Suzuka, tecnicamente, è un circuito “vecchio stile”, stretto e con vie di fuga minimali
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RIVINCITA La Ferrari è già pronta per affrontare la prossima gara del Mondiale di F1 2017e la voglia di fare bene sullo storico circuito di Suzuka è davvero tanta, soprattutto dopo il ritiro alla partenza di Kimi Raikkonen e la grande rimonta di Sebastian Vettel, dall'ultima posizione, che però non è bastata per raggiungere io podio.
CIRCUITO TECNICO E VELOCE Una volta arrivati in Giappone, una pioggia torrenziale ha accolto i membri della Scuderia Ferrari al loro arrivo, ma le previsioni meteo danno un probabile miglioramento delle condizioni atmosferiche per il weekend, ad eccezione forse del venerdì. Quindi per la Rossa di Maranello si preannuncia una gara sull'asciutto e i meccanici stanno già lavorando sul set up della Rossa. Come abbiamo già approfondito nella nostra anteprima, la pista di Suzuka è una delle “classiche” di questo campionato di Formula Uno.
PER NON DIMENTICARE Esattamente trent’anni fa il suo primo Gran Premio lo vinse Gerhard Berger su Ferrari F1-87, partendo dalla pole position. Da allora, salvo un paio di edizioni in cui la gara ritornò al Fuji, la Formula Uno ha sempre corso sul tracciato nella prefettura di Mie. Una pista che piace praticamente a tutti i piloti, anche se non si può dimenticare la tragedia del 2014, che costò la vita a Jules Bianchi, una grande promessa dell’automobilismo e del Cavallino.
COME UNA VOLTA Tecnicamente è un circuito “vecchio stile”, stretto, con vie di fuga minimali, traiettorie obbligate in diversi punti e una sequenza interessante di curve. La più famosa è senz’altro la doppia “esse” in salita dopo la prima curva, un punto in cui un campione come Michael Schumacher sapeva fare la differenza. Quasi una consacrazione del destino il fatto che per due volte, nel 2000 e nel 2003, abbia vinto qui il titolo mondiale Piloti con la Rossa.
UNA CURVA DOPO L'ALTRA A Suzuka “comanda” il ritmo: sapere interpretare la successione di curve è la chiave del successo. Con le monoposto 2017, dotate di un carico aerodinamico elevatissimo, una piega come la famosa 130R – così chiamata per la lunghezza del raggio originale – potrebbe diventare quasi un rettilineo; ma non per questo la pista giapponese perderà il suo fascino, amplificato dall’ambientazione all’interno di un gigantesco parco dei divertimenti. E da un pubblico veramente unico per passione ed entusiasmo.
IL VIDEO Ora godiamoci un giro di pista virtuale con la Scuderia Ferrari sull'iconico tracciato di Suzuka, il video lo trovate più in fondo!
Pubblicato da Simone Dellisanti , 04/10/2017