Chissà cosa deve aver pensato Lewis Hamilton quando gli ingegneri Mercedes gli hanno mostrato i progetti della nuova W14. Non è un mistero che, nella stagione F1 2022, il campione inglese avesse mostrato insofferenza spingendosi addirittura a dichiarare pubblicamente di non voler più rivedere la W13 dopo il weekend conclusivo di Abu Dhabi. Chissà cosa deve aver pensato, appunto, quando lo scorso 15 febbraio si è ritrovato dinanzi a una macchina che sposava la stessa filosofia concettuale, seppur con alcune correzioni e con un disegno meno estremo. Il primo confronto con la pista non ha dato grande margine per le interpretazioni, visto che la nuova Mercedes –è accaduto anche alla Ferrari– domenica in Bahrain si è rivelata addirittura più lenta rispetto a 12 mesi fa…
F1 2023: Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1) in pista con la W14
LE CRITICHE DI LEWIS Insomma, un disastro annunciato. Che, almeno stando a quanto dichiarato dallo stesso Lewis Hamilton al podcast Chequered Flag di BBC Radio 5, si sarebbe potuto in parte evitare: “Lo scorso anno, ci sono state delle cose che ho detto agli ingegneri, spiegando quali fossero i problemi della macchina. Ne ho guidate tante nella mia vita e so di cosa ha bisogno un’auto per andare forte e di cosa, invece, non ha bisogno. Adesso è una questione di responsabilità, dovrebbero ammettere di non avermi ascoltato, che non siamo dove dovremmo essere e che adesso c’è tanto lavoro da fare. Si deve intervenire sul bilanciamento nelle curve, verificare i punti deboli, essere uniti come team. Siamo ancora pluricampioni del mondo, abbiamo sbagliato quest’anno e lo scorso, ma non significa che non possiamo ancora imboccare la giusta direzione”.
F1 GP Bahrain 2023, Sakhir: Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1) con l'amica fisioterapista Angela Cullen
PARLA WOLFF Parole molto dure, quelle di Lewis, che lasciano pensare a un possibile passo indietro da parte del campione inglese, il cui contratto con Mercedes scadrà a fine 2023. Un’opzione, questa, che il team principal Toto Wolff ha comunque negato con forza nel dopogara di Sakhir: “Hamilton è parte del team, è molto legato alla squadra e non credo che questa cosa cambierà soltanto perché abbiamo avuto un brutto inizio di stagione. Insieme abbiamo vinto otto titoli Costruttori e sei piloti e forse adesso sarebbe molto più facile gettare la spugna. Non lo faremo! Al contrario, dobbiamo andare a fondo dei problemi più di quanto non abbiamo mai fatto e dare a entrambi i nostri piloti una macchina con cui lottare. Loro stanno facendo tutto il possibile, ma alla fine semplicemente l’auto scivola in curva”.
F1 GP Bahrain 2023, Sakhir: Toto Wolff (Mercedes) a colloquio con l'amico Lawrence Stroll (Aston Martin)
NUOVO CONCEPT? Inevitabile, allora, che il concetto “zero sidepod” che la W14 ha ereditato dalla disastrosa W13 possa essere rimesso in discussione. Con evidenti correttivi già nel 2023 in attesa di completare lo sviluppo in vista della nuova stagione. “Qua non si tratta – ha concluso il manager austriaco, quotato dalla BBC – di guadagnare tre decimi, ma di trovare vere performance per tornare in lotta per la vittoria delle gare e del campionato. Abbiamo perso un anno nello sviluppo, adesso per avere una curva di crescita più ampia forse bisogna prendere decisioni drastiche. L’Aston Martin lo ha fatto ed è tornata in pista più forte che mai. Se lo faremo anche noi, forse potremo riprendere la Red Bull. Questa è la nostra ambizione”.