Nonostante le prestazioni deludenti della Ferrari, i tifosi si apprestano a riempire glispalti degli autodromi di Imola e Monza anche nel 2023. Per la terza stagione consecutiva – dopo l’apoteosi innescata dal Covid, con addirittura tre GP italiani nel 2020 (quando si era corso anche il GP di Toscana Ferrari 1000 al Mugello) – il Bel Paese si appresta a ospitare la Formula 1 in ben due occasioni, nei weekend del 21 maggio e del 3 settembre 2023. Un privilegio eccezionale, che il circus non riserva a nessun’altra nazione se escludiamo gli Stati Uniti, che quest’anno passano addirittura a tre eventi (Miami, Austin e Las Vegas,qui il calendario completo). Un privilegio che, secondo il presidente Aci Angelo Sticchi Damiani, sarà comunque molto difficile riuscire a mantenere in futuro…
F1 GP Italia 2022, Monza: atmosfera del circuito
PARLA STICCHI DAMIANI Il numero uno dell’Automobile Club d’Italia ha infatti spiegato come ci siano importanti questioni finanziarie da risolvere prima di potersi sedere al tavolo delle trattative con Liberty Media e Stefano Domenicali per mantenere sia Imola sia Monza nel calendario iridato. “Se vogliamo stare al passo con la Formula 1 – ha spiegato Sticchi Damiani – dobbiamo evolverci. La sfida è quella di andare oltre il 2025, ma dobbiamo avere a disposizione ciò che serve per poterla affrontare. L’anno scorso abbiamo investito 44 milioni per il GP, che è andato molto bene, ma abbiamo comunque perso dei soldi a causa degli elevati costi di gestione indipendenti dal gran premio. Adesso siamo in difficoltà con il budget e non possiamo essere lasciati soli in questa sfida”.
F1 GP Emilia-Romagna 2022, Imola: Atmosfera del circuito
DOPPIA GARA Una richiesta neppure troppo velata alle istituzioni, che dovranno dunque prendere a cuore il progetto F1 e finanziare buona parte dei fondi necessari per garantire la permanenza in calendario delle due tappe italiane nel calendario iridato. “Abbiamo fatto un miracolo – ha aggiunto Sticchi Damiani in merito alla posizione di Imola, ritornata in Formula 1 nel 2020 dopo 14 anni di assenza – per riuscire ad avere due GP fino al 2025. Ma bisogna essere davvero molto ottimisti per pensare che le cose rimarranno così anche oltre quella data. Quello che dobbiamo dimostrare a Stefano Domenicali e alla Formula 1 è che siamo in grado di procedere con serietà, ma non è facile negoziare con loro perché gli arrivano richieste per organizzare GP di F1 da tutte le parti del mondo”.