Abbiamo intervistato Max Verstaopen, ragazzo prodigio della Formula 1 attualmente in forza alla Red Bull
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IL FUTURO DELLA F1Max Verstappen. Nemmeno vent'anni - li compirà il prossimo 30 settembre - e già questo ragazzo di Hasselt, Olanda, è entrato nella storia della Formula 1. Il figlio di Jos, ex-compagno di team di Michael Schumacher in Benetton, è riuscito a stupire addetti ai lavori e pubblico sin dalle prime uscite al volante della Toro Rosso nel 2015, venendo accostato già ad alcuni mostri sacri di questo sport.
QUATTRO CHIACCHERE IN AMICIZIA A margine del Gran Premio d'Italia abbiamo passato del tempo con Verstappen, ragazzo che si è rivelato simpatico e incline allo scherzo quanto deciso e motivato una volta calata la visiera del casco. Cosa ti dicevano gli amici quando non avevi ancora la patente e dovevano passare a prenderti per uscire la sera, ma correvi già in Formula 1? «Mi prendevano in giro parecchio: anche se, nel bene o nel male tutti i miei amici corrono in auto - e nonostante fossi l'unico a gareggiare in Formula 1, mi facevano - ridendo, ndr - mi facevano un po' pesare questa cosa... Ma si trattava sempre di battute e scherzi tra amici, intendiamoci.»
FUTURO IN FERRARI? Ad un ragazzo di nemmeno vent'anni e che al suo attivo ha già prestazioni mostruose in Formula 1, non si poteva non chiedere se si vedesse un giorno vestito con i colori Ferrari. «Sinceramente, è sempre difficile parlare del futuro. Come pilota, voglio guidare la macchina più veloce di qualsiasi colore sia: rossa, argento o blu. Al momento sono sotto contratto con a Red Bull, vedremo in futuro.»
PARAGONATO AI GRANDI Nella sua prima stagione con i colori della Red Bull, lla guida di una monoposto competitiva, Max Verstappen in più di un'ccasione si è rivelato essere tra i migliori sulla griglia di partenza. Dopo il GP di Interlagos 2016, dove fu autore di una gara da antologia di questo sport, i molti scomodarono paragoni altisonanti, tra cui quello con Ayrton Senna. Ma chi è, secondo il diretto interessato, Max Verstappen? «Sono semplicemente me stesso, è difficile da spiegare. Ho iniziato fin da piccolo ad amare quello che facevo. Non sono stato spinto da nessuno, senza mai ricevere forzature né da mio padre né da mia madre. Ho iniziato a correre a quattro anni, poi - una volta iniziata la scuola - facevo la spola tra i vari circuiti nel fine settimana per tornare sui banchi il lunedì mattina. I miei genitori mi hanno sempre incoraggiato senza obbligarmi a correre: è una passione che ho da quando ero piccolo, non mi è stata inculcata, anche perché penso sia controproducente che i genitori "obblighino" ifigli a scegliere determinate passioni.»
EMOZIONI Sì, PAURA POCA Il Gran Premio di Spagna del 2016 è entrato negli annali della Formula 1. Complice un contatto al via, le Mercedes di Lewis Hamilton e Nico Rosberg si autoeliminarono, lasciando di fatto campo aperto al neo-arrivato in Red Bull Verstappen. Dopo una gara condotta con il coltello tra i denti anche per via della rimonta della Ferrari di Kimi Raikkonen, Max riuscì a realizzare qualcosa di straordinario, andando a vincere il suo primo GP di F1 a nemmeno 19 anni. Un record che, francamente, sembra destinato a non essere ritoccato. «È stato un momento molto emozionante. Io e papà non potevamo crederci, dopo tutti questi anni passati a lavorare insieme. A volte, non hai sempre ben chiaro quale sarà il tuo futuro, non è sempre tutto rosa e fiori. Mi sono emozionato pensando a tutti i sacrifici che mio papà e la mia famiglia hanno fatto per portarmi a questo livello». Sarà anche la giovane età mixata ad una dose non comune di talento, ma Max finisce spesso sotto i riflettori anche per via di sorpassi coraggiosi ed "impossibili", che colgono spesso di sorpresa pubblico e rivali. «Non ho paura quando guido. Lo ammetto, ci sono delle situazioni che, viste da fuori, possono incutere timore, ma non è quello a cui devi pensare una volta che ti cali nell'abitacolo.»
CHI È IL PIÙ FORTE? L'obiettivo finale di ogni pilota che gareggia in Formula 1 è uno ed uno soltanto: il titolo mondiale. Max, in prospettiva, sembra essere uno tra i candidati nella corsa all'iride, ma chi considera lui i suoi avversari più pericolosi e quotati? «I nomi sono quelli che sono sulla bocca di tutti: Lewis Hamilton, Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo e, soprattutto, non dimentichiamoci Fernando Alonso che, anche se sta attraversando un momento non semplice, sta dimostrando sempre di essere tra i migliori in assoluto». Il compagno di team, invece, è il primo rivale, oltre un pilota che - come la storia ci insegna - può trasformarsi in un mentore prezioso, un amico ed un avversario. Chi vedrebbe Max nell'altra Red Bull con cui condividere il box? «Sinceramente Daniel Ricciardo...o anche mio padre!»
Pubblicato da Marco Congiu, 04/09/2017