Dopo la mossa Binotto-Arrivabene, il presidente Ferrari John Elkann starebbe preparando un'altra sorpresa: Stefano Domenicali
RIVOLUZIONE, FASE DUE Continuano le grandi manovre in casa Ferrari. O almeno questo sarebbe il volere di John Elkann, stando alle indiscrezioni riportate stamattina dal Corriere dello Sport. Dopo la mossa a sorpresa che ha visto promuovere Mattia Binotto nel ruolo di team principal del Cavallino e Maurizio Arrivabene costretto a fare le valigie, probabilmente con destinazione Juventus, il nuovo presidente della Ferrari avrebbe in serbo un'altra importante novità.
DOMENICALI PER CAMILLERI Potrebbe tornare a Maranello proprio quello Stefano Domenicali che nel 2014 fu rimpiazzato da Maurizio Arrivabene. Sarebbe lui l'uomo "politico" di cui la Ferrari ha bisogno per sopperire alla scarsa esperienza di Mattia Binotto in questo campo? Sicuramente Domenicali ha le caratteristiche adatte, maturate ancor di più negli ultimi anni in cui riveste il ruolo di a.d. della Lamborghini, e la sua posizione in Ferrari potrebbe essere proprio questa, quella di amministratore delegato al posto di Louis Camilleri.
STRADA STRETTA L'avvicendamento non è per nulla scontato, anzi. Intanto Domenicali dovrebbe liberarsi dalla sua prestigiosa posizione, e poi solo ieri Piero Ferrari, secondo azionista del Cavallino in termini di peso specifico, difendeva l'operato del maltese Louis Carey Camilleri e lo confermava al timone dell'azienda, eppure gli utili sono in calo e la Ferrari necessita di una persona che sappia muoversi sul terreno politico e che ben conosca gli ingranaggi della fabbrica emiliana, e chi meglio di Domenicali potrebbe ricoprire questo ruolo?
TANTI PROBLEMI Sul Corriere dello Sport, a firma di Fulvio Solms, si legge: "Per il presidente John Elkann sono rimasti insoluti problemi non minori. Il primo: Camilleri ha perso un quinto del valore in borsa, il secondo: chi rinegozia con Liberty Media il Patto della Concordia? [...] Binotto? Ammesso e non concesso che ne abbia la competenza avrà altro da fare? [...] Per la cronaca, oggi l'imolese è presidente e ad della Lamborghini, che raddoppiando la produzione auto [...] sta aggredendo pesantemente Maranello. La trattativa è in corso e l'esito non è scontato."