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Le pagelle della ventunesima gara dell'anno: il Gran Premio del Brasile.
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MAX VERSTAPPEN - VOTO 10 - Da 17° a 1° in un weekend in cui aveva tutto da perdere con il rivale Norris in pole position. Porta tutti a scuola dimostrando di essere - per distacco - il numero 1 e non soltanto per la cifra disegnata sul musetto della sua Red Bull: quando la pista è in condizioni insidiose, lui fa sempre la differenza. Vero che è favorito dalla bandiera rossa, ma quel vantaggio è (anche) frutto del rischio di restare fuori con gomme ormai rovinate nonostante il nubifragio. Un gigante.
ESTEBAN OCON - VOTO 9.5 - Era da settimane disperso nelle retrovie e sembrava ormai più pensare al futuro in Haas che non al presente sulla deludente Alpine. Qualche aggiornamento tecnico vincente e soprattutto un bell'acquazzone gli hanno ricordato che, quando c'è da portare a casa un risultato in mezzo al caos, lui c'è (quasi) sempre. Peccato per l'ultima Safety Car: aveva un discreto vantaggio e Max avrebbe dovuto sudare per riprenderlo e superarlo. Mezzo voto in meno per l'indecisione in ripartenza con cui ha di fatto ceduto il comando a Verstappen.
WOWOWOW P2 AND A DOUBLE-PODIUM IN BRAASILLLLLL 🇧🇷🇧🇷🇧🇷 LETS GOOOOOO!!! @AlpineF1Teampic.twitter.com/S4kDIhTEAy
— Esteban Ocon (@OconEsteban) November 3, 2024
PIERRE GASLY - VOTO 9 - Completa il weekend storico dell'Alpine con un terzo posto che vale il sorpasso persino sulla Haas in classifica Costruttori. Per lui vale quanto già detto di Ocon, con la (scusabile) aggravante di essere stato sempre dietro al non amato compagno di squadra e di non aver mai avuto il ritmo per battagliare con lui e Verstappen. Si consola comunque tenendo dietro Russell e festeggiando sul podio con un po' di champagne: ammetterà di aver avuto domeniche peggiori...
GEORGE RUSSELL - VOTO 8 - La partenza a razzo dalla seconda casella gli regala una prima parte di GP da leader autorevole, senza mai correre davvero il rischio di perdere la posizione per mano di Norris. Poi si dispera, giustamente, per la bandiera rossa arrivata solo qualche minuto dopo la sua sosta ai box, che di fatto lo estromette dalla lotta per la vittoria. Con un po' di coraggio in più - lo stesso che ha premiato le scelte di Verstappen e dei due piloti Alpine - sarebbe finita diversamente.
CHARLES LECLERC - VOTO 6 - Dopo l'ubriacatura collettiva di Austin e Città del Messico la Ferrari torna quarta forza in pista e lui, di fatto, sparisce dai radar sia in qualifica sia in gara. Sempre sulla difensiva, a prescindere che ci fosse pista asciutta o allagata, lo si vede di fatto solo in quel bel sorpasso a Russell dopo l'ultima Safety Car. Manovra peraltro vanificata poco dopo con l'escursione fuori pista in curva-4. Tutto sommato è però positivo il fatto di aver tenuto dietro le due McLaren e in vita la Rossa lotta per il titolo Costruttori nel giorno nerissimo del compagno Sainz.
LANDO NORRIS - VOTO 4 - Perde per l'ennesima volta la leadership al via, poi attende alle spalle di Russell senza mai attaccare mentre il rivale Verstappen rimonta furioso dal fondo della griglia. La fortuna non è dalla sua parte viste le condizioni meteo non favorevoli e visto il momento in cui è esposta la bandiera rossa. Lui, però, ci mette del suo per meritarsi di arrivare dietro persino alla deludente Ferrari di Leclerc. Guida la migliore macchina e non si vede, per non parlare del grave errore nella procedura di partenza che lo ha esposto anche al giudizio dei commissari. Giusto che il sogno Mondiale sia praticamente finito qui.
Rewind to the restart ⏪
— Formula 1 (@F1) November 3, 2024
Norris slithers off as Verstappen powers ahead - what a turnaround 😵#F1#BrazilGPpic.twitter.com/Y5KsT5MarR
YUKI TSUNODA - VOTO 8 - È comprensibilmente arrabbiatissimo quando la gara viene fermata perché la pista è impraticabile: aveva appena montato le gomme da bagnato estremo e stava recuperando secondi su secondi su chi gli stava davanti. Un azzardo che non ha pagato - in fondo, tutti sanno che la F1 viene ormai sempre più spesso fermata quando la pista è bagnata al punto da dover montare le Full Wet - ma che non gli ha impedito di chiudere comunque settimo, davanti alla McLaren di Piastri. Reazione d'orgoglio dopo essere stato un po' messo in ombra dall'arrivo di Lawson.
