GUARDA CHI SI (RI)VEDE State per esaurire quel libro che non riuscivate a terminare da settimane? Avete bruciato tutti gli ultimi episodi della vostra serie tv preferita? Insomma, se la quarantena continua, iniziano a scarseggiare le attività per ammazzare il tempo in queste lunghe giornate di lockdown. Per fortuna Liberty Media, la società che gestisce la Formula 1 e che detiene i diritti commerciali del campionato, ci viene incontro in questi giorni di clausura forzata. E, dopo averci regalato il replay integrale del Gran Premio del Brasile 2016, nel prossimo fine settimana ci riproporrà in streaming gratuito su YouTube, un’altra delle gare più spettacoli dell’epoca turbo ibrida: il Gp del Bahrain 2014.
F1 GP Bahrain 2014, Sakhir: uno dei tanti ruota a ruota tra Hamilton e Rosberg (Mercedes)
UN PASSO INDIETRO I più attenti osservatori ricorderanno che le cose, in quel momento, non stavano andando affatto bene per il circus. La tecnologia delle power unit sembrava incomprensibile ai più – a essere onesti, probabilmente lo è tutt’ora – ma era soprattutto lo spettacolo a latitare del tutto. Il Gp d’Australia, prima gara dell’epoca ibrida, era stato un noioso trenino di auto, con i piloti intenti più a studiare il funzionamento dei propri computer-monoposto che a guidare. E con qualche silenzioso colpo di scena dovuto al ritiro per rottura meccanica di questo o di quell’altro protagonista: era successo al secondo giro alla velocissima Mercedes del poleman Lewis Hamilton, ma anche, pochi chilometri più tardi, alla Red Bull del campione del mondo in carica, Sebastian Vettel. Fu un dominio totale dell’altra Freccia d’argento, quella di Nico Rosberg, seguita dalla Red Bull di Daniel Ricciardo, poi squalificato per irregolarità tecnica. Sul podio salirono dunque le due McLaren di Kevin Magnussen e Jenson Button, mentre le Ferrari chiusero una gara anonima in quarta e settima posizione. E lo spettacolo non era certo migliorato nella seconda tappa del campionato 2014, in Malesia…
F1 GP Bahrain 2014, Sakhir: il clamoroso incidente di Esteban Gutierrez (Sauber)
SHOW E POLEMICHE Impossibile dunque dimenticare le polemiche che avevano portato il carrozzone iridato al terzo appuntamento, quello in Bahrain. Qualcuno si ricorderà anche delle lamentele dell’allora presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, volato a Sakhir per protestare contro una F1 noiosa e deprimente. Forse ce ne ricordiamo proprio perché, mentre il Numero Uno della Scuderia tuonava davanti ai microfoni dei colleghi nel paddock, la noiosa e deprimente F1 metteva in scena uno degli show più epici degli ultimi 20 anni. Sorpassi, duelli al vertice tra Hamilton e Rosberg – i due erano ancora amici, ma qui si porranno le fondamenta per le frizioni delle gare successive – sportellate a tutte le latitudini di classifica e rocamboleschi incidenti come quello di Esteban Gutierrez ribaltatosi in curva-1 dopo il contatto con la Lotus di Pastor Maldonado. Insomma, uno show di livello assoluto che fece (parzialmente) diradare le nubi sul futuro della F1, con i ferraristi Raikkonen e Alonso unici assenti ingiustificati nello spettacolo pirotecnico nel bel mezzo del deserto. Il risultato? Non facciamo alcuno spoiler nel caso in cui non abbiate mai visto la gara per intero. Potrete farlo, e noi ve lo consigliamo vivamente, sabato 28 marzo sul canale YouTube della Formula 1, a partire dalle 16.00. Ma fate attenzione: il Gp Bahrain 2014 sarà in streaming solo per qualche ora prima di essere nuovamente riposto nei dorati archivi di Liberty Media come accaduto con il Gp Brasile 2016, mostrato “in diretta” sabato scorso e adesso non più disponibile.