Emerge un particolare scottante sulla gara di domenica scorsa in Bahrain. A Leclerc era stato detto di non superare Vettel
ATTRITO Primi segnali di attrito nella convivenza tra Sebastian Vettel, quattro volte campione del mondo, e Charles Leclerc, giovane rampante della Scuderia Ferrari, potrebbero maturare dopo quanto andato in scena in Bahrain. A dirlo sono i fatti emersi al termine della gara di Sakhir, quando si è appreso che il pilota monegasco ha totalmente ignorato l'ordine di scuderia ricevuto dal muretto della Ferrari e superato il compagno pochi secondi dopo.
I FATTI Dopo una partenza difficile, Leclerc è riuscito a riguadagnare subito la seconda piazza e in pochi giri ad arrivare negli scarichi del compagno. Sul rettilineo all'inizio del quinto passaggio, Charles ha comunicato via team radio al suo ingegnere di pista: "I'm quicker, guys", ovvero "Sono più veloce, ragazzi". Dopo qualche secondo di silenzio gli è stato detto: "Stay there for two laps", ripetuto due volte. Ovvero: "Resta lì per due giri", un chiaro ordine di mantenere la posizione. Passano appena altri 55 secondi, e mentre il suo ingegnere comunicava a Leclerc altre informazioni, il monegasco stava sverniciando Vettel all'esterno.
LE PAROLE In conferenza stampa a Leclerc è stato chiesto del sorpasso, e lui ha risposto: "È sempre una situazione rischiosa quando combatti con il tuo compagno di team, perché il rischio è molto alto e ci avevano avvisato prima della gara. "Okay, potete sempre attaccare gli altri piloti, ma con il vostro compagno, vi prego state attenti" - il che è normale. Perciò è sempre ovvio che c'è qualcosa di più in gioco. Ma, sì, ho avuto l'opportunità di farlo alla fine del quinto giro e non ho esistato, mi sono buttato. Ero contento di esserci riuscito al primo tentativo, specialmente dopo la brutta partenza, perciò sì... sono lieto di come sia andata a finire."
TEAM ORDER Mattia Binotto, all'inizio della stagione, aveva detto che i piloti erano liberi di combattere, ma a seconda della situazione, soprattutto in quelle "ambigue", Sebastian Vettel avrebbe avuto un trattamento di favore, derivato dal suo status di quattro volte campione del mondo. Questo trattamento c'è in effetti stato in Australia, quando Vettel, messo su una strategia sfavorevole dal muretto, nelle battute finali poteva essere facilmente superato da Leclerc. Dal muretto gli hanno detto di mantenere le posizioni, e il monegasco ha obbedito.
DIFFERENZE In Bahrain la situazione era però diversa. Mentre due settimane prima la Ferrari stava lottando con i suoi problemi, e si trovava in quarta e quinta posizione, a Sakhir era la macchina più veloce, e Charles veniva da una convincente pole position: i due erano primo e secondo. Dal muretto hanno dato l'ordine a Leclerc di restare due giri dietro a Vettel per trovare la migliore soluzione. C'era bisogno di un po' di tempo, anche solo per decidere come far digerire la pillola a Seb. Non c'è stato bisogno, perché Charles ha sorpreso tutti, in primis il compagno di team con una manovra, oggettivamente, bellissima.
CONCLUSIONE I fatti gli hanno dato ragione, ma è stato giusto il suo comportamento? Contravvenire a un ordine di scuderia non è mai l'idea più saggia per un pilota, se le cose vanno male si accetta la piena responsabilità di quel che può accadere assieme a tutte le conseguenze. Per cui in linea di principio Leclerc ha fatto male ad agire così, però... c'è un però bello grande. Sono gesti come questo a far innamorare la gente e il primo comandamento nel mondo della Formula 1 è sempre stato "batti il tuo compagno di squadra, o non sarai mai un campione." Leclerc lo sa bene e ha agito di conseguenza, come hanno fatto in passato molti dei più grandi, da Senna in giù. Certo, la strada verso l'Olimpo è ancora tremendamente lunga, ma domenica scorsa Charles l'ha imboccata a oltre 300kmh.