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F1 2019

GP Germania 2019, le pagelle di Hockenheim


Avatar di Simone Valtieri, il 28/07/19

5 anni fa - Le pagelle di MotorBox dopo il Gp Germania di F1 a Hockenheim

F1 GP Germania 2019, le pagelle di Hockenheim

Le pagelle di Motorbox dopo il GP di Germania di F1 a Hockenheim: Verstappen e Vettel promossi, per tanti piovono insufficienze!

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GARA PAZZA! Il Gran Premio di Germania 2019 è stato probabilmente una delle gare più folli della storia della Formula 1. Alla fine ha vinto Max Verstappen, quasi perfetto nonostante le difficilissimi condizioni di gara. Alle sue spalle un fantastico Sebastian Vettel, l'unico tra tutti i piloti a non aver commesso errori anche se con un ritmo non sempre all'altezza, capace di risalire comunque dalla 20° alla 2° posizione. Pioggia non solo sulla pista, ma anche di insufficienze per i big: Hamilton, Bottas, Leclerc, ma anche per Gasly e Hulkenberg tutti valutati severamente, mentre è stata la giornata degli outsider, cone belle gare e con pochi errori per Daniil Kvyat, sul podio sorprendentemente, Stroll, Sainz e Albon, Raikkonen e Giovinazzi. Il dettaglio lo trovate qua sotto.

MAX VERSTAPPEN Parte male e forse di questo ha bisogno per fare le sue gare migliori, come avvenuto in Austria. Si riprende comunque in fretta la terza piazza dopo la girandola di soste innescate dalla prima Safety Car e approfittando dell'errore di Kimi. Prova ad attaccare Bottas al 18° giro ma rischia di girarsi. Ci riprova al giro 23 ma niente. Al 26° torna ai box e monta la slick Medium con cui si gira all'ingresso del Motodrom inveendo via radio contro la scelta del muretto. Ma in Red Bull si fanno perdonare subito: dopo gli errori di Leclerc e Hamilton e il pit stop di Bottas si ritrova in prima posizione, e alla SC successiva il muretto è abilissimo a sfruttare l'occasione per montargli gomme intermedie nuove, più performanti per difendersi dalle due Mercedes. Finita? No, si torna a cambiare le gomme a 15 giri dal termine quando riecco le condizioni da asciutto, ma la Red Bull è chirurgica e Max resta in prima posizione, tenendosi lontano dall'ulteriore caos che prosegue alle sue spalle, anche dopo l'ultima, ennesima, Safety Car, al termine della quale si prende anche il giro veloce. VOTO 9,5

LEWIS HAMILTON Partenza sontuosa sull'asfalto bagnato per il re della pioggia, che non perdeva una gara in queste condizioni da una vita. Dopo la Safety Car torna in pista in prima piazza e poi comincia ad allungare sulla concorrenza. Una vittoria per manifesta superiorità sembrava la soluzione più scontata, nonostante le precarie condizioni di salute di questo weekend, ma proprio sul più bello un errore nello stesso punto dove al giro prima si era ritirato Leclerc, lo manda prima a muro e poi ai box, passando però al di fuori dell'ingresso convenzionale, il ché gli fa prendere 5 secondi di penalità. Rientrando in pista si ritrova quinto, poi terzo dopo aver passato Albon e Hulkenberg (per incidente). Ma è ancora il momento di fermarsi, montare gomme slick e precipitare in 12° posizione: un incubo. Nel finale può solo limitare i danni, ma ne fa altri, girandosi un'altra volta all'ingresso del Motodrom e sprofondando in ultima piazza. Non avrebbe preso nessun punto oggi con l'11° posizione finale ottenuta grazie a qualche sorpasso nel finale dopo un'altra Safety Car (la quarta!), stavolta innescata dal suo compagno, ma a quattro ore dalla bandiera a scacchi è arrivata l'unica buona notizia per lui: la penalizzazione dell'Alfa Romeo e i 2 punti in dote con il nono posto. VOTO 4

VALTTERI BOTTAS Dopo una partenza discreta mantiene la seconda posizione, la perde ai box durante la prima di quattro Safety Car ma la recupera subito dopo, non riuscendo però a staccare Verstappen che inizia a insidiarlo. Al pit dell'olandese risponde a sua volta con un altro pit vanificando l'undercut (grazie anche a un testacoda di Verstappen), Le Medium montate però non funzionano, torna ai box a mettere nuovamente le gomme intermedie e sfrutta l'errore del compagno per ritrovarsi in terza piazza dietro a Verstappen e Hulkenberg. Il tedesco si autoelimina riconsegnandogli la seconda piazza in cui era partito. Dopo un ulteriore pit-stop per montare nuovamente gomme slick è quarto dietro a Stroll e Kvyat, che hanno montato le gomme da asciutto ben prima. Negli ultimi giri non riesce a sorpassare nessuno e anzi deve guardarsi da Sainz prima di commettere lo stesso errore già visto da tutti e finire la sua gara nel muro. VOTO 4

