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Binotto esprime tutto il proprio rammarico, Vettel addirittura propone di bruciare il regolamento. Ma adesso si deve guardare avanti
FERRARI SCONFITTA La prima sconfitta Ferrari del weekend del Paul Ricard, è arrivata intorno alle 16.25 di un tranquillo venerdì pomeriggio. Già, perché mentre i piloti erano in pista per la seconda sessione di prove libere del Gp di Francia gli occhi e l’interesse dell’intero circo mediatico (e non solo) erano rivolte alla bacheca in sala stampa dove la Fia appende i comunicati ufficiali. E a pochi minuti dalla bandiera a scacchi delle PL2 è arrivata la risposta della Federazione all’istanza di revisione presentata da Maranello contro il risultato della gara di Montreal: esito negativo, richiesta del Cavallino respinta e Hamilton adesso per davvero e definitivamente – ammesso che nelle stanze dei bottoni ci fosse mai stato qualche dubbio – vincitore della gara di Montreal.
DELUSIONE BINOTTO A metterci la faccia prima di tutti è stato ovviamente lui, Mattia Binotto. Il team principal ha incontrato la stampa esprimendo tutto il proprio rammarico dinanzi alla decisione degli steward: “Non ci sono dubbi che siamo tutti molto infelici e delusi. C’è delusione ovviamente per la Ferrari, ma in generale anche per tutti gli appassionati e per il nostro sport”. “Non vogliamo commentare ulteriormente”, ha poi aggiunto negandosi a nuove domande sul tema. Insomma, un tentativo per lasciare intendere che per il Cavallino la vicenda è ormai chiusa. Cambiare pagina, guardare avanti.
ANDARE AVANTI Un mantra che ha contagiato anche lo stesso Sebastian Vettel, intervenuto ai microfoni di Sky Sport F1: “La decisione non mi sorprende, ci sono così tante pagine nel regolamento che, se vuoi, trovi sempre un articolo adatto per penalizzarti. Abbiamo presentato quelle prove perché non condividevamo le idee degli steward e pensavamo di avere elementi nuovi. È deludente che la questione non sia stata neanche esaminata, ma bisogna andare avanti. Cosa possiamo fare? Ritirarci in modo da non finire più nei guai? Scherzo ovviamente, ma il problema è che siamo stati danneggiati. Con la vicenda delle linee bianche e dei cordoli che non si possono usare troppo, si è persa un po’ la filosofia delle corse. Si parla più di cordoli e linee che di corse… Il regolamento ha ormai troppe pagine, per cambiare le cose bisognerebbe bruciare tutto”.