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F1 2019

GP Giappone 2019, le pagelle di Suzuka


Avatar di Simone Valtieri, il 13/10/19

5 anni fa - Le pagelle di MotorBox dopo il GP del Giappone sulla pista di Suzuka

F1 GP Giappone 2019, le pagelle di Suzuka

Le pagelle di Motorbox dopo il GP Giappone di F1 sulla pista di Suzuka: Bottas, Sainz e Ricciardo super. Male i ferraristi

VOTI GIAPPONESI Con una partenza normale ci sarebbe potuta essere una vittoria della Ferrari, forse non una doppietta visto il super passo gara della Mercedes. Invece ad approfittare ancora una volta degli errori del team di Maranello sono proprio le Frecce d'Argento, stavolta con Valtteri Bottas, freddissimo e letale al via del Gran Premio del Giappone nel prendersi la vetta e, in proiezione, la vittoria. Ottima la gara anche di Lewis Hamilton che avrebbe vinto se la Mercedes non l'avesse richiamato ai box per una sosta ulteriore. Male i piloti Ferrari, sia Sebastian Vettel che Charles Leclerc pasticcioni al via (il secondo penalizzato a fine gara), mentre sono autori di una prestazione pregevole Calos Sainz e Daniel Ricciardo. Di seguito per voi tutti i voti della gara di Suzuka.

VALTTERI BOTTAS La vittoria dell'outsider. O forse no? D'altra parte il finlandese era stato il più veloce venerdì, e aveva mostrato un passo gara eccellente, che ha riproposto oggi in gara. L'ingrediente in più che gli è valso la vittoria è stata l'ottima partenza, che ha fatto da contraltare al pessimo scatto di Vettel. Bottas si è messo in prima posizione e non l'ha mollata più, scavando il gap su Vettel ed esaltandosi con una strategia su due soste che ha pagato benissimo e gli ha consegnato - con un po' d'impegno in più - l'agognato terzo successo dell'anno. VOTO 10

SEBASTIAN VETTEL Rischia di gettare al vento completamente una gara che aveva ottime chance di vincere con una partenza anticipata che solo per una sorta di miracolo (non è stata rilevata dal sensore) non viene sanzionata. Seb non ha comunque tratto benefici dal rilascio anticipato della frizione, anzi. Costretto a frenare e ripartire, è stato infilato al via da Bottas che con pista libera ha potuto sfruttare il miglior passo della sua auto per scappargli via. A quel punto il tedesco ha fatto la gara su Hamilton, difendendosi con una strategia a due soste (con la seconda molto anticipata) contro quella del britannico che ha dato ragione alla Ferrari. Un secondo posto amarissimo per il tedesco. VOTO 6

CHARLES LECLERC Stavolta il principino della Ferrari è da biasimare. La partenza non perfetta e la manovra alla curva-2 su Verstappen con tanto di contatto, rovinano la sua gara. In più decide di restare in pista autonomamente con un'appendice penzolante ignorando il richiamo dei box, e questa staccandosi crea una situazione molto pericolosa per Hamilton e Sainz. Viene per questo penalizzato a fine gara dalla Commissione, e finisse qui la sua gara il voto che riceverebbe sarebbe 1 in pagella. Poi però c'è tutta la seconda parte che è da 9, con una serie di sorpassi magistrali, aiutati da una vettura nettamente superiore alla concorrenza diretta, ma comunque perentori ed esaltanti. La sesta piazza in pista, settima dopo l'intervento dei commissari, era il massimo possibile, soprattutto dopo il pit-stop nel finale per tentare, vanamente, il giro veloce. VOTO 5

LEWIS HAMILTON Se non fosse stato per le dinamiche della sua scuderia, la gara poteva anche vincerla, portando al traguardo la sua Mercedes con le Medium che aveva montato per affrontare il secondo stint. Ma il muretto non vuole rischiare un crollo nel finale, né far arrabbiare Bottas (al quale era stata affidata la strategia su due soste) che si era meritato la vittoria. E così il britannico è costretto ad accontentarsi della terza piazza, non riuscendo a passare nel finale Seb. Ma la sua gara è ottima, sempre su un ritmo fantastico e condita da un super record della pista in gara. VOTO 8

