisce soprattutto nel disegno delle pance laterali. La presa d’aria è ovale e anche abbastanza tradizionale, ma è la parte alta dei sidepod che risulta scavata al centro per convogliare i flussi verso il diffusore, in maniera similare (ma diversa) rispetto a quanto fatto anche da AlphaTauri. Molto diverso dagli altri è anche il musetto, che termina con un disegno a punta. Le sospensioni sono poi push-rod, sia all’avantreno che al posteriore. Di certo una bellissima auto di Formula 1 che sembra interpretare in maniera audace il nuovo libro di regole. Nelle prossime settimane capiremo anche se sarà la Ferrari che tutti i tifosi si aspettano di vedere…
Le parole dei protagonisti
- Charles Leclerc, pilota ufficiale Scuderia Ferrari
- Carlos Sainz, pilota ufficiale Scuderia Ferrari
- Mattia Binotto, Team Principal e Managing Director Scuderia Ferrari
- Laurent Mekies, Direttore Sportivo Scuderia Ferrari
- Enrico Cardile, Ingegnere responsabile settore telaio Scuderia Ferrari
- Enrico Gualtieri, Ingegnere responsabile power unit Scuderia Ferrari
- Fabio Montecchi, Ingegnere responsabile progetto telaio Scuderia Ferrari
Charles Leclerc
La cosa che più mi ha impressionato di questa macchina sono le pance laterali. Anche se è difficile scegliere qualcosa nello specifico visto che ci sono molte parti speciali, le pance sono proprio diverse da tutti i concetti visti finora, e non vedo l’ora di guidare la F1-75, sperando che sia veloce. È da qualche mese che la guido al simulatore e la differenza principale rispetto al passato è sulla frenata, dove si sente il peso aggiunto da regolamento, mentre in curva non si avverte granché la differenza. Avremo comunque i test invernali per adattarci al massimo prima del GP inaugurale. Voglio ringraziare i tifosi per il sostegno che ci ha dato forza in questi due anni particolarmente difficili. Adesso sarà una grande opportunità per il team e per tutti noi, abbiamo lavorato tanto per questa macchina con concetti estremi e spero che potremo dare i risultati che meritiamo.
Carlos Sainz, Mattia Binotto e Charles Leclerc, Scuderia Ferrari 2022
Carlos Sainz
A me questa nuova F1-75 mi è piaciuta per le forme e per i pezzi innovativi, diversi da quelli già visti fin qui. È una macchina pulita, aggressiva, pensata per andare in una direzione che la renda veloce. Sicuramente, queste nuove macchine saranno ancora più impegnative da guidare, dovremo avere la mente aperta per cambiare stili di guida e filosofia nei setup, ma anche l’approccio a curve e staccate. Penso però che questo ci verrà naturale, una volta saliti in macchina. I tifosi? Non posso che ringraziarli per avermi fatto sentire subito a casa, il rapporto è speciale e mi è piaciuto tantissimo. Sarà importante iniziare il 2022 alla grande e finire ancora meglio. Io ci proverò, voglio dare il massimo per la Ferrari e i suoi tifosi.
Mattia Binotto
La F1-75 è l’espressione del talento, dell’impegno e della passione di ognuno di noi. È la sintesi del lavoro di una squadra che, mai come stavolta, ha affrontato la sfida con uno spirito e un approccio diversi, cercando di spingere al massimo sull’innovazione di ogni componente, di ogni dettaglio, di ogni soluzione. Questo desiderio di innovazione ci ha dato una carica straordinaria nel lavoro quotidiano che si è concretizzata in questa vettura. Sono orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto per progettare la F1-75. Sappiamo che le aspettative sono alte e siamo pronti a misurarci con gli avversari. È la sfida più bella, quella che rende il nostro lavoro così affascinante. Vorrei che la F1-75 fosse la monoposto che consentirà ai nostri tifosi di tornare ad essere orgogliosi della Ferrari. Abbiamo un obiettivo: alimentare il mito del Cavallino Rampante. Per farlo abbiamo una sola strada: tornare a vincere. Ci vuole una vettura veloce e ci vogliono due grandi piloti. Noi li abbiamo.
F1 2022, La Ferrari F1-75 di Charles Leclerc e Carlos Sainz
Laurent Mekies
La nostra squadra si sta preparando per quella che sarà la stagione più lunga di sempre, e forse una delle più sorprendenti degli ultimi dieci anni. Regolamenti diversi, monoposto diverse, 23 gare, sarà una sfida incredibile per tutti.
