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PRIMO GIORNO DI SCUOLA È filato tutto decisamente liscio nel primo giorno di scuola del mondiale 2020 di Formula 1, almeno sul piano delle gomme. A parte qualche goccia di pioggia al mattino che non ha sconvolto i programmi delle squadre, abbiamo assistito a un venerdì di lavoro tradizionale, con numerosi dati raccolti un po’ da tutti i team in pista al Red Bull Ring. E le Cinturato Intermediate sono, contrariamente alle previsioni di inizio settimana, state utilizzate solo per un paio di giri (nessuno cronometrato) nel corso della prima sessione quando l’asfalto presentava ancora qualche chiazza di umido. Dopo gli acquazzoni della notte, la giornata è stata caratterizzata dalla forte evoluzione dell’asfalto, che ha portato a un netto miglioramento delle condizioni tra le prime e le seconde libere. Ma, al di là dell’analisi dei dati raccolti, la conferenza stampa con il responsabile motorsport Pirelli, Mario Isola, ha anche offerto l’occasione per affrontare il tanto dibattuto tema del Dual Axis Steering della Mercedes, finito in queste ore anchesotto l’occhio dei commissari dopo il reclamo avanzato dalla Red Bull.
F1 GP Austria 2020, Red Bull Ring: una gomma Pirelli Soft nel paddock di Spielberg
RED BULL CONTRO IL DAS A pochi minuti dalla fine delle libere 2 sono stati infatti i padroni di casa a infiammare il paddock (pressoché deserto) del Red Bull Ring, denunciando alla Fia le presunte irregolarità del sistema DAS utilizzato oggi in pista da Hamilton e Bottas principalmente nel giro di lancio per (apparentemente) mandare in temperatura le gomme anteriori. In tal senso, l’ingegnere italiano si è però mostrato freddo circa l’utilità del dispositivo, almeno in una pista come quella austriaca: “Di solito i team passano parte della stagione per cercare di capire il funzionamento delle gomme, non dimentichiamoci che proprio in Austria l’anno scorso si era parlato di tornare alle specifiche 2018. Ma quest’anno, visto che il prodotto è lo stesso della passata stagione, le squadre sanno già come gestire gli pneumatici... Non sappiamo quali siano le preferenze dei team, se ci sia qualcuno che punti a scaldare le anteriori piuttosto che preservare le posteriori, ma oggi in molti hanno usato le Hard, il che ci lascia intendere che nessuno sia preoccupato di mandare in temperatura le anteriori. Non dimentichiamoci anche che sabato e domenica le temperature saranno più alte e che la pista ancora più gommata dovrebbe ulteriormente aiutare in tal senso”.
Il responsabile F1 e Car Racing Pirelli, Mario Isola
STRATEGIE Tornando al riscontro dalla pista, le temperature ben più basse rispetto alle stagioni passate hanno impedito il ripresentarsi del fenomeno del blistering. E la griglia molto più ravvicinata potrebbe regalarci anche strategie diverse da quelle viste nel 2019: “La sensazione è che la situazione sia differente rispetto allo scorso anno, quando le scuderie di vertice avevano scelto la Medium come gomma per partire. Quest’anno ci sono più di sei auto molto vicine e dunque sarà un rischio pianificare la Q2 con gomme diverse dalle Soft. Per il resto, questo è un circuito molto severo e che presenta un alto livello di degrado sulle posteriori, ma con queste temperature più fredde non c’è stato blistering e tutto ha funzionato bene. Anzi, nei long run abbiamo visto che la Soft è piuttosto consistente, per cui pensiamo che la strategia più utilizzata sarà quella di partire con le morbide per poi passare alle dure”.
F1 2020, il motorhome della Pirelli
LE SFIDE DEL 2020 E 2021 Nel corso del classico briefing con i giornalisti del venerdì, il responsabile del comparto motorsport Pirelli ha anche chiarito che, per la restante parte del campionato (e non solo nelle prime otto gare del campionato già annunciate),l’allocazione delle gomme sarà uguale per tutti i piloti, in modo da permettere una più rapida produzione delle mescole considerando i tempi ristretti e il calendario in continua evoluzione. Anche perché, incombono sfide importanti nei prossimi anni: “È la prima volta che ci succede di tenere lo stesso prodotto per due stagioni, ma nel 2021 è stato concordato un leggero cambiamento e le auto faranno un piccolo passo indietro in termini di carico aerodinamico. Quindi non posso dire al 100% che l’anno prossimo le gomme saranno ancora le stesse, ci potrebbero essere piccole modifiche per reagire a questo cambiamento. In termini di costi abbiamo slittato tutto lo sviluppo delle gomme da 18 pollici al 2021 in vista del debutto nel 2022, ma non è proprio vero che quest’anno i costi sono azzerati. Anche senza test in pista, (le 25 giornate di prove con i team inizieranno a decorrere dal prossimo gennaio, ndr) comunque stiamo continuando a utilizzare modelli virtuali, prototipi e strutture indoor”.