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F1 2023

F1 GP Stati Uniti 2023, le pagelle di Austin


Avatar di Simone Valtieri, il 22/10/23

1 anno fa - Le pagelle di MotorBox dopo il GP degli Stati Uniti 2023 ad Austin

F1 GP Stati Uniti 2023, le pagelle di Austin

Le pagelle di MotorBox dopo il GP degli Stati Uniti 2023 ad Austin: I voti migliori sono quelli dei tre piloti sul podio: Verstappen, Hamilton e Norris.
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LE PAGELLE DI AUSTIN Verstappen infallibile anche quando la Red Bull Racing non gli dà il solito vantaggio sulla concorrenza. Sul podio due generazioni di piloti britannici, Hamilton e Norris, entrambi bravissimi. Buona gara per Sainz, ci si attendeva di più da Leclerc, Perez e Russell. 

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MAX VERSTAPPEN - VOTO 10 Cambia l'ordine dei fattori sulla griglia di partenza ma il risultato non cambia, mai. O quasi mai. Anche stavolta Max Verstappen trionfa, recuperando con pazienza, sfruttando le qualità di una monoposto che non è sembrato così superiore a quelle della concorrenza, - soprattutto di Mercedes e McLaren (vedi anche la prestazione di Perez) - ma in mano sua diventa imbattibile. Una delle accoppiate più letali della storia della Formula 1. Le posizioni le guadagna così: in partenza su Russell, in pista su Sainz e Leclerc, ai box su Hamilton e in pista su Norris. Poco dopo metà gara, il GP è già finito, come tante altre volte è capitato, visto che le successive soste corroborano questo risultato, cambiando solo il colore dell'auto che lo segue sul traguardo, quella di Lewis Hamilton che avrebbe avuto bisogno di un paio di giri in più. Edè così che la 50° vittoria in carriera diventa una delle sue più belle.

LEWIS HAMILTON - VOTO 9 La sua gara è stata una lunghissima rincorsa su Norris prima e su Verstappen poi, che però alla fine non si completa per un nulla. Vuoi per una prima sosta con piccolo problemino, vuoi per una McLaren molto performante con le gomme fresche, vuoi per una scelta di rientrare ai box fose con un paio di giri di ritardo. Lui, comunque, da maestro qual è, ha gestito al meglio i suoi pneumatici allungandone la vita a dismisura, ma non è bastato per avere la meglio sullo storico rivale di questo secondo decennio del nuovo millennio. La cosa positiva è che grazie alla sua prestazione, la Mercedes guadagna qualche altro punticino sulla Ferrari nella classifica mondiale costruttori.

LANDO NORRIS - VOTO 8,5 In partenza brucia il poleman Leclerc e se ne va via, mostrando di avere la possibilità di tenere tutto un altro passo, almeno con gomma fresca. A seguirlo sono solo Hamilton e Verstappen, poi sono le strategie a decidere la sua gara: Verstappen gli torna inesorabilmente sotto e lo passa in pista dopo la prima sosta, mentre su Hamilton riesce a guadagnare un margine sufficiente per difendersi nella parte centrale di gara, ma non alla fine, quando il vecchio leone lo raggiunge e, dopo una manovra disperata di difesa, riesce a saltarlo. Gli resta un ottimo terzo posto, il quarto consecutivo

CARLOS SAINZ - VOTO 7 Dopo una buona partenza in cui aveva bruciato Lewis Hamilton, è stato costretto a rendergli la posizione qualche giro dopo, così come a farsi passare da Verstappen. Dalla quinta piazza era scalato di nuovo in quarta grazie alla diversificazione delle strategie del muretto di Maranello, che affida allo spagnolo la canonica strategia delle due soste, che paga più del tentativo di Leclerc di portare a compimento quella a una sola sosta. Deve preoccuparsi di difendere la quarta piazza da Sergio Perez e ci riesce in carrozza, anche perché nel finale ri-supera il suo collega, condannato dalla strategia a una sosta singola, a un ultimo stint di sofferenza. Lui invece conferma la quarta posizione in griglia. ''Not good, not terrible''.

SERGIO PEREZ - VOTO 6 Il quinto posto non è un risultato eccellente, ma per il Checo visto nelle ultime uscite, quasi va bene così. Recupera piano piano posizioni passando dal nono posto iniziale, mantenuto anche dopo lo spegnimento dei semafori, al quinto posto finale, tutto merito, o quasi, di ritiri e di strategie errate altrui, come quelle di Leclerc e Russell. In sostanza si limita a guidare la sua auto e a portarla al traguardo nella posizione più naturale.

