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Per la prima volta leader del mondiale F1, Bottas ammette di essere un pilota diverso rispetto al 2018. Lewis Hamilton è avvisato
LEADER DEL MONDIALE Rigenerato dalla pausa invernale e soprattutto dalla vittoria in Australia, Valtteri Bottas per la prima volta in carriera si presenta alla vigilia di un Gran Premio da leader della classifica iridata. Una condizione ovviamente legata al fatto che il finlandese ha “solo” vinto la prima gara del mondiale, ma che indubbiamente gli fornisce ancora un po’ più di sicurezza nei propri mezzi.
IL BARBUTO VALTTERI “In Australia la miglior gara della mia vita? Sì – ha scherzato Bottas nella classica conferenza stampa del giovedì – ma forse è stato merito della barba! Dopo la gara in effetti ho pensato che sia stata la mia migliore in assoluto. La partenza è stata un momento chiave, però poi non ho commesso nessuna imprecisione ed è stato sempre tutto sotto controllo. Quando senti che stai dando il meglio, cerchi di mantenere quello stato ed è un bel feeling. Sono leader della classifica ed è una sensazione molto positiva, però adesso sono totalmente concentrato sul weekend in Bahrain”.
DETERMINAZIONE Barba a parte, Bottas ha poi anche affrontato il tema caldo legato al cambio di mentalità e approccio. Il risultato è che il ventinovenne alfiere Mercedes è certamente apparso ben più pericoloso in ottica mondiale rispetto al 2018: “Questa macchina mi dà sensazioni diverse dalle altre, ma è anche vero che devi essere tu come pilota ad adattarti al meglio per sfruttare le vetture nel miglior modo possibile. Sin da subito però mi sono sentito molto bene, anche se chiaramente c’è ancora molto da lavorare. Io diverso? Se guardiamo i risultati, allora la risposta è sì, anche se è presto visto che abbiamo corso solo una gara. Posso dire che la mia mentalità è cambiata in qualche modo, così come la preparazione fisica e il modo in cui sento e vedo le cose. Non lo so, è difficile da spiegare nei dettagli, ma mi sento un po’ diverso rispetto ai due anni precedenti”.
UNO-DUE Il sogno del finlandese è ovviamente quello di potersi ripetere anche a Sakhir, portando a 51 o magari a 52 (contando ancora un altro giro veloce) il bottino totale. Le aspirazioni si scontrano però con la realtà, con la Ferrari vogliosa di riscatto dopo il passo falso di Melbourne e Lewis Hamilton certamente sempre molto temibile: “È piuttosto difficile dire se ci potremo ripetere… Siamo stati tutti positivamente colpiti dalla gara di Melbourne, ma quello era un circuito molto particolare. Sicuramente è stata una bella sorpresa, il passo e il feeling è stato molto migliore rispetto ai test e questo vuol dire che abbiamo fatto un lavoro molto buono in poco tempo. A Sakhir, così come in Cina, avremo sicuramente un’idea più chiara di quelli che saranno i rapporti di forza”.