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F1 GP Baku: anche Kvyat studia il circuito al simulatore. Le curve 13,14 e 15 richiederanno grande attenzione da parte dei piloti
F1 FUTURISTICA Questo weekend si scriverà la storia della Formula Uno. L'Azerbaigian ospiterà per la prima volta un Gran Premio, che prenderà la denominazione di Gran Premio d'Europa. La nuova pista, che si snoda nella città di Baku, promette di essere il tracciato cittadino più veloce che il motorsport abbia mai visto.
RIVINCITA Quale miglior occasione del nuovo circuito di Baku per Daniil Kvyat, per far rimpiangere a Helmut Marko e a Chris Horner la loro scelta di silurarlo alla Red Bull, per far spazio al giovane Max Verstappen?.
A PRIMA VISTA In attesa delle prove del venerdì, Daniil Kvyat ha potuto studiare la pista al simulatore e conoscere, così, il suo layout particolare prima di rilasciare alcune dichiarazioni. "La prima cosa che si nota è il lunghissimo rettilineo. Anche la prima parte del circuito è davvero particolare, composto, com'è, da quattro angoli di 90 gradi. Dopo diventa molto più veloce, soprattutto quando si passa attraverso il centro storico, con sezioni molto strette. Sarà necessario essere molto precisi in quei punti".
STREET CIRCUIT Dunque un tracciato cittadino molto diverso da quelli già esistenti nel calendario 2016. A incuriosire i piloti sono soprattutto "le curve 13,14 e 15. Quest'ultima necessita di una staccata molto importante" ha sottolineato il pilota della Toro Rosso. "Dovremo prestare attenzione anche alla curva 16, anch'essa di 90 gradi. Dal simulatore, Baku è una pista cittadina diversa e divertente che mi ricorda un po' Valencia".
VALUTAZIONI A destare qualche preoccupazione è pure la curva 8, che costeggia un muro medievale, e la cui larghezza non consente il passaggio di due vetture contemporaneamente. La vicinanza delle pareti, abbinato alle velocità elevate che si raggiungono in quel punto, sono il terreno fertile per incidenti di gara. Staremo a vedere.
SOTTO SFORZO Il circuito disegnato da Hermann Tilke proporrà un layout davvero unico. Ma i 6.003 chilometri del Baku City Circuit metteranno a dura prova, non soltanto i piloti, ma anche i componenti tecnici delle vetture. Rispetto al Canada, l'impianto frenante non sarà troppo sollecitato ma, a causa del manto stradale riasfaltato, il grip sarà scarso, soprattutto, nelle prime giornate di libere. Il consumo carburante sarà elevato come a Montréal, nell'ordine dei 2.1 kg per giro.