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Le pagelle di Motorbox dopo il GP degli USA di F1 sul Circuit of the Americas di Austin: super Mercedes, e che Ricciardo
VOTI A STELLE E STRISCE Nel giorno nero della Ferrari, trionfa la Mercedes con Valtteri Bottas che vince il Gran Premio degli Stati Uniti e Lewis Hamilton che si laurea campione del mondo per la sesta volta! Max Verstappen le prova tutte per competere con le frecce d'argento ma non ce n'è e deve accontentarsi della terza piazza. Ottima gara per Daniel Ricciardo, Lando Norris e Sergio Perez, mentre Charles Leclerc fa quel che può con una Ferrari tornata ai livelli pre-estivi a inizio gara. Sebastian Vettel non giudicabile, lentissimo nei primi giri a causa di un problema tecnico, resta a piedi all'ottavo passaggio, mentre Alex Albon e Carlos Sainz potevano fare meglio senza il contatto al via. Vediamo i voti nel dettaglio della gara di Austin.
VALTTERI BOTTAS Certo che fare una delle gare più belle in carriera e tutti i riflettori sono puntati sul tuo compagno deve essere frustrante. Il finlandese scatta dalla pole e si difende con facilità alla prima curva, da lì comincia la sua cavalcata vincente. Prende un margine su Verstappen e lo segue sulla strategia quando al giro 14 si ferma per la sua prima sosta. Anche nel secondo stint l'olandese resta a distanza di sicurezza, con il compagno Hamilton, su una strategia differente, che diventa il più pericoloso dei rivali. Quando Verstappen si ferma per il secondo pit-stop al giro 34, Bottas lo segue ancora e si ritrova a dover recuperare su Lewis, con gomme più fresche del rivale. Lo raggiunge negli ultimi cinque giri al 52° passaggio si prende di prepotenza la prima piazza, dopo un tentativo di difesa del britannico. La gara perfetta. VOTO 10
LAP 52/56
— Formula 1 (@F1) November 3, 2019
Fighting for the win 👀
After being denied by Hamilton, Bottas takes P1 on the next lap#USGP 🇺🇸 #F1pic.twitter.com/Ja4NfAZepL
LEWIS HAMILTON Bellissima gara per Lewis nel giorno del suo sesto titolo. Non vince ma prova, come in Messico, una strategia diversa per farlo e quasi viene premiato. Dopo aver passato in partenza Leclerc e Vettel, si mette in terza piazza e allunga il suo primo stint il più possibile rientrando al giro 24. Torna in prima posizione dopo altri dieci giri, quando Bottas e Verstappen fanno la seconda sosta. Nel finale viene ripreso dal compagno, si difende con il coltello tra i denti ma le gomme smettono di funzionare e nel finale deve guardarsi anche dal minaccioso Verstappen. Un bellissimo secondo posto per la leggenda vivente della Formula 1 contemporanea. VOTO 9
MAX VERSTAPPEN Buona gara per Max, che con un'ala danneggiata e una monoposto meno performante della Mercedes, fa quello che può, puntando sulla strategia a due soste e provando il colpaccio in tutti i modi. Dopo la partenza guadagna subito la posizione su Vettel mettendosi in caccia di Bottas senza fortuna. Anticipa il pit stop ma Bottas lo marca a uomo, poi anticipa anche la seconda sosta e Bottas lo segue nuovamente. Alla fine si deve accontentare della seconda piazza, beffato anche da un Hamilton imprendibile con una strategia a una sola sosta. Nel finale si avvicina ma non abbastanza per impensierirlo. VOTO 8
LIGHTS OUT!
— Formula 1 (@F1) November 3, 2019
The 2019 US Grand Prix is GO!
Verstappen up to P2
Vettel down to P6 and reporting damage#USGP 🇺🇸 #F1pic.twitter.com/DjXCavmph5
CHARLES LECLERC Con una Ferrari irriconoscibile, più vicina a inizio gara nelle prestazioni alle auto di centro gruppo che ai tre fuggitivi, Charles parte quarto e mantiene la posizione, venendo sorpassato da Hamilton ma passando il compagno Vettel in difficoltà nel corso del primo giro. Dopodiché comincia il suo calvario, che prosegue anche ai box con una sosta prolungata di circa 5 secondi (7.7 il tempo del suo primo pit stop) per un problema alla posteriore sinistra. Il secondo stint è positivo, ma ormai paga oltre 40" dalla vetta, nel terzo si prende il giro veloce, ma non può fare più del quarto posto. VOTO 6
ALEX ALBON La gara di Alex è rovinata subito dopo il via a causa del contatto violento con la monoposto di Carlos Sainz. Il thailandese ha la peggio ed è costretto e fermarsi ai box, ripartendo dall'ultima posizione. Una gara in rimonta simile a quella fatta in Russia, coronata dopo una trentina di giri con i sorpassi in serie a Sainz, Norris e Ricciardo nell'ordine. Leclerc è al quel punto troppo distante e il quinto posto resta il miglior risultato possibile per il giovane pilota della Red Bull. VOTO 7
LAP 9/56
— Formula 1 (@F1) November 3, 2019
VET: "I think the suspension failed... yep, it's gone" 😮#USGP 🇺🇸 #F1pic.twitter.com/NnpoichwRA
SEBASTIAN VETTEL Una domenica da dimenticare per il tedesco. Scatta leggermente peggio di Max Verstappen da cui perde la posizione dopo lo spegnimento dei semafori, ma sin dalla prima curva è chiaro ci sia qualcosa che non vada sulla sua Ferrari, troppo sottosterzante. E così nel primo giro da incubo viene infilato da Hamilton allo "snake", dal compagno Leclerc sul rettilineo lungo, da Norris poche curve dopo e da Ricciardo di nuovo alla prima curva. Resta attaccato all'australiano nei giri successivi ma all'ottavo passaggio cede la sospensione posteriore destra della SF90 e finisce la sua gara. Il voto inevitabilmente è l'acronimo del suo nome. VOTO S.V.