L’anno scorso siamo stati protagonisti di una bella lotta per il terzo posto nel campionato costruttori e come team abbiamo fatto passi avanti importanti. La prossima stagione potrebbe sorprenderci non solo perché alla prima gara, in Bahrain, tra le squadre potrebbero esserci poche differenze in termini di competitività, ma anche perché nel corso dell’anno potremmo vedere grandi miglioramenti per alcune vetture e determinati piloti.
Senza dubbio dovremo gestire bene le nostre energie, per rimanere concentrati al massimo tutto l'anno. Possiamo contare sul fantastico spirito della nostra squadra e sulla voglia di metterci alla prova contro gli avversari più forti. Abbiamo dalla nostra l'incredibile talento e la dedizione di Charles e Carlos che hanno lavorato sodo con gli ingegneri per tutto l'inverno per sviluppare la vettura nella giusta direzione.
Enrico Cardile
Il cambio regolamentare del 2022 è senz'altro il più radicale affrontato negli ultimi 40 anni. Come squadra abbiamo avuto un approccio sistemico e integrato alla sfida, definendo chiare priorità tra i tanti obiettivi, spesso in contrasto tra di loro, che ci siamo dati. In parallelo allo sviluppo vettura, abbiamo migliorato i nostri strumenti di simulazione per portare luce in angoli bui che in passato abbiamo avuto. L'aerodinamica è stata senz'altro la nostra priorità numero uno. L'abbiamo affrontata con mente aperta cogliendo l'opportunità di regolamenti così diversi per curiosare in tante direzioni, anche lontane dalle tendenze degli ultimi anni. Questo approccio ci ha accompagnato pure nello sviluppo delle sospensioni: i nuovi regolamenti hanno imposto un ripensamento generale del comparto, per garantirci di avere la flessibilità necessaria a gestire una vettura così nuova e pneumatici con caratteristiche diverse. In sintesi, tante variabili sono entrate in gioco, rendendolo un esercizio sfidante ed entusiasmante.
Enrico Gualtieri
La stagione che sta per iniziare rappresenta per noi il punto di arrivo di un percorso importante, visto l'obiettivo ambizioso che ci siamo posti come gruppo di sviluppare al meglio il nostro prodotto: la power unit. È stata una sfida intensa ed entusiasmante. Tutti i componenti sono stati rivisti: alcuni ulteriormente ottimizzati, altri decisamente innovati. Siamo partiti dal concetto primario di cercare la più alta efficienza nel processo di trasformazione dell'energia, da quella chimica del combustibile a quella meccanica, fino all'albero motore. Tutto il resto è stato progettato in modo funzionale a questo obiettivo. In modo altrettanto funzionale, abbiamo poi definito un layout della power unit che rispondesse al meglio alle esigenze dei nostri colleghi dell'area telaio, vista l'evoluzione del nuovo regolamento vettura. Lo abbiamo fatto con passione, determinazione e spirito di squadra, consapevoli della responsabilità di onorare al meglio non solo il nostro obiettivo di gruppo ma anche lo spirito dell'intera scuderia che celebra in pista i 75 anni della nostra azienda.
Fabio Montecchi
Il primo fattore chiave nel progettare una vettura così differente dal passato è stata la gestione dei tempi. Abbiamo dovuto lasciare molto più tempo del consueto alla fase di impostazione, quella in cui si sviscerano i regolamenti per spremere ogni possibilità di guadagnare prestazione, quella in cui si esplora un gran numero di soluzioni con studi, simulazioni e prove a banco. Il secondo fattore chiave è stato il coinvolgimento, e la responsabilizzazione, di ogni singolo progettista, in modo che ciascuno sentisse quanto emozionante e unica fosse la sfida rappresentata da questa rivoluzione regolamentare. In assenza di riferimenti dalle stagioni precedenti, a fare la differenza può essere la creatività e il talento di ciascun progettista, la bontà degli strumenti di analisi, la lucidità e il coraggio di scegliere la soluzione più promettente, anche se non è quella più convenzionale e in tal senso pensiamo di avere lavorato bene. Il terzo fattore chiave è stato l'integrazione unitamente al dialogo tra i diversi gruppi di persone: quelli addetti alla prestazione, quelli alla progettazione, alla produzione, agli acquisti, ai controlli qualità, ai montaggi, alle prove al banco fino a chi segue la pianificazione e la gestione della vettura in pista e, in ultimo, ai piloti stessi, con il loro feedback.