Le macchine di Formula 1 corrono veloce. Molto veloce, di sicuro ben oltre le aspettative di inizio anno: la pole position ottenuta da Sergio Perez a Miami, due secondi al di sotto del precedente record della pista (ma il merito è in parte anche del nuovo asfalto), ha messo in allarme la Fia. E anche la Pirelli, che ha rilevato come il carico aerodinamico raggiunto dalle monoposto 2023 sia già arrivato dopo soli cinque GP ai livelli attesi per fine stagione. Questo comporta inevitabilmente uno stress aggiuntivo sulle gomme, la cui struttura era già stata modificata dopo la fine dello scorso Mondiale e che potrebbe a brevissimo subire un ulteriore aggiornamento, visto che la maggior parte delle squadre inizierà a portare in pista tra Imola e Barcellona i primi corposi pacchetti di sviluppi.
F1 GP Bahrain 2023, Sakhir: Gomme Pirelli Medium
L’INDISCREZIONE A rivelarlo è l’autorevole RacingNews365, che ha anticipato la notizia secondo cui la Pirelli starebbe pensando di irrobustire la costruzione delle proprie gomme a stagione in corso, pur mantenendo inalterate le sei mescole. Una decisione che si renderebbe necessaria soprattutto in vista di circuiti con lunghi curvoni veloci come Silverstone, Spa e Suzuka, solitamente un banco di prova molto esigente per i pneumatici. Ed è proprio il GP di Gran Bretagna, in programma il prossimo 9 luglio, quello in cui potrebbero debuttare in pista le P Zero “rinforzate” che in teoria avrebbero dovuto esordire nella prossima stagione. L’eventuale anticipo nei piani potrebbe essere dettato proprio dal fatto che le auto abbiano già raggiunto impressionanti livelli di carico aerodinamico nonostante l’innalzamento di 10 millimetri del fondo, imposto dalla Federazione per evitare il fenomeno delporpoisingvisto lo scorso anno.
F1 GP Gran Bretagna 2022, Silverstone: Max Verstappen (Red Bull Racing)
COSA CAMBIA? Pirelli potrebbe in teoria ovviare al problema semplicemente aumentando le pressioni minime di gonfiaggio, ma questa soluzione aiuterebbe i team come Red Bull e Aston Martin, che riescono a utilizzare al meglio le mescole in ogni condizione. Una struttura più rigida della carcassa implicherebbe invece un nuovo adattamento da parte dei team e un – seppur minimo, visto il vantaggio prestazionale dei campioni del mondo in carica, che peraltro si sono sempre dimostrati piuttosto abili nel fronteggiare le novità – possibile rimescolamento dei valori. L’introduzione delle nuove gomme dovrebbe essere ratificata dal World Motor Sport Council, con l’80% delle squadre che dovranno garantire il proprio voto favorevole. In ogni caso, visto che in ballo c’è la sicurezza in pista, la Fia potrebbe comunque forzarne l’introduzione senza interpellare i team, come accaduto lo scorso anno con la famosa direttiva tecnica 39 contro il porpoising.