CHARLES LECLERC - VOTO 6 I propositi di vittoria sono andati in soffitta già dopo la prima curva. Questa Ferrari sembra cantare il solito ritornello, ottima in qualifica e maldestra nel gestire le gomme in gara. E così - complice una strategia poco lungimirante - Charles viene passato al via da Norris, poi da Hamilton e Verstappen nelle tornate successive, e anche - dopo la sosta ai box ritardata - da Sainz e Perez. Torna brevemente davanti a tutti quando chi corre sulle due soste torna ai box, ma poi diventa facile preda di Verstappen, Norris, Hamilton, Sainz e Perez, chiudendo in sesta posizione per un nulla su Russell. Strategia sbagliata, bravo lui a non crollare, sicuramente non avrebbe potuto vincere con le due soste, ma magari lottare nel finale con Norris per il podio sì.

GEORGE RUSSELL - VOTO 5 Al via parte malissimo, perdendo ben tre posizioni. La Mercedes prova la mossa della sosta singola anche con lui, ma come per Leclerc, non è una buona idea. Alla fine se la gioca proprio con il monegasco per la settima posizione, e sfruttando al meglio la capacità della Mercedes di salvare i pneumatici meglio degli avversari, riesce a tornare sotto a Leclerc negli ultimi giri. Gli sarebbe servito un rettilineo in più per arrivare settimo, ma come Leclerc, oggi avrebbe douvto gareggiare per altri risultati.

GLI ALTRI IN BREVE

OSCAR PIASTRI - VOTO 7 Dopo una splendida partenza, grazie alla quale aveva guadagnato 4 posizioni, è stato costretto al ritiro al giro 11, in seguito alle conseguenze del contatto al via con Ocon

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ESTEBAN OCON – VOTO 6,5 Non era partito per niente male neanche lui, ma il contatto al primo giro con Piastri ha compromesso anche l'efficienza della sua Alpine, costringendolo al ritiro.

FERNANDO ALONSO - VOTO 7 Nonostante sia partito dalla pitlane, entro metà gare era già in piena zona punti, che ha dovuto abbandonare per una rottura sul retrotreno della sua Aston Martin.

PIERRE GASLY – VOTO 6 Ha perso tre posizioni al via, ma grazie al doppio ritiro di Piastri e Ocon è diventato ottavo. Anche azzeccando la partenza, comunque, non avrebbe potuto fare meglio.

LANCE STROLL – VOTO 7 Finalmente una buona gara per il pilota canadese, partito anch'esso dalla pitlane, e abile a sfruttare una discreta Aston Martin per chiudere al nono posto finale.

YUKI TSUNODA – VOTO 7 Dopo un weekend passato a rincorrere il compagno Ricciardo, si prende la rivincita surclassandolo in gara e togliendosi anche lo sfizio di ottenere il giro veloce nel finale.

ALEXANDER ALBON - VOTO 6 Scattava 15° e alla fine, dopo una buona partenza, ha recuperato le tre posizioni cedute dai piloti che si sono ritirati. L'11° posto è comunque distante dalla zona punti.

LOGAN SARGEANT – VOTO 6 Per una volta non si è fatto surclassare da Albon, e dopo una partenza perfettibile (era scivolato in 17°), ha recuperato fino al 12° posto finale in scia al compagno.

NICO HULKENBERG - VOTO 6 Cambia la macchina ma non il risultato . Con la Haas evoluta non fa meglio che in passato, è comunque il migliore dei motorizzati Ferrari (ferraristi a parte): 13°.

VALTTERI BOTTAS - VOTO 5,5 Gara un po' anonima, quantomeno ribalta le gerarchie all'interno del box di casa e batte Zhou, dopo essergli rimasto dietro in qualifica.

GUANYU ZHOU – VOTO 5 Scattava 12° ma auto e strategia non hanno funzionato. Il 17° posto alle spalle anche del compagno è un po' deludente.

DANIEL RICCIARDO – VOTO 5 Dopo una bella gara sprint, è crollato alla distanza arrivando ultimo tra coloro che hanno visto la bandiera a scacchi. 

KEVIN MAGNUSSEN – VOTO 5 Conferma le difficoltà già viste nella sprint di ieri, arrivando penultimo anche oggi. Niente di nuovo, neanche nel gran premio di casa, per la Haas.


Pubblicato da Simone Valtieri, 22/10/2023
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