OSCAR PIASTRI - VOTO 5 - Si sacrifica per la squadra e in due occasioni, sia in gara sprint sia durante il GP, cede il posto al compagno di squadra. È però molto molle nella difesa su Verstappen, che lo beffa con una staccata molto ritardata in fondo al rettilineo dei box. Poi non lo si vede quasi più inquadrato, se non quando manda in testacoda Lawson (manovra che gli costa la penalità di 10 secondi) e quando commette qualche sbavatura che lo allontana dalla lotta con Leclerc e Norris, esponendolo agli attacchi di Tsunoda. Ha un potenziale enorme, ma deve smetterla di andare a corrente alternata...
LEWIS HAMILTON - VOTO 4 - Una volta queste erano le condizioni in cui si esaltava. Oggi si è fatto sbeffeggiare dai giovani arrembanti con neanche un decimo della sua esperienza. Finisce sull'erba, si lamenta per la macchina inguidabile ma intanto il compagno di squadra Russell centra la prima fila in qualifica e corre la prima parte di GP da leader della corsa. Possibile che qualcosa non funzionasse al meglio sulla sua Mercedes, ma l'impressione è che il suo unico vero interesse del weekend fosse guidare la McLaren di Senna davanti al pubblico brasiliano.
CARLOS SAINZ - VOTO 3 - Il weekend peggiore in carriera a neanche una settimana dal migliore: vola contro il muro in qualifica, vola contro il muro in gara, in entrambi i casi con errori evitabili in un momento in cui le condizioni dell'asfalto sembravano più permissive. E ok che la Ferrari in versione brasiliana non è mai sembrata all'altezza della lotta per il titolo Costruttori, ma non avvicina mai le pur non esaltanti prestazioni del compagno Leclerc. Alla luce dei risultati super deludenti dei due rivali di casa McLaren sarebbe bastato poco per consentire al Cavallino di rosicchiare ancora qualcosa in classifica e arrivare al trittico finale con qualche carta in più da giocare...
Sainz tries to get going but to no avail - he's out ❌#F1#BrazilGPpic.twitter.com/rIDSxSyxc8
— Formula 1 (@F1) November 3, 2024
I voti degli altri
LIAM LAWSON - VOTO 8 - Alla fine forse non sarà il prescelto della Red Bull per affiancare Max Verstappen nel 2025, ma certo è che le carte se le sta giocando benissimo. Ancora una volta batte Perez nel duello diretto in pista e porta a casa due punti nonostante il testacoda causato da Piastri.
LAP 55/69
— Formula 1 (@F1) November 3, 2024
Lawson and Perez lock horns again, banging wheels into Turn 2 😵
The Kiwi wins this battle and keeps hold of P9#F1#BrazilGPpic.twitter.com/wmBbJ2Lj85
SERGIO PEREZ - VOTO 4 - Perde di nuovo il duello con Liam Lawson in quella che sembra una lenta processione che porterà al suo licenziamento a fine anno.
OLIVER BEARMAN - VOTO 5.5 - È veloce, ma quanti errori. Giustificato dal fatto di essere solo al terzo GP in F1.
VALTTERI BOTTAS - VOTO 6 - Mai inquadrato dalle telecamere, alla fine il suo lo fa (quasi) sempre con lo scarsissimo materiale a disposizione.
FERNANDO ALONSO - VOTO 4 - Non è mai stato un mago della pioggia, ma le condizioni difficili gli davano l'occasione per raccogliere qualche punto in una fase di stagione terribile per il team. Purtroppo, anche lui si fa travolgere dalla mediocrità in cui è sprofondata l'Aston Martin collezionando incidenti, testacoda ed errori.
GUANYOU ZHOU - VOTO 5 - Non è colpa sua se guida una macchina mai in grado di lottare con le altre di fondo classifica, ma lui non tocca mai palla neanche nel confronto con Bottas ed è sempre irrimediabilmente ultimo dei piloti al traguardo.
FRANCO COLAPINTO - VOTO 3 - A muro in qualifica, a muro in gara e per giunta in regime di Safety Car mentre cercava di rimontare sul gruppone. Occhio Franco, che passare da ''Hero to Zero'' è un attimo in questa F1.
It's been a long day for the Williams' mechanics 😖#F1#BrazilGPpic.twitter.com/tH7EtAaJcS
— Formula 1 (@F1) November 3, 2024
NICO HULKENBERG - VOTO 4 - Soffre il confronto con l'arrembante Bearman e, dopo il ritiro nella Sprint e l'esclusione in Q1, chiude un weekend da dimenticare con la squalifica in gara.
ALEXANDER ALBON - VOTO 3 - Finisce a muro in qualifica proprio sul più bello, quando era secondo e sognava di regalarsi un weekend da eroe. Non riesce a prendere il via del GP per i troppi danni alla sua Williams.
LANCE STROLL - VOTO 2 - Non solo va a muro nel giro di formazione, ma poi non individua neppure la strada migliore per rientrare in pista e resta insabbiato. Errore da dilettante.