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Oggi Ferrari e FIA si incontreranno per discutere della penalità di Vettel, intanto si allarga il fronte dei piloti schierato con Seb
TUTTI CON SEB In questi ultimi giorni sono stati tantissimi gli attestati di solidarietà raccolti da Sebastian Vettel dopo la penalizzazione ricevuta al Gran Premio del Canada e la conseguente vittoria persa e istanza di revisione che questo pomeriggio sarà discussa da Ferrari e commissari FIA. Se a dover decidere fossero i piloti, una cosa è certa: Sebastian riotterrebbe la sua vittoria in un batter d'occhio: abbiamo raccolto i pareri di molti piloti del circus nel corso della giornata di ieri al Paul Ricard, a cominciare da quelli presenti in conferenza stampa (i primi cinque di seguito). Tutti d'accordo tranne pochi, non considerando ovviamente Lewis Hamilton, beneficiario della penalizzazione di Seb.
HULKENBERG (RENAULT) "C’è stata una penalità? Non l’avevo notato leggendo i giornali! La mia opinione è che si tratta di gare, ed è difficile controllare la macchina dopo che vai sull’erba e decidere come rientrare in pista, semplicemente perché non c’è piena aderenza in quelle condizioni. Per me è stato un incidente di gara, almeno così mi è sembrato. Per quanto riguarda le regole ci sono giudizi diversi a ogni gara, con steward diversi, quindi non vedo necessariamente un motivo per cambiare le cose in questo momento." PRO VETTEL
ROMAIN GROSJEAN (HAAS) "Tutto quello che facciamo in pista ha una linea di regolamento ed è molto difficile deviare da quella linea. Credo però che, per quanto riguarda le penalità, ci siano troppe linee. Ci sono penalità che possono essere diverse per lo stesso incidente, o incidenti molto diversi a cui possono essere assegnate le stesse penalità. Ad esempio, quando io ho attraversato la striscia della pit-lane ho avuto un punto di penalità sulla patente, mentre a Verstappen hanno dato cinque secondi di penalità in gara. È difficile per gli steward prendere una decisione perché ci sono delle regole scritte che però non sai mai come interpretare in gara. Tornando alla penalità a Vettel: è difficile sapere se avrebbe potuto controllare la macchina meglio e lasciare lo spazio a Hamilton. Non lo sappiamo, possiamo solo vedere la telemetria ma solo Seb sa se poteva controllare meglio sull’erba. Non sono io che devo decidere, posso solo dire che solo lui sa se poteva lasciare più spazio o no." NEUTRO
PIERRE GASLY (RED BULL) "Sono d’accordo con quanto detto, credo che sia difficile tagliare il traguardo per primo in pista e poi sentirsi dire che sei arrivato secondo. Credo che dipenda da quale prospettiva si esamini la situazione. Se la guardiamo dal punto di vista di Seb è molto dura da accettare, da quello di Lewis invece magari lui potrebbe dire che avrebbe vinto la gara senza quell’incidente. Se guardiamo bene, sono cose che possono succedere quando si spinge una macchina al limite, è stato fin troppo severo togliere la vittoria a Seb." PRO VETTEL
CARLOS SAINZ (MCLAREN) "Credo che come tutti gli altri fan di F1 sono stato molto deluso dalla penalità, perché come pilota avrei fatto esattamente la stessa cosa che ha fatto Seb, ovvero rientrare in pista e mantenere la prima posizione indipendentemente dalla posizione dell’altra macchina. Era potenzialmente pericoloso sì, ma cosa non è pericoloso in F1? C’è sempre un elemento di rischio, sei sempre vicino ai muri ma non credo che per Lewis ci fosse veramente la minaccia di fare un incidente, quindi non credo che fosse il caso di infliggere una penalità. La regola però è scritta e gli steward devono applicarla, non capisco tutte le critiche che sono state fate agli steward perché ci sono delle regole e loro le applicano. Non è colpa degli steward, non è colpa di Seb né di Lewis ma è una regola che non dovrebbe essere tale, è troppo drastica, è troppo “o bianco o nero” e non interpreta bene lo spirito delle corse che stanno nella lotta dura e nel divertimento." PRO VETTEL
ANTONIO GIOVINAZZI (ALFA ROMEO) "Non è bello perdere una gara in quel modo, ma ci sono delle regole. La cosa importante è che la regola sia costante e applicata per ogni pilota e in ogni gara. Questo è l’aspetto principale." NEUTRO
MAX VERSTAPPEN (RED BULL) "In generale, se si deve dare una penalità, penso sia meglio non darla in gara. Distrugge completamente l'esaltazione del vedere Lewis che prova a riprendere Seb e battaglia con lui per la vittoria. Quando(Seb)è rientrato in pista non ha fatto nulla di male, non ha bloccato apposta Lewis perciò penso che la penalità sia stata sbagliata. Se inizi a dare penalità come questa allora perché non mettere un muro all'ingresso di curva 3 (il punto dove Vettel è passato sull'erba)? Così se uno fa un errore la prossima volta va direttamente sul muro." PRO VETTEL
KIMI RAIKKONEN (ALFA ROMEO) "Ho visto solo un piccolo filmato di quanto accaduto e non conosco la storia che c'è dietro. Ma da quello che ho visto(Seb) è uscito ed è ritornato in pista: è tutto. Non penso ci sia molto di sbagliato da qualsiasi parte la si veda. Qualcuno prende decisioni, c'è chi è contrario e chi no. Può accadere con facilità che si esca sull'erba e si rientri con assolutamente zero controllo." PRO VETTEL
DANIIL KVYAT (TORO ROSSO) "Penso sia una questione di coerenza. Ogni caso dovrebbe essere trattato allo stesso modo, ma a prima vista non penso ci fosse nulla da punire. Se guardi un po' più a fondo forse riesci a trovare qualche cavillo, ma credo che in passato siano stati analizzati episodi analoghi e non c'è stata alcuna penalità." PRO VETTEL
LANDO NORRIS (MCLAREN) "(Seb) non ha causato un incidente, anzi, ha perso un sacco di tempo a causa di quell'errore, e questo è qanto. Non avrebbe dovuto prendere una penalità." PRO VETTEL
CHARLES LECLERC (FERRARI) "Mi sembra piuttosto chiaro che Seb abbia solamente cercato di riprendere il controllo della monoposto finita sull'erba, poi ha semplicemente cercato di riprendere l'auto cercando grip, non avrebbe potuto fare altro di diverso, non penso sia una penalità giustificata. La frustrazione a fine gara? Credo che ogni pilota che termini una corsa sapendo di aver perso la vittoria per una penalità, sia frustrato. Quindi lo capisco eccome". PRO VETTEL