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F1 GP Gran Bretagna 2024, le pagelle di Silverstone


Avatar di Salvo Sardina, il 07/07/24

4 mesi fa - Le pagelle di MotorBox dopo il GP di Gran Bretagna 2024 a Silverstone

F1 GP Gran Bretagna 2024, le pagelle di Silverstone
Le pagelle di MotorBox dopo la dodicesima tappa del Mondiale 2024 di Formula 1: il GP di Gran Bretagna a Silverstone. Hamilton da record, Verstappen sorride, insufficiente la Ferrari
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Le pagelle della dodicesima gara dell'anno: il Gran Premio di Gran Bretagna. Lewis Hamilton trionfa e centra il successo numero 104 in carriera, segnando anche il record storico di maggior numero di GP vinti sullo stesso circuito (nove). Da Silverstone esce però ancora sorridente Max Verstappen, che con il secondo posto estende ulteriormente il vantaggio in classifica su Norris e sulle Ferrari. Ecco le pagelle di MotorBox.

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LEWIS HAMILTON - VOTO 10 Parte bene, amministra le gomme e si ritrova in condizioni migliori rispetto al compagno appena inizia a piovere. Poi nel finale, sull'asciutto, il capolavoro: veloce, spietato, fenomenale nel gestire le Soft con cui è naufragato Norris. Silverstone è sua per la nona volta in carriera, un altro record storico. Leggenda.

MAX VERSTAPPEN - VOTO 8 La Red Bull non è quella che ci siamo abituati ad ammirare negli ultimi 2 anni, ma il livello di Max è sempre altissimo. Dopo una qualifica difficile (un punto in meno per l'errore che ha compromesso il risultato del sabato), nelle condizioni più complicate è l'unico a non commettere neanche una sbavatura, sia sul piano della guida sia su quello strategico nel momento in cui monta le gomme Hard che si rivelano un'arma efficace per attaccare Norris. Non vince ma incrementa ancora il vantaggio sul primo degli inseguitori: poteva andare peggio.

LANDO NORRIS - VOTO 5 Al via prova ad attaccare Russell all'esterno in curva-3 e invece perde la posizione per mano di Verstappen. Con la pioggia riesce a sfruttare la superiorità (e il maggior carico aerodinamico) della sua McLaren fino al primo posto, ma naufraga sul finale tra errore in ingresso al pit-stop e scelta sbagliata delle gomme. Si continua a dire che per battere Verstappen serve la perfezione e lui, per tutta risposta, continua a sporcare il foglio a ogni gara.

OSCAR PIASTRI - VOTO 7.5 Pulito e veloce, a un certo punto si trova a poter attaccare il compagno Norris per la leadership. Poi viene tradito dalla strategia scelta per lui dal muretto, che lo fa spronfondare al sesto posto: senza il tempo perso con quei chilometri in più con le intermedie mentre tutti gli altri rivali avevano ormai montato le slick, avrebbe potuto ambire a un posto sul podio (e non necessariamente il terzo). Eccezionale il ritmo sul finale con le Pirelli medie, che rende chiaro come fosse proprio quella la mescola migliore per lottare negli ultimi giri.

CARLOS SAINZ - VOTO 6.5 Non viene mai inquadrato dalle telecamere, se non quando con le gomme d'asciutto si avvicina minaccioso agli scarichi di Verstappen in un momento in cui l'olandese sembra in crisi di ritmo. Poi sparisce dai radar, perde terreno dal rivale della Red Bull e prova invano a resistere agli attacchi di Piastri. Buone le chiamate strategiche, che sono quelle corrette se pensiamo alla scelta di montare le Hard sul finale (come Verstappen) e all'intuizione delle Soft per il giro più veloce. Male però la Ferrari, irrimediabilmente quarta forza in pista: difficile sperare di fare di più con questa deludente SF-24.

NICO HULKENBERG - VOTO 9 Sesto in qualifica davanti a entrambe le Ferrari, sesto in gara pur dopo un avvio complicato. Sta facendo ricredere tutti quelli che pensavano che fosse un pilota forte solo sul giro secco, portando una valanga di punti alla piccola Haas.

LANCE STROLL - VOTO 7 Quando la pista è bagnata lui è sempre della partita: vende cara la pelle nel duello iniziale contro Leclerc, batte il compagno Fernando Alonso sia in qualifica sia in gara. Una boccata d'ossigeno per l'Aston Martin, che intanto però vede tutti i rivali scappare via, quasi rassegnandosi al ruolo di quinta forza in pista.

