Logo MotorBox
F1 2019

Ferrari, Leclerc non teme Budapest: "Pista tecnica, mi piace"


Avatar di Salvo Sardina, il 31/07/19

5 anni fa - Ferrari, Charles Leclerc non teme Budapest e loda l'Hungaroring

Ferrari, Charles Leclerc non teme Budapest: "Mi piace"

Ferrari al Gran Premio d'Ungheria 2019: Charles Leclerc loda la pista di Budapest. All'Hungaroring per riscattare Hockenheim?

Benvenuto nello Speciale HUNGARIANGP 2019, composto da 35 articoli. Seleziona gli articoli di tuo interesse cliccando il sommario HUNGARIANGP 2019 qui sopra, oppure scorri a fondo pagina la panoramica illustrata dell'intero speciale!

RIPARTIRE Non c’è tempo per rimuginare sugli errori: il Gran Premio d’Ungheria è ormai alle porte e bisogna dimenticare in fretta il brutto epilogo della tappa di Hockenheim. Lo sa bene anche Charles Leclerc, che a Budapest dovrà tornare a lottare per portare in casa Ferrari il primo successo della stagione (oltre che il primo della carriera). Il tracciato magiaro, tecnico e tortuoso, non sembra teoricamente sposarsi al meglio con le caratteristiche della SF90, ma è l’atteso caldo estivo a poter giocare in favore del Cavallino e in sfavore della Mercedes.

VEDI ANCHE



KARTODROMO Nell’unica apparizione in Ungheria in F1, lo scorso anno Charles si è ritirato già al primo giro dopo un rovinoso contatto al via. Anche nelle categorie propedeutiche, Budapest non ha mai portato particolare fortuna al ventunenne monegasco, che ha portato a casa un terzo, due quarti e un sesto posto nelle due vittoriose stagioni tra GP3 e Formula 2. Ed è proprio delle insidie dell’Hungaroring che Leclerc ha parlato alla vigilia del weekend magiaro: “La pista dell’Hungaroring è di sicuro una delle più tecniche presenti nel calendario. Per certi aspetti mi ricorda un tracciato di kart: una curva è seguita da un’altra quasi senza interruzione e al pilota spesso non rimane nemmeno il tempo di pensare”.

BUDAPEST? MI PIACE!Su questa pista – ha poi concluso Charles – si può dire che non esistano parti nelle quali ci si può rilassare, tanto è frenetica. A me personalmente piace, perché essere competitivi qui non è mai facile. In qualifica, in particolare, avere un giro perfetto è sempre molto complesso perché bisogna spingere, ma ricordarsi anche di prendersi cura delle gomme così da poterle sfruttare anche nella parte finale del giro”.


Pubblicato da Salvo Sardina, 31/07/2019
HungarianGP 2019