Buone notizie dalle prove al simulatore: nonostante le restrizioni regolamentari 2019, aerodinamica e Power Unit della nuova Ferrari sarebbero già migliori che sulla precedente vettura
PROGRESSO NON SCONTATO Dalle ultime indiscrezioni filtrate da Maranello e riportate dalla Gazzetta dello Sport, trapela ottimismo in casa Ferrari, generato dalle simulazioni sulla vettura che nel 2019 sostituirà la SF71H. Nonostante la nuova tipologia di ala anteriore e le restrittive norme aerodinamiche volute da Liberty Media e FIA per agevolare i sorpassi, la monoposto 2019 sembra già in grado di generare maggiore carico aerodinamico e sviluppare più potenza rispetto alla pur ottima Ferrari del 2018.
MERCEDES FAVORITA Il campionato di quest'anno si è chiuso con 11 successi della Mercedes (Tutti di Hamilton) e 6 della Ferrari (5 per Vettel, 1 per Raikkonen), un buon risultato ma non all’altezza delle ambizioni di Maranello, che sta spingendo forte per recuperare il gap dai rivali tedeschi, ma anche dalla Red Bull, che soprattutto nelle ultime uscite stagionali è sembrata essere anch’essa superiore, non tanto in qualifica, quanto in gara, grazie a una capacità di gestire le gomme senza pari.
FERRARI IN VANTAGGIO? Il miglioramento di prestazioni, soprattutto ainizio anno, tra le auto 2018 e quelle 2019 non è scontato, perciò quanto affermato sul bolide di Maranello va quasi in controtendenza con le attese e con quanto emerge dai rumors, che danno le altre concorrenti ancora alle prese con problemi a simulare prestazioni uguali a quelle delle auto 2018.
TOP PLAYERS DIETRO LE QUINTE Il reparto tecnico aerodinamico, comandato da Enrico Cardile e da David Sanchez (ex McLaren), avrebbe trovato il modo di recuperare il carico perso con il cambio dell’ala, e quello motoristico di implementare ancor di più la giù potente power unit 2018, elogiata da tutti i team, rivali in primis. Il merito in questo caso va al responsabile del progetto Corrado Iotti e al direttore tecnico Mattia Binotto, il jolly che la Ferrari non può e non deve perdere per mantenere intatte le speranze di titolo.
PRETATTICA MERCEDES I rapporti tra lui e il team principal Maurizio Arrivabene sembrano infatti ancora tesi, e la possibilità che Binotto lasci Maranello non è solo un’invenzione giornalistica (Avrebbe già ricevuto offerte da Mercedes e Renault). Intanto Toto Wolff ha rivelato qualche problema in casa Mercedes sul lato power unit – “Un nuovo concetto non ha funzionato come ci aspettavamo”, le parole dell’austriaco – ma potrebbe anche essere solo pretattica. Per scoprire come stanno realmente le cose, occorrerà però attendere ancora un paio di mesi, quando con i test di Barcellona dal 18 febbraio le carte inizieranno a essere calate sul tavolo.