DANIEL RICCIARDO L'abbiamo già detto che questo ragazzo merita di correre in un top team? Sì, tante volte. Giunge sesto, primo degli altri, battagliando con la McLaren, a distanza e in pista, per tutta la gara, e togliendosi lo sfizio di passare non solo Norris, ma anche Vettel (in difficoltà, ma è pur sempre una Ferrari). Non può fare nulla per difendersi dalla Red Bull quando il rimontante Albon lo raggiunge, ma questo sesto posto è un altro bel tassello nella sua annata più difficile, e non per colpa sua. VOTO 8,5
And box box box Daniel!
— Renault F1 Team (@RenaultF1Team) November 3, 2019
Softs off, Hards on. He rejoins in 7th. Nico is now 5th.#RSspirit#USGPpic.twitter.com/f3zfxKvdM5
LANDO NORRIS Bella gara per il talentino della McLaren, che dall'ottava posizione di partenza si prende la settima piazza finale, tra le migliori gare nella sua pur giovane carriera di Formula 1 (fu 6° in Bahrain e in Austria). Arriva davanti al compagno Sainz, ed è una bella soddisfazione, ma la perde dall'amico Ricciardo che è su una strategia leggermente diversa. Una iniezione di fiducia per uno dei campioni del futuro. VOTO 7
CARLOS SAINZ Lo spagnolo della McLaren rovina la sua gara in partenza, quando si tocca con Alex Albon e perde due posizioni su Norris e Gasly. Riesce a riprendersi quella sul francese della Toro Rosso, ma non più sul compagno di team. Alla fine termina ottavo, ma poteva traquillamente aspirare almeno al sesto. Prova anche una strategia diversa dal compagno, ma non paga. VOTO 5,5
🏁 The chequered flag is out, and that's the end of the #USGP.
— McLaren (@McLarenF1) November 3, 2019
P7️⃣ for @LandoNorris
P8️⃣ for @Carlossainz55
We'll take a double points finish home from Austin. 👊🇺🇲 pic.twitter.com/hZ1XFSIic9
NICO HULKENBERG Discreta gara per Nico Hulkenberg, che cambia posizione in classifica in pratica ogni giro, sostando due volte e sorpassando per tutta la gara. La manovra su Raikkonen deve farla per ben due volte, costretto a cedergli la posizione per essere andato largo nel primo tentativo, ma poi la chiude e arriva in zona punti. Resta che il compagno Ricciardo gli ha dato pesantemente paga. VOTO 6
Lap 4⃣6⃣ - 🔟 laps to go! @SChecoPerez is in P9⃣ & in the points 🙌@lance_stroll currently in P1⃣4⃣, chasing down Kvyat
— SportPesa Racing Point F1 Team (@RacingPointF1) November 3, 2019
Final push boys! 👊#MakeItCount#F1#USGPpic.twitter.com/w1mJy7yJBb
SERGIO PEREZ Grandissima gara da parte del pilota messicano, che senza la penalizzazione per aver saltato il peso nelle libere, oggi sarebbe giunto sicuramente a punti. Protagonista lo è stato lo stesso con la rimonta a suon di sorpassi partendo dalla pit lane, a un certo punto è stato ripassato da Kvyat nel finale, ma il russo è stato penalizzato per aver esegito la sua manovra in maniera un po' troppo spregiudicata, urtanto e danneggiando la Racing Point del messicano, e lui è potuto tornare in 10° piazza. VOTO 8
TORO ROSSO Gasly fa una bella gara, sempre nei punti, ma nel finale si ritira, Kvyat arriva decimo ma viene penalizzato e torna 11° dopo aver speronato Perez per sorpassarlo. Una domenica di alti e bassi per la casa italiana che non può ritenersi soddisfatta del weekend di Austin. VOTO 5
ALFA ROMEO Raikkonen illude di poter regalare un bel risultato nella prima parte di gara, ma la strategia troppo aggressiva non paga e alla fine si deve accontentare del dodicesimo posto. Giovinazzi 14° con una gara generosa ma anonima, la scuderia svizzera sembra aver smarrito la strada. VOTO 4,5
LAP 55/56
— Formula 1 (@F1) November 3, 2019
Race over for Kevin Magnussen as he ends up in the gravel#USGP 🇺🇸 #F1pic.twitter.com/wc5z0qwXKw
HAAS Un'altra prova disastrosa, finita con Grosjean 15° e Magnussen nella sabbia a due giri dalla fine. Bisogna capire cosa non sta funzionando a livello tecnico per una scuderia che sta sprofondando a fondo griglia nella scala dei valori, davanti solo al fanalino di coda Williams. VOTO 3