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I test precampionato della Formula 1, si sa, possono darci indicazioni ingannevoli. Anche se negli ultimi anni la macchina più veloce nelle prove invernali è stata anche quella che poi ha portato a casa il titolo Piloti – Max Verstappen nel 2022 e nel 2021, Valtteri Bottas ha segnato il giro più veloce nei test della stagione 2020 poi dominata dal compagno di squadra Lewis Hamilton – la storia recente è piena di episodi in cui le impressioni del debutto in pista sono state smentite già dalle prime gare. In tal senso, a fare scuola è stata la Mercedes degli anni d’oro, che nei test si limitava a macinare km con le gomme più dure senza mai scoprire le carte. Al netto di questi avvertimenti, i tre giorni di attività a Sakhir ci hanno comunque lasciato informazioni interessanti…
F1 Test Bahrain 2023, Charles Leclerc (Ferrari)
GRANDI MIGLIORAMENTI Al netto delle solite incognite sulla mappatura del motore utilizzata e sui carichi di benzina a bordo, può rivelarsi utile il confronto tra le prestazioni nei test 2023 e quelli della stagione precedente (l’unica disponibile visto il cambio di regolamento tra il 2021 e il 2022). L’idea di base è che, in linea di massima, durante le prime prove in pista il programma di lavoro dei team rimanga più o meno lo stesso da una stagione all’altra e che, quindi, il miglioramento o il peggioramento dei tempi possa essere significativo. Le squadre che sono riuscite nel balzo in avanti più clamoroso rispetto a 12 mesi fa sono, non a caso, quelle che erano andate particolarmente male nei primi GP della stagione: Williams e Aston Martin, che hanno migliorato i tempi dei test 2022 rispettivamente di 2.378 e 2.371 secondi.
F1 Test Bahrain 2023, Sakhir: Fernando Alonso (Aston Martin Racing)
ALONSO SOGNA Il salto più promettente di sicuro è quello dell’Aston di Fernando Alonso, che è stato anche il pilota con più giri all’attivo (ma ha avuto a disposizione mezza giornata di lavoro in più rispetto a tutti i rivali) e che sembra cominciare il nuovo anno con il titolo di grande sorpresa. Di certo gli oltre due secondi di miglioramento costituiscono un bel biglietto da visita, ma in realtà le attenzioni sono concentrate soprattutto sulle ottime simulazioni gara che, se confermate anche nel weekend del GP, potrebbero consentire alla AMR23 di inserirsi addirittura tra Ferrari e Mercedes.
F1 Test Bahrain 2023, Sakhir: George Russell (Mercedes AMG F1) dopo il problema alla sua macchina
MERCEDES OK MA… Non male neppure il miglioramento dell’Alfa Romeo, che ha tolto 2.158 secondi rispetto al tempo dei test del 2022, mentre per la Mercedes (-2.095 secondi) c’è da fare un discorso a parte: la W14 non ha cominciato male come la sua diretta antenata, ma nel box della scuderia di Brackley comunque non regna l’ottimismo. E i musi lunghi accompagnati dal fatto che Toto Wolff ha già chiaramente parlato dell’arrivo di modifiche che potrebbero rendere il disegno della macchina molto più simile a quello delle rivali di certo non aiutano a vedere il bicchiere mezzo pieno.
F1 Test Bahrain 2023, Sakhir: Pierre Gasly (Alpine F1 Team)
ALPINE DA RIVEDERE Abbastanza vicine sono poi Red Bull e Ferrari, che hanno migliorato rispettivamente di 1.415 e 1.381 secondi, mentre è andata decisamente male alla McLaren, forse la vera grande delusione dei test: la squadra inglese ha infatti tolto solo 1.011 secondi dal tempo dello scorso anno ed è sembrata complessivamente in difficoltà anche sul piano dei chilometri percorsi (fanalino di coda con soli 311 giri). Situazione diversa è quello dell’Alpine, addirittura di 64 millesimi più lenta rispetto a 12 mesi fa: in questo caso è evidente che il team ha provato qualcosa di diverso senza mai tentare un giro veloce con le gomme più morbide come fatto da tutti gli avversari di centro classifica. Per valutare il lavoro del team francese non resta che aspettare ilprimo GP.