Jacques Villeneuve ritiene che per Vettel sarà ancora più dura in Ferrari nel 2020, dato che media e tifosi propendono per Leclerc
L'ASCESA DI CHARLES L'attuale stagione di F1 ha lanciato in orbita le quotazioni di Charles Leclerc. Arrivato in Ferrari come promettente spalla di Sebastian Vettel, il monegasco si è preso rapidamente il suo spazio, conquistando la pole position e sfiorando la vittoria già in Bahrain, alla seconda gara dell'anno. I risultati dopo la sosta estiva hanno aumentato le aspettative sul monegasco, attualmente davanti di 21 punti rispetto al tedesco in classifica generale e sul quale vince anche nei testa a testa in qualifica e nel numero di vittorie stagionali. Una situazione difficile per Vettel e che secondo Jacques Villeneuve non potrà che peggiorare nel 2020.
ENERGIA NEGATIVA Il canadese dipinge un quadro a tinte fosche per il quattro volte campione del mondo: "L'energia non è più quella positiva. Tutti vogliono Leclerc, Leclerc, Leclerc, Leclerc. I media, i fan... e non c'è niente che tu possa fare a riguardo - ha dichiarato Villeneuve a Motorsport-Total.com - Non importa quanto bene guidi, sei dalla parte sbagliata dell'energia. E se è così, allora soffri. Questa è una legge in questo sport".
F1 GP Italia 2019, Monza: Charles Leclerc (Ferrari) esulta sul podio
IL PESO DEGLI ERRORI Questo condizionamento nei confronti di Vettel ha influito sul tedesco già in passato, in occasione di due gare che hanno segnato in maniera negativa le sue stagioni. Una, ovviamente, è il GP Germania 2018, quando Vettel andò a muro mentre era al comando: "Stai commettendo un errore e sai che hai la colpa. Ciò probabilmente ha cambiato l'intero campionato, anche psicologicamente" ha osservato Villeneuve. L'altra è il GP Singapore 2017, caratterizzato dall'incidente al via con Max Verstappen e Kimi Raikkonen: "Tutti i media e i fan ne parlano, quindi senti la pressione - ha aggiunto Villeneuve - Ovviamente questo ha un impatto".
IL FEELING CON LA SF90 Villeneuve non è d'accordo con la teoria, esposta da Juan Pablo Montoya e in parte confermata dallo stesso Vettel, sulla mancanza di feeling del tedesco con la SF90. Un aspetto che lo porterebbe troppo spesso a guidare al limite per tenere il passo di Leclerc, spingendolo a commettere più errori del compagno di squadra: "Non ha nulla a che fare con il concetto della macchina. L'auto è stata progettata insieme con il feedback dei piloti che guidavano prima - ha aggiunto il campione del mondo 1997, facendo riferimento alla coppia Vettel-Raikkonen - Quindi, lui ha avuto la sua parte nella progettazione di questa monoposto".