ALEX ALBON Una gara in altalena per il secondo pilota della Red Bull, che era stato molto bravo in qualifica a ottenere lo stesso identico tempo del compagno. Il quarto posto è scaturito dopo una partenza perfettibile ma con una gara precisa e costellata anche di qualche buon sorpasso. Fa quello che deve fare, approfittando del forfait di Verstappen e dei problemi di Leclerc per avanzare dalla sesta alla quarta posizione. VOTO 7

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MAX VERSTAPPEN Un Gran Premio sfortunatissimo per Max Verstappen. Quinto sulla griglia, era partito a fionda superando Leclerc all'esterno, ma la difesa del monegasco e il seguente contatto hanno - di fatto - messo fine alla sua gara. L'episodio è stato a lungo investigato dai commissari che hanno poi ritenuto di dover sentire i due piloti al termine della gara prima di prendere provvedimenti, ma questo non cambia nulla per Max, che prima torna in pista e prova la rimonta, poi si arrende ai danni subiti dalla sua Red Bull e con il team opta per il ritiro al giro 15. VOTO S.V.

CARLOS SAINZ Gara da incorniciare per lo spagnolo della McLaren. Scatta benissimo - suo marchio di fabbrica - dalla settima casella e per un momento mette il baffo della sua auto persino davanti a Hamilton. Grazie ai problemi di Leclerc e Verstappen si ritrova quarto, e mantiene la sua posizione con autorevolezza, facendo durare il suo treno di Soft per ben 28 giri prima di rientrare ai box e montare le Medium, che lo accompagnano fino al traguardo in quinta piazza. VOTO 9

DANIEL RICCIARDO Scatta 16° e arriva settimo, poi avanzato a sesto dopo la penalità di Leclerc. In una gara senza Safety Car, né interruzioni. Basta questo per giustificare il suo voto. In occasioni come queste aumenta in modo esponenziale la rabbia nel non vedere un pilota come lui al volante di un top team. VOTO 9

PIERRE GASLY La cura Marko rivitalizza il francese che con la Toro Rosso parte nono e arriva ottavo, facendo una delle gare migliori dell'anno. A riprova di ciò il confronto interno con Kvyat che in Giappone è stato vinto nettamente dal francese. Se vuole tornare al volante di una Red Bull questa è la strada giusta, Albon permettendo. VOTO 7

NICO HULKENBERG Se l'indizio che la Renault aveva molto più in tasca di quanto ha mostrato nelle qualifiche lo ha dato il settimo posto di Ricciardo, la prova la porta il 10° posto di Hulk (che sarebbe stato nono se non avessero annullato l'ultimo giro per un errore nello sventolare la bandiera a scacchi), che scatta 15° e dopo un'ottima partenza tra sorpassi e problemi della concorrenza si ritrova in ottava posizione. Poi è autore di una bella gara, costante e solida, che lo porta a concludere in nona piazza. Merita un sedile anche per il 2020. VOTO 7

LANDO NORRIS La sua gara è stata rovinata dal contatto con Albon alla partenza, Scatta bene dall'ottava piazza ed era davanti al thailandese, quando nel tentativo di sorpasso di quest'ultimo i due si toccano e il giovane britannico ha la peggio. Costretto a rientrare ai box deve ripartire dall'ultima posizione con gara e strategia rovinate. Il dodicesimo posto è un ottimo piazzamento, viste queste premesse. VOTO 6,5

SERGIO PEREZ Parte 17° e ben dietro al compagno Stroll (12°) per un problema in prova, ma alla fine arriva meritatamente nono, anche se grazie a un colpo di fortuna. Il contatto all'ultimo giro con una Toro Rosso lo spedisce contro le barriere, ma una bandiera a scacchi sventolata per errore in anticipo, congela la gara al giro 52, quando lui è ancora nella top ten. VOTO 7,5


Pubblicato da Simone Valtieri, 13/10/2019
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