Pur toccandovette quasi senza precedenti, quantomeno sul piano della tempistica necessaria per stabilire una griglia di partenza ufficiale, quello del GP Italia a Monza non è stato il primo sabato della storia della Formula 1 in cui ha regnato il caos delle penalità. Alla fine, sono stati addirittura 9 su 20 i piloti retrocessi rispetto alla posizione conquistata nelle prove. Inevitabili le polemiche: sanzionare in griglia le auto che sostituiscono componenti della power unit, è davvero la soluzione al problema? E se, da un lato ci sono i puristi che denunciano come le qualifiche siano svilite dal farraginoso e complesso sistema delle penalità, dall’altro lato della barricata si schiera chi ritiene che si debba comunque mettere un freno alla possibilità dei team di sostituire il motore a piacimento. In questo secondo gruppo si è inserito Toto Wolff.
F1 2022, GP Italia: la partenza
PARLA WOLFF Il team principal della Mercedes, che eppure lo scorso anno ha utilizzato molti motori termici in più rispetto al consentito per permettere a Hamilton di giocarsela fino alla fine contro Max Verstappen, ritiene infatti che le penalità in griglia siano un male necessario: “Dobbiamo ricordarci del perché abbiamo un sistema del genere. Sul lato telaio, c’è un budget cap che prima non c’era, ma non esiste ancora una misura analoga sul piano dei motori. Dunque, se non ci fossero le penalità in griglia, allora avremmo dei motori da qualifica, e non ne useremmo certo cinque, ma 20! I grandi costruttori spenderebbero quanto più possibile pur di avere un vantaggio, ed è per questo motivo che servono dei limiti per evitare situazioni del genere. È la ragione per cui abbiamo adottato un sistema come questo. Poi, sta forse diventando fin troppo complicato da gestire? Di sicuro!”.
F1 2022: il team principal Mercedes, Toto Wolff
QUALI SOLUZIONI? Wolff ha poi chiarito che la soluzione di penalizzare in classifica Costruttori le squadre che si spingono oltre i limiti delle power unit consentite non sarebbe un deterrente efficace: “La cosa che davvero conta è il titolo Piloti, quindi una scuderia potrebbe continuare a cambiare motori a ogni gara e prendersi le penalità in classifica pur di vincere il campionato con il proprio pilota. Credo che le cose saranno riconsiderate quando verrà introdotto il tetto dei costi anche sul lato dei motori. A quel punto, tutte le eccessive penalità in griglia credo che scompariranno. Ma è chiaro che i team sfrutteranno ogni possibile libertà che sarà concessa dal regolamento e saranno disposti a bruciare una power unit a ogni GP se questo darà la possibilità di essere tre decimi più veloci. Quindi, dovrà comunque esserci un deterrente”.