SEBASTIAN VETTEL Doveva ripartire da dove nel 2018 era iniziato l'anno più nero, e questo avviene! Sebastian Vettel si regala un bel secondo posto al termine della gara più folle e senza commettere mai un errore a differenza di tutti gli altri top driver: ottima partenza per lui che si ritrova 13° quando entra la prima Safety Car. Si prende il rischio di mettere subito l'intermedia e questo paga, ma meno del previsto visto che tutti lo copiano al giro seguente. Dalla 12° posizione appena conquistata, riparte la rimonta fino alla settima piazza, ma lì si ferma, non riuscendo più a riprendere né Raikkonen né Hulkenberg con gomme intermedie che si usurano in fretta, così al giro 24 si prende un rischio e monta la Soft precipitando momentaneamente in 11° piazza. Scelta sbagliata, torna nuovamente dentro per mettere ancora le intermedie ma è una fase di caos e si ritrova ottavo. Alla ripartenza si fa infilare da Gasly ma si riprende subito la posizione, non fa in tempo a guadagnarne un'altra su Kimi (grazie a un errore dell'ex compagno) che torna ai box a montare durante la Safety Car l'ennesima gomma intermedia, scivolando di nuovo in 10° posizione, ma con gomma migliore della concorrenza. E così comincia la rimonta finale di Seb: supera Kimi ai box, poi Gasly, Magnussen, Albon... poi ancora una Safety Car, è Bottas a procurarla, e Seb diventa quinto. Ci sono ancora tre giri per prendere il podio, e questo avviene: passati Sainz, Stroll e Kvyat per un secondo posto da cui ripartire. VOTO 8,5

CHARLES LECLERC Una gara potenzialmente stupenda viene vanificata dall'errore che lo costringe al ritiro a metà del cammino. L'ottima partenza lo aveva fatto risalire dalla 10° alla 6° piazza, poi "pitta" durante la Safety Car e torna in pista prendendo subito la posizione sia su Raikkonen che su Hulkenberg. Quarto, rischia un unsafe release (multa rifilata al team!), poi con la prima VSC sono solo lui e Hulkenberg a rientrare ai box ed è la scelta giusta: guadagna sui primi tre, e la seconda VSC con un altro pit stop lo spedisce dritto in 2° posizione davanti a Bottas e Verstappen! La gara sembrava volgere al meglio per lui, ma arriva l'errore con le slick, proprio quando un altro scroscio d'acqua interessa la gara. Charles finisce a muro e si insabbia, deve abbandonare un GP che, con il senno di poi, avrebbe potuto essere molto interessante per lui. VOTO 5

PIERRE GASLY Partenza disastrosa per lui che scivola da 4° alla soglia della decima piazza e non riesce a vedere la luce neanche dopo la prima Safety Car, rientrando addirittura 19° e penultimo. Il francese recupera un po' ma si mantiene sempre nella parte centrale della classifica durante una gara che propone altre tre Safety Car e due VSC. Nel finale si ritrova settimo, ma all'ultimissimo giro prova a passare Albon per la sesta piazza, viene chiuso e toccato, perde l'alettone che finisce sotto la sua auto e lo costringe a finire nella via di fuga. Ennesima prestazione non all'altezza del compagno per lui, ma neanche della più semplice sufficienza. VOTO 4

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DANIIL KVYAT Difficile seguire la gara di Kvyat. Il pilota russo è stato nella pancia del gruppo per buona parte del Gran Premio, emergendo nel finale grazie alla tattica azzeccata in pieno dal muretto Toro Rosso: dopo 3 safety car e 2 virtual safety car Daniil è stato tra i primi a montare le gomme Soft che nel finale gli hanno dato lo sprint per finire in seconda posizione. Tutto merito delle gomme? No! Il russo ci mette del suo e allunga su Stroll e Bottas, perdendo la piazza d'onore solo a causa dell'ultima Safety Car, con il finlandese che si toglie di mezzo da solo e lascia strada libera a Vettel per andare a riprenderlo. La vittoria più bella però è arrivata lontano dalla pista: Daniil è diventato papà la notte scorsa, con la nascita della primogenita Penelope, non aveva detto niente a nessuno ma alla fine racconta: "Dicono che quando diventi papà si vada meno veloce: non è vero!VOTO 9

LANCE STROLL Un quarto posto costruito in modo analogo al terzo di Kvyat, è riuscito a tenersi lontano dal caos e dagli errori, battagliando a centro gruppo e sfruttando nel finale la tattica azzeccata. Il canadese fa molto meglio di SERGIO PEREZ (VOTO 4), che si stava ben comportando ma è stato il primo a uscire fuori pista. Nel finale si difende con i denti da Bottas che per seguirlo sbaglia pesantemente e va a muro. Il podio poteva sfuggire comunque, ma la quarta piazza è tanta roba per il giovane della Racing Point. VOTO 8

