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Gli errori continuano a essere una costante del 2022 della Ferrari e il pessimo pit-stop – che ha costretto Carlos Sainz a restare fermo per oltre dieci secondi in attesa di una gomma posteriore che si era persa nel box – di certo non aiutano a ritrovare la serenità perduta. Il vero punto su cui focalizzarsi dopo la bandiera a scacchi dellagara di Zandvoortè più che altro la mancanza di prestazione della F1-75 che, per il terzo weekend di fila, non soltanto si conferma inferiore a una Red Bull sempre più vicina al titolo Piloti e Costruttori, ma è anche battuta dalla Mercedes. Che, con Hamilton, è stata a lungo in lotta per la vittoria delGP Olandadi oggi, e che comunque si fa sempre più minacciosa nella bagarre per il secondo posto della classifica a squadre. E non è un caso che proprio Mattia Binotto, abbia posto l’attenzione più sulle performance deficitarie della macchina che non sull’ennesimo pasticcio ai box.
F1 GP Olanda 2022, Zandvoort: le due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz nelle prime fasi di gara
PARLA BINOTTO “Sicuramente – ha esordito il team principal Ferrari ai microfoni di Sky – oggi non siamo soddisfatti. Credo che la preoccupazione maggiore, espressa già in Belgio e in Ungheria prima di adesso, è che ci è mancato ritmo e non eravamo abbastanza veloci. Da tre gare non lo siamo e penso che è su questo aspetto che dovremo concentrarci. Poi, quando uno è in affanno sul ritmo, è inevitabile che il risultato non sia all’altezza delle aspettative. Nel nostro caso, è il terzo GP di seguito in cui, per un motivo o per un altro, non siamo veloci. E dobbiamo approfondire quest’aspetto”.
F1 GP Olanda 2022, Zandvoort: il podio con Max Verstappen (Red Bull), George Russell (Mercedes) e Charles Leclerc (Ferrari)
IL PASTICCIO AL BOX Innegabile, poi, l’errore che ha rovinato la gara di Sainz: “Si tratta di un pasticcio, Carlos era già all’ultima curva e meccanici non avevano il tempo materiale per arrivare in piazzola con le gomme pronte. Abbiamo voluto reagire a Hamilton, era giusto farlo, ma la chiamata al pit è arrivata troppo tardi. Cose che succedono e da cui si impara, ma è stato un vero pasticcio. Dispiace anche per l’unsafe release perché non lo era, lo abbiamo rimandato in corsia quando c’era ancora spazio ma, per evitare i meccanici McLaren che si stavano muovendo, lui ha dovuto frenare ed è entrato l’antistallo. È stata una situazione di gara, non un unsafe release da penalizzare. Ed è stato troppo severo perché con cinque secondi abbiamo perso troppe posizioni”.
Mattia Binotto (Ferrari)
VERSO MONZA (E IL 2023) Il Cavallino si appresta adesso a vivere un GP d’Italia che si preannuncia molto complicato pensando alle difficoltà già patite a Spa: “Siamo contenti di tornare in una Monza piena e con tutti i biglietti già venduti, anche sulle tribune che sono state aggiunte per l’occasione. Sappiamo di presentarci dopo il Covid davanti ai nostri tifosi che ci hanno seguito da vicino anche in momenti più positivi mentre adesso siamo un po’ in difficoltà, ma ce la metteremo comunque tutta per regalargli un bel risultato. Per il resto, i punti di distacco erano già tanti anche prima di oggi, sono aumentati e ci sono meno gare, ma la situazione è invariata rispetto a prima di Zandvoort. Per noi è importante correggere il tiro per il finale di stagione, vogliamo ritrovare la forma che avevamo prima di Budapest. Il 2023? Non siamo preoccupati, l’auto nuova si sviluppa in parallelo e sta crescendo bene. Anzi, vedere oggi le differenze rispetto alla Red Bull ci permette di analizzare cosa ci manca e di trovare in che aree intervenire per recuperare il gap e trovare prestazione”.