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La settimana era iniziata nel peggiore dei modi, con le voci sulpossibile avvicendamento a capo della Gestione Sportivacon il team principal dell’Alfa Romeo Sauber,Frederic Vasseur. Si è però conclusa con dei sorrisi visto che, anche se non è arrivata la tanto attesa vittoria che manca alla Ferrari dallo scorso GP Austria (sportivamente una vita fa), la rossa di Mattia Binotto ha quantomeno centrato i due obiettivi dichiarati ad Abu Dhabi, e cioè quelli di difendere il secondo posto della classifica Piloti e Costruttori dagli attacchi di Sergio Perez e della Mercedes.
F1 GP Abu Dhabi 2022, Yas Marina: Mattia Binotto (Scuderia Ferrari)
MISSIONE COMPIUTA Una missione effettivamente compiuta ma tutt’altro che facile, specie per quanto riguarda la lotta tra Charles Leclerc e la seconda delle due Red Bull. “Il secondo posto – ha spiegato l’ingegnere di Reggio Emilia ai microfoni di Sky – è frutto dell’intera stagione e non solo della gara di oggi. La squadra però ha lavorato bene sin dal venerdì, non si è lasciata distrarre dalle voci e, anche se sembra banale, è rimasta sempre concentrata. Quello di oggi è stato un ottimo lavoro, il secondo posto sulla Mercedes è meritato perché qui andavamo più forte di loro, che hanno anche avuto dei problemi di affidabilità e non sono stati bravi quanto noi nelle strategie. Il secondo posto di Charles, poi, l’abbiamo guadagnato bluffando un pit-stop e provocando una sosta ulteriore di Perez. È stata la scelta giusta, bravi tutti al muretto, ma anche i meccanici sono stati perfetti con i pit-stop”.
F1 GP Abu Dhabi 2022, Yas Marina: Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) nei primi giri di gara
CRESCITA COSTANTE Binotto ha poi proseguito ricordando le due annate buie e a digiuno di vittorie che hanno fatto da preludio alla rinascita di questo 2022: “La squadra è cresciuta molto negli anni passati. Il 2020 e il 2021 sono stati gli anni più bui, nessuno avrebbe scommesso che saremmo stati così forti all’inizio della nuova era regolamentare. Noi invece ci avevamo puntato, siamo arrivati quasi pronti all’appuntamento ma volevamo tornare competitivi e non si era mai promessa la vittoria del campionato. Quello che ha dimostrato quest’anno è che non eravamo ancora maturi per farcela, è un dato di fatto. Abbiamo alternato a weekend buoni, altri in cui ci sono stati errori che ci faranno crescere ulteriormente. Essere competitivi e vincere sono due cose diverse, c’è ancora un passo ulteriore da fare, ma questa squadra ha lavorato bene e continuerà a farlo anche in futuro. L’abbiamo dimostrato in questo weekend, in cui si è lavorato da vera squadra nonostante il momento di grandi critiche nei nostri confronti”.
F1 GP Abu Dhabi 2022, Yas Marina: il podio finale con Charles Leclerc (Ferrari), Max Verstappen e Sergio Perez (Red Bull)
MERITO LECLERC “Leclerc? Oggi – ha poi concluso Binotto ricordando la prestazione molto positiva del monegasco, probabilmente protagonista di una delle corse migliori della stagione per la capacità di gestione delle gomme – ha guidato molto bene. Avevamo visto sin dal venerdì e poi anche sabato mattina che c’era la necessità di concentrarsi soprattutto sul passo gara. Il bilanciamento della macchina era fondamentale, ma era importante anche la guida del pilota. Se, nei primi giri, uno spingeva troppo ed era troppo aggressivo, allora bruciava le gomme. È stato questo il caso di Hamilton, che nel primo stint ha spinto oltre il consentito e ha rovinato gli pneumatici. Charles era consapevole che risparmiare all’inizio avrebbe significato avere un passo migliore nel complesso dell’intero stint e ha saputo farlo con freddezza, guidando bene. Questo secondo posto, se l’è meritato tutto”.