A Suzuka la Racing Point ha accusato la Renault di correre con componenti illegali. La FIA sta già esaminando il dossier
DOSSIER LETALI Chi di dossier ferisce, di dossier perisce. Forse. La Renault, protagonista lo scorso anno delle accuse che hanno portato alla squalifica della Haas a Monza, facendo guadagnare al team transalpino punti fondamentali per la corsa al quarto posto poi vinta, rischia di subire quest'anno lo stesso trattamento da lei riservato al team americano. Il team SportPesa Racing Point ha infatti presentato alla FIA alla vigilia di Suzuka un dossier volto a contestare l'utilizzo che la R. S. 19 fa del sistema di "brake balance".
SEQUESTRO DEI VOLANTI La protesta ufficiale presentata dal team SportPesa Racing Point riguarda l'utilizzo che la Renault farebbe del sistema di ripartizione di frenata, che per regolamento dev'essere bilanciato direttamente dal pilota. Il dossier di 12 pagine sostiene invece che la Renault utilizzi un sistema che gestisca in modo automatizzato la ripartizione dei freni, ed è stato accolto dalla FIA che a Suzuka ha sequestrato le centraline (ECU - Electronic Control Unit) e i volanti utilizzati da Ricciardo e Hulkenberg.
CONTRO-DOSSIER Mentre la Federazione passerà al vaglio il dossier ed eseguirà un'analisi dettagliata delle compenenti acquisite, la Renault ha dichiarato ufficialmente di riconoscere la protesta, ma ha spiegato di aver bisogno di nuovi incontri con la FIA a causa della complessità dell'accusa. La casa francese - si legge sul sito internet ufficiale - intende utilizzare il tempo che la separa dal prossimo GP del Messico per preparare un contro-dossier altrettanto dettagliato al fine di difendere l'operato del team.