CARLOS SAINZ Prima dell'inizio del caos era 12°, e un lungo al giro 20 laddove quasi tutti hanno sbagliato lo aveva fatto scivolare in 14° dietro al compagno LANDO NORRIS (VOTO 6) che però si ritira di lì a breve per un problema dopo il pit-stop indipendente dalla sua volontà. Carlos mantiene le intermedie e poi segue l'onda delle strategie ritrovandosi anch'esso, nel finale, nelle zone alte della classifica. Non può nulla nel finale per difendersi da Vettel, ma il quinto posto è molto buono, soprattutto considerando che questa pista si è rivelata molto ostica per la McLaren nel corso di tutto il weekend. VOTO 7

ALEX ALBON Strategia diversa dal compagno, tanto che nelle zone di testa ci si ritrova a metà gara, in quarta posizione. Tiene dietro Hamilton per un paio di giri con più grinta che può, poi è costretto a lasciarlo passare. In seguito alle ultime Safety Car si ritrova sulla giusta mescola, ma troppo usurata, e non può fare meglio che chiudere sesto, comunque un'ottima posizione per lui! VOTO 7

KIMI RAIKKONEN Una gara che poteva essere molto più "Super" - almeno quanto la sua partenza sul bagnato che gli aveva regalato la terza piazza iniziale superando le due Red Bull - ma che a causa di piccoli errori strategici non lo è stato. Il primo arriva quando monta le intermedie in ritardo di un giro, precipitando fino all'11° posizione, poi recupera su chi non si è fermato tornando sesto, una posizione attorno alla quale balla per tutta la gara, finendo poi settimo nel finale, dopo esser scivolato anche in nona piazza dopo un lungo. Ottima gara anche per Antonio Giovinazzi (VOTO 6,5), tra i pochissimi a non sbagliare in queste condizioni, nonostante con lui le strategie abbiano funzionato, se possibile, anche meno che sul compagno. Da qui il mezzo punto in più, nonostante un ritmo lievemente più lento del finnico, che avrebbe preso almeno 7 (probabilmente di più) se non fosse stato per l'errore nel finale. A quattro ore dalla bandiera a scacchi arriva però la doccia fredda della penalizzazione di 30 secondi per un settaggio irregolare della frizione, che non cancella la buona prestazione ma che fa retrocedere piloti e team in classifica VOTO 6

NICO HULKENBERG L'ennesima occasione sciupata nella lunga carriera di questo sfortunato pilota tedesco e nel weekend in cui stava annichilendo il compagno DANIEL RICCIARDO (VOTO 4,5, in difficoltà dal venerdì, in gara il divario con il compagno è stato evidente, ci si è aggiunta la rottura al motore a sigillare un weekend da dimenticare). Dopo una bella partenza (sul bagnato è tra i migliori in griglia) prova a battagliare con Leclerc e copia la sua strategia tornando in pista in quinta piazza davanti a Raikkonen. Dopo la seconda girandola di pitstop si ritrova addirittura in seconda posizione, approfittando del ritiro di Leclerc e dell'errore di Hamilton. Il suo compito ora è difendersi dagli arrembanti Bottas e Hamilton che nei giri successivi al rientro della SC lo tampinano, ma non può nulla contro la potenza del motore Mercedes e viene sfilato da Bottas. Poco male, se non fosse che subito dopo un errore identico a quelli appena commessi da Leclerc e Hamilton lo costrungee al ritiro, poteva arrivare il primo podio in carriera, arriva l'ennesima domenica amara. VOTO 5.

KEVIN MAGNUSSEN E ROMAIN GROSJEAN Il danese è forse quello che si vede di più tra i due, lotta nelle prime posizioni subito dopo la safety car, ma una volta costretto a cambiare precipita a fondo schieramento. Prova l'azzardo di montare gomme slick al 23° giro, il primo tra tutti, ma non paga. Poi la gara evolve in maniera imprevedibile ed è un terno a lotto azzeccare la giusta strategia. Fatto sta che i due piloti alla corte di Steiner si trovano nuovamente a lottare per la posizione, il che evidenzia ancora una volta le prestazioni simili che sono in grado di offrire. E come va a finire? Con l'ennesima sportellata che poteva costare cara... così non è stato e nel finale sono arrivate la 9° piazza Romain e la 10° per Kevin, tramutate poi in 7° e 8° solo grazie alla penalità inflitta alla Alfa Romeo. Diamo lo stesso voto a entrambi, e ci ripromettiamo di giudicarli in gare più lineari. VOTO 6

ROBERT KUBICA E GEORGE RUSSELL Sono pur sempre ultimo e penutlimo i due piloti della Williams, ma con la solita monoposto fanalino di coda possono sfruttare le tante safety car solo per non farsi doppiare, almeno stavolta. Mezzo punto in più a Robert che ha avuto la meglio sul giovane e arrembante compagno, ma siamo ancora lontani dal poterli giudicare con maggiore oggettività, per farlo servirebbe una monoposto all'altezza. A distanza di quattro ore dalla bandiera a scacchi arriva anche la piccola gioia dell'avanzamento in 10° e 11° posizione dei due piloti a causa della penalità scontata della coppia dell'Alfa Romeo, ma il giudizio non cambia nella sostanza VOTO 6 e 5,5


Pubblicato da Simone Valtieri, 28/07/2019
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