IL TASSELLO MANCANTE È stato un vero e proprio terremoto di sedili, quello scatenato martedì dalla notizia – chiacchierata da mesi eppure inattesa nelle tempistiche – della separazione tra Sebastian Vettel e la Ferrari al termine del 2020. Per due strade che si dividono, ce ne sono altre che si incontrano: è così che Carlos Sainz in poco più di 12 mesi è passato dal rischio di restare senza un sedile (dopo l’addio alla Renault, che gli preferì Ricciardo per il 2019) a vestirsi, seppur solo virtualmente, di rosso. Unmatrimoniodi cui ha beneficiato anche Daniel, che nel prossimo campionatooccuperà il sedile della McLareninaugurando da frontman – in coppia con Lando Norris, un binomio che già promette scintille e risate – l’epoca del ritorno a Woking dei motori Mercedes. Tutto al proprio posto? No, perché a questo punto è quello della Renault il tassello mancante: chi siederà al fianco di Esteban Ocon nel 2021?
F1 GP Brasile 2019, Interlagos: Sebastian Vettel (Ferrari)
STALLO RENAULT Quando si è iniziato a parlare con insistenza dell’addio di Vettel, quella Renault è sembrata sin da subito una delle piste più calde per il futuro del tedesco. La Losanga, con Ferrari e Mercedes, è il terzo costruttore tout-court in Formula 1 e, complice l’introduzione del budget cap, è spesso stata considerata come un potenziale competitor per i mondiali post-rivoluzione regolamentare (slittata al 2022 dopo il coronavirus). Era in tal senso che si valutava positivamente l’arrivo di Ricciardo dalla Red Bull, pilota talentuoso, veloce e amato dal pubblico, profilo perfetto per guidare l’assalto francese dopo qualche anno di purgatorio a sgomitare a centro classifica. La guida non impeccabile di Cyril Abiteboul e i dubbi della Casa se proseguire oltre il 2021 hanno però spinto l’australiano a cambiare aria, cercando prima la Ferrari e infine poi ripiegando su McLaren-Mercedes: non proprio un segnale positivo sulla bontà del progetto a medio termine, nonostante il tiepido incoraggiamento dato nei test di Barcellona dalla R.S.20.
F1 2020, Test Barcellona: il logo del team Renault F1
IL FUTURO DI SEB Ha senso dunque, per un quattro volte campione del mondo che non escluderebbe l’ipotesi di uno stop – c’è dell’ambiguità di fondo nelle parole affidate alcomunicato di addio alla Ferrari– scendere a 33 anni suonati da una monoposto in lotta per il titolo per unirsi a un programma con così tanti punti interrogativi? La risposta alla domanda, ovviamente, la conosce soltanto Vettel, il quale però viene dato più vicino all’anno sabbatico (o al ritiro) che non al team di Enstone. Anzi, secondo quanto riportato sull’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, l’unica vera opzione che il tedesco potrebbe davvero prendere in considerazione sarebbe andare in Mercedes al fianco dello storico rivale Hamilton. La trattativa, va da sé, è molto difficile, sia per questioni economiche sia per logiche interne al box di Stoccarda: Bottas rischierebbe di diventare una variabile impazzita nel 2020 e la situazione certo non migliorerebbe l’anno dopo con (come minimo) dieci titoli mondiali nello stesso garage.
F1 GP Italia 2019, Monza: Fernando Alonso (McLaren)
NANDO 2.0? Stante lo stallo tra Renault e Vettel, il vero favorito per il sedile Renault a questo punto sembrerebbe essere proprio – rullo di tamburi – Fernando Alonso. Concluso il programma Toyota Wec con la vittoria del mondiale e di due 24 Ore di Le Mans, nel 2020 l’asturiano si è dedicato (con risultati notevoli per un rookie) alla Dakar ed è in attesa di scendere in pista nella 500 Miglia di Indianapolis prevista per il prossimo mese di agosto. Attività decisamente limitate per uno che ci ha abituati a correre tutti i fine settimane e che, nonostante la carta d’identità, parrebbe voglioso di tuffarsi nuovamente in un’avventura in Formula 1. Come dicevamo, la Renault sarebbe a caccia di un frontman dopo aver assistito inerme alla scelta di Ricciardo e il trentanovenne, vincitore di due titoli mondiali proprio con la Losanga, corrisponde certo all’identikit, anche in termini di attenzione mediatica riflessa su team e sponsor. Non è ancora scritta l’ultima parola ma, grazie allo storico rivale Vettel, Fernando potrebbe essere vicinissimo a un rientro in Formula 1 che avrebbe del clamoroso.