CHARLES LECLERC - VOTO 4 Parte bene dall'11° posto, ma poi perde troppo tempo dietro a Stroll. Infine, con la complicità del muretto, si intestardisce nel cercare il colpo ad effetto sul piano della strategia (stesso azzardo che in Canada non aveva pagato) e la sua gara praticamente finisce lì, con delle gomme intermedie distrutte in pochi giri a causa dell'asfalto ancora asciutto. Sembrava lanciatissimo dopo Monte Carlo, ma negli ultimi quattro GP ha raccolto solo 12 punti: un incubo.

SERGIO PEREZ - VOTO 3 Il grave errore in qualifica lo costringe a partire dal fondo e, di conseguenza, a prendersi certi rischi in gara: è per questo che, al pari dei soli Leclerc e Ocon, Checo è l'unico a provare a pescare il jolly delle gomme intermedie con pista ancora non troppo bagnata. L'azzardo non paga, ma lui ci mette sempre del suo per cacciarsi in certe situazioni scomode. Contratto biennale o no, difficilmente potrà tenersi il sedile se non invertirà il trend. Un punto in meno perché, pur montando le Soft nuove sul finale, non si è neanche avvicinato alla possibilità di segnare il giro più veloce togliendo un punto ai rivali.

GEORGE RUSSELL - VOTO 7 Si conferma ''Mr. Saturday'' in qualifica, con una pole position stratosferica in cui batte capitan Hamilton sul suo giardino di casa. In gara però non amministra benissimo le gomme nella prima parte, e nell'arco di un paio di giri scivola dal primo al quarto posto appena si intensifica l'intensità della pioggia. Viene poi messo ko da una perdita idraulica, ma era ancora autorevolmente in lotta per il podio, seppur distante una decina di secondi da Sir Lewis.

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I voti degli altri

FERNANDO ALONSO - VOTO 6 Raccoglie un po' di punti importanti per l'Aston Martin, ma prende paga per tutto il weekend dal compagno Stroll.

ALEXANDER ALBON - VOTO 7.5 Q3 in qualifica e nona posizione in gara, in rimonta dopo un contatto iniziale che lo aveva spinto fuori dalla zona punti.

YUKI TSUNODA - VOTO 6.5 Dopo qualche weekend negativo, torna a respirare l'aria della top-10 battendo il compagno Ricciardo.

LOGAN SARGEANT - VOTO 6.5 Manca la zona punti per una decina di secondi: forse un'occasione persa visto che a Silverstone la Williams andava forte, ma non sbaglia niente in una domenica complicata per molti.

KEVIN MAGNUSSEN - VOTO 6.5 Parte indietro ma recupera bene fino al 12° posto. Può sfregarsi le mani pensando che dalla prossima gara avrà anche lui gli aggiornamenti tecnici che hanno fatto volare il compagno Hulkenberg.

DANIEL RICCIARDO - VOTO 5.5 Qualche sorpasso a inizio gara, poi scompare dai radar arrivando a oltre 20 secondi di gap dal compagno Tsunoda. E meno male che Marko nei giorni scorsi lo aveva (ri)candidato a prendere il sedile di Perez in Red Bull...

VALTTERI BOTTAS - VOTO 5.5 Parte 16°, arriva 15° grazie al ritiro di George Russell.

ESTEBAN OCON - VOTO 5 Weekend storto per l'Alpine dopo qualche gara in cui erano tornati dei timidi sorrisi nel box. È l'unico, con Leclerc e Perez, a tentare l'azzardo delle intermedie, ma ha la giustificazione di essere partito con le Soft (scelta evidentemente sbagliata) e di non aver più potuto ritardare la prima sosta.

ZHOU GUANYU - VOTO 5.5 Arriva ultimo al traguardo ma paga la strategia sbagliata di partire con le gomme Soft: il pit-stop a pochi minuti dall'arrivo della pioggia per montare un altro set di gomme d'asciutto è un disastro per la sua gara.

PIERRE GASLY - VOTO SV Per la seconda volta quest'anno (era già successo a Jeddah) un problema tecnico lo mette KO ancora prima del via.


Pubblicato da Salvo Sardina, 07/07/2024
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