Sebastian Vettel incorona il grande rivale Lewis Hamilton come uno dei migliori piloti della storia della Formula 1
RIVALITÀ Quella tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel è senza ombra di dubbio una delle rivalità che più hanno caratterizzato la Formula 1 degli ultimi anni. Non sono mancati momenti di grandissima tensione – chi ha dimenticato la celeberrima ruotata di Baku? – ma, al contrario che in alcuni dualismi storici, tra i due la stima reciproca non è mai venuta a mancare. A confermarlo ancora una volta è stato lo stesso Seb che, in un’intervista rilasciata a Motorsport.com, ha di fatto “incoronato” il rivale di tante battaglie.
HAMILTON “Come è possibile – ha chiesto retoricamente il quattro volte campione del mondo riferendosi al collega di casa Mercedes – pensarla diversamente? Per me è molto chiaro, lui è assolutamente uno dei migliori della storia. È in questo sport da molto tempo ed è uno dei piloti più vittoriosi di sempre. Dopo quello di Michael Schumacher, credo che sia giusto che ci sia il suo nome in classifica, anche se ovviamente i giudizi sono personali. La F1 di oggi è cambiata, ci sono molte gare e di conseguenza hai la possibilità di vincere più che in passato. Questo è il motivo per cui non mi sembra corretto fare paragoni con Ascari o Fangio, ma ogni pilota va valutato nella propria epoca e Lewis è indubitabilmente un gran professionista capace di emergere in mezzo a tutti gli altri piloti della sua generazione”.
F1 2019: Charle Leclerc e Sebastian Vettel (Ferrari) con Lewis Hamilton (Mercedes)
VERSO IL 2021 Il tedesco ha poi parlato anche delle proprie aspettative circa la F1 del futuro, con leregole 2021che saranno svelate a brevissimo dai vertici di Liberty Media: “Abbiamo visto che più le regole rimangono stabili, più il gruppo tende a compattarsi. Questo è quantomeno vero per i top team, mentre resta un gap piuttosto ampio con tutti gli altri. In ogni caso, a prescindere dalle regole, è normale che le migliori macchine e i migliori piloti restino davanti, ma è vero che sarebbe anche più interessante avere un gruppo più compatto. Spero che qualsiasi cosa decidano, sia buona per il nostro sport perché è chiaro che è necessario fare qualcosa. Si spendono tantissimi soldi per trovare anche un piccolo miglioramento nelle prestazioni. È un sistema che dovrebbe essere semplificato, ma bisogna anche stare attenti al Dna della Formula 1. Non vogliamo che tutti corrano con le stesse auto e con lo stesso motore, ma qualcosa deve pur accadere perché altrimenti sarà difficile controllare il futuro delle gare automobilistiche”.