Il responsabile tecnico F1, Ross Brawn, cestina l'idea di un weekend con qualifiche e gara alla domenica come avvenuto in Giappone
TEST INVOLONTARIO A causa del tifone Hagibis, nel Gran Premio del Giappone dello scorso fine settimana abbiamo potuto assistere a una simulazione involontaria di come sarebbe un weekend di Formula 1 compresso in appena due giorni, simile a quello contenuto nella proposta da tempo sul tavolo dello Strategy Group. Il nuovo format inizialmente proposto prevedeva l'eliminazione del giovedì, con le attività per la stampa compresse al venerdì mattina e seguite dalla prima sessione di libere. Due libere poi andrebbero al sabato, e alla domenica - come avvenuto a Suzuka - qualifiche e gara.
F1 GP Giappone 2019, Suzuka: la partenza
SUPER DOMENICA Non è questa però la strada che verrà intrapresa, come spiega Ross Brawn tramite i canali ufficiali FOM: "Quella di Suzuka è stata ovviamente una super domenica che ha riaperto il dibattito sul format del weekend di Formula 1. Su questo aspetto del nostro sport ci siamo concentrati nel dettaglio per studiare le norme che regoleranno il nostro sport nei prossimi anni. Nel farlo abbiamo preso in considerazione le voci di tutti i giocatori: promotori, squadre e, ultimo ma non meno importante, i fan."
RIFORMA DEL VENERDÌ "Sarò onesto, c'è stata una forte spinta da parte degli organizzatori a mantenere il format con tre giorni di attività in pista, sebbene con un calendario diverso" - ha proseguito Brawn - "È vero che un giorno come la domenica di Suzuka offre tanto spettacolo in poche ore, ma limiterebbe l'interesse dei giorni precedenti alle sole gare di contorno. Dopo attenta analisi abbiamo deciso di mantenere l'evento spalmato su tre giorni, rivedendo solo il formato del venerdì, ma lasciando integro il programma di sabato e domenica."
UN GIORNO IN MENO In sostanza con sabato e domenica invariati, si dovrebbe andare incontro a due sessioni di libere posticipate nell'orario al venerdì, da affiancare all'attività con i media del mattino. Le motivazioni di questa scelta, che deve però essere confermato dallo Strategy Group, le spiega lo stesso Brawn: "Al fine di soddisfare le esigenze dei team e di aumentare il numero dei GP che sarà 22 l'anno prossimo, abbiamo preso in considerazione di riorganizzare il programma in modo che squadre e piloti possano arrivare un giorno più tardi. Parleremo dei dettagli a fine mese, quando saranno pubblicati i nuovi regolamenti."