Le “speculazioni prive di fondamento” – come erano state bollate da untweet ufficiale della Scuderiaalla vigilia del GP di Abu Dhabi – non erano poi così campate per aria. Dopo settimane di voci e indiscrezioni, adesso c’è anche l’ufficialità: Mattia Binotto ha rassegnato le proprie dimissioni e, a partire dal prossimo 1° gennaio, non sarà più il team principal della Ferrari. Dimissioni che sono anche state accettate dal consiglio di amministrazione della casa di Maranello, che adesso si metterà alla ricerca di una persona che possa sostituire l’ingegnere reggiano nel ruolo che aveva occupato a partire da gennaio 2019, quando era subentrato a Maurizio Arrivabene (per uno strano scherzo del destino, a sua volta oggi fresco di dimissioni dal suo incarico di Ad della Juventus).
IL COMUNICATO La nota ufficiale diramata dal Cavallino si apre con i ringraziamenti dell’amministratore delegato, Benedetto Vigna, a Binotto: “Desidero ringraziare Mattia per i suoi numerosi e fondamentali contributi nei 28 anni passati in Ferrari, e in particolare per la sua guida che ha portato il team ad essere di nuovo competitivo nella scorsa stagione. Grazie a questo, siamo in una posizione di forza per rinnovare il nostro impegno, in primo luogo per i nostri incredibili fan in tutto il mondo, per vincere il più importante trofeo nel motorsport. Tutti noi della Scuderia e nella più vasta comunità Ferrari auguriamo a Mattia tutto il meglio per il futuro”.
F1 GP Abu Dhabi 2022, Yas Marina: Mattia Binotto (Scuderia Ferrari)
PARLA BINOTTO “Con il dispiacere che ciò comporta – aggiunge l’ingegnere reggiano, che lascia così Maranello dopo 28 anni di carriera – ho deciso di concludere la mia collaborazione con Ferrari. Lascio un'azienda che amo, della quale faccio parte da 28 anni, con la serenità che viene dalla convinzione di aver compiuto ogni sforzo per raggiungere gli obiettivi prefissati. Lascio una squadra unita e in crescita. Una squadra forte, pronta, ne sono certo, per ottenere i massimi traguardi, alla quale auguro ogni bene per il futuro. Credo sia giusto compiere questo passo, per quanto sia stata per me una decisione difficile. Ringrazio tutte le persone della Gestione Sportiva che hanno condiviso con me questo percorso, fatto di difficoltà ma anche di grandi soddisfazioni”.