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Il circuito di Austin era assente dal calendario dal 2007, e dopo ben 33 edizioni è tornato a far tappa negli Stati Uniti
UN GRADITO RITORNO Dopo una tripletta tutta asiatica che ha visto la Formula 1 correre sui tracciati di Singapore, Malesia e Giappone, il Circus motoristico più importante si trasferisce nel continente americano per la quart’ultima gara della stagione. Il circuito americano di Austin era assente dal calendario dal 2007, e dopo ben 33 edizioni disputate tra le sedi di Sebring, Riverside, Watkins Glen, Detroit, Phoenix e Indianapolis, nel 2012 il Gran Premio è tornato a far tappa negli Stati Uniti sul circuito di Austin, capitale del Texas.
ANIMA MOTORISTICA La struttura, appositamente concepita per ospitare la maggiore categoria automobilistica, presenta ben 20 curve, alcune delle quali ricordano tratti celebri di altre piste del mondiale, cui si aggiunge la spettacolare salita che porta ad una prima curva cieca. La fase della partenza qui è interessante perché le monoposto che si trovano sul lato sporco faticano più che altrove a trovare aderenza.
LE DICHIARAZIONI DI KIMI Andiamo a leggere cosa ne pensa il pilota della Scuderia Ferrari, KimiIcemanRaikkonen, del circuito texano: “È un gran circuito, con un bel disegno e continui cambi di pendenza, il fatto di non essere tutto livellato lo rende molto interessante e l’anno scorso il tempo fu tremendo per quasi tutto il fine settimana. Non è stato bello per nessuno correre in quelle condizioni, inclusi piloti e spettatori, ma fa parte del gioco. Senza dubbio si può sorpassare durante la gara sfruttando anche il rettilineo in salita che è molto breve, la sua pendenza aiuta a rallentare la vettura in frenata ma la curva dopo il rettilineo non è delle più semplici. In ogni caso è un circuito in cui la gara può essere emozionante senza contare che la città è molto bella ed è davvero un bel posto per un Gran Premio, con tutta la gente che c’è.”