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Analizziamo alla moviola le decisioni del collegio dei commissari presenti in Bahrain per il secondo Gp della stagione F1 2019
SCINTILLE NOTTURNE Non sono certo mancate le emozioni nel Gran Premio del Bahrain, conclusosi con la doppietta Mercedes a margine di un weekend praticamente dominato in lungo e in largo dalla Ferrari. Non è mancato neppure il lavoro nella “stanza dei bottoni”, con il collegio degli steward capitanato da Emanuele Pirro che ha scelto di adottare una linea piuttosto permissiva che ci sentiamo di condividere. Ecco la nostra Var con gli episodi da moviola più interessanti del fine settimana di Sakhir.
GIOVINAZZI VOLA Siamo nei minuti finali delle prove libere 1 quando Antonio Giovinazzi e Nico Hulkenberg finiscono a contatto in curva-7. Il pilota Renault procede lentamente, fa correttamente passare Kimi Raikkonen ma non si accorge della presenza alle sue spalle anche del giovane rookie italiano. Antonio non è nel suo giro lanciato, però decide comunque di sorpassare il tedesco. Risultato? Contatto ruota contro ruota con Giovinazzi che quasi decolla fuori pista. Considerando che l’incidente è stato palesemente causato da un fraintendimento tra i due piloti, la Direzione gara ha giustamente lasciato correre senza penalità.
— Car and Driver - F1 (@cardriverthef1) 29 marzo 2019
POSTO DI BLOCCO Passiamo alle qualifiche e all’incomprensione in Q1 tra Romain Grosjean e Lando Norris. Il giovane debuttante inglese è nel suo giro veloce, ma in curva-14 trova la Haas del collega procedere molto lentamente. Si tratta di un caso di “impeding” da manuale, visto che Norris è stato costretto a una brusca frenata, buttando via il tentativo e anche il treno di gomme nuove. Giusta, quindi, la scelta della Direzione gara: tre posizioni di penalità in griglia per Grosjean e un punto sulla Superlicenza.
A lot of poo has come out #F1#BahrainGPpic.twitter.com/q7hHrfSfv3
— Mattzel89 (@Mattzel89) 30 marzo 2019
RISCHIO VETTEL Anche Sebastian Vettel ha rischiato di essere penalizzato in Q1. Il tedesco ha bloccato entrambe le ruote anteriori nella staccata verso curva-1, percorrendo poi molto lentamente il giro di rientro. Troppo lentamente, secondo i giudici di gara, che hanno poi convocato il ferrarista in Direzione per chiedergli conto di un rientro così lento. Seb ha comunque evitato la sanzione, spiegando di essere stato costretto a tenere quell’andatura per via delle eccessive vibrazioni causate dallo spiattellamento delle gomme.
#F1#BahrainGPpic.twitter.com/Rq76CtdK8h
VEDI ANCHE— Mattzel89 (@Mattzel89) 30 marzo 2019
CAOS AL VIA In partenza, tutto è filato liscio per quanto riguarda le prime posizioni. Nelle retrovie, però, Lance Stroll ha toccato sulla posteriore sinistra la monoposto di Romain Grosjean. Il contatto, che ha causato il cedimento dell’ala anteriore del canadese e la foratura della gomma del transalpino, non è stato neppure investigato dai commissari che evidentemente hanno subito pensato all’incidente come un mero episodio di gara. Decisione comprensibile, visto il solito imbuto che si forma in partenza all’uscita dal primo tornante.
Here is synced onboard video of the start of the #BahrainGP showing how Lance Stroll runs in to, and punctures the left rear tire of #HaasF1 driver Romain Grosjean - effectively eliminating them both from points contention. #HaasTeamPodcastpic.twitter.com/aHZ7lZRmoc
— Haas Team Podcast (@HaasTeamPodcast) 1 aprile 2019
SAINZ ALA Pochi giri dopo la partenza, Carlos Sainz si porta all’attacco della quinta posizione di Max Verstappen. Lo spagnolo tenta l’affondo all’esterno di curva-4, ma l’olandese di casa Red Bull resiste strenuamente all’interno: i due ex compagni finiscono per toccarsi e, mentre Max riesce a proseguire senza problemi, Carlos è costretto a procedere molto lentamente con l’ala anteriore danneggiata. Giusta anche in questo caso comunque la scelta degli steward di non intervenire giudicando il contatto come mero incidente di gara.
¡No, Sainz, con el morro tocado! https://t.co/hox3ih0etthttps://t.co/TiVIEqDodu#F1#DirectoSM#BahrainGP🇧🇭 pic.twitter.com/qpM6UAa3Hv
— SoyMotor.com (@SoyMotor) 31 marzo 2019
TESTACODA KVYAT Altro episodio in gara è l’incidente tra Antonio Giovinazzi e Daniil Kvyat. Il pilota Alfa Romeo Racing prova il sorpasso sul rivale russo, che però chiude la porta quando l’italiano ha già inserito l’anteriore all’interno di curva-11. Si tratta di una situazione limite: Kvyat era nettamente davanti, ma Giovinazzi aveva già preso la traiettoria interna sul cordolo. A voler essere fiscali, probabilmente si poteva attribuire maggiore responsabilità al pilota di Martina Franca, ma è evidente la scelta dei commissari di lasciar correre nell’ottica di non scoraggiare – come succedeva qualche anno fa – i duelli tra i piloti. L’importante, come al solito, è che venga mantenuto lo stesso metro di giudizio per tutta la stagione.
— Car and Driver - F1 (@cardriverthef1) 31 marzo 2019
SENZA VOLANTE L’ultimo episodio del weekend è direttamente legato al ritiro di Daniel Ricciardo, il quale ha parcheggiato la sua monoposto nella via di fuga di curva-1 portando con sé il volante. Comportamento di per sé illecito, visto che senza il volante diventa molto complicato per i marshal spostare la vettura. L’australiano ha comunque evitato la penalità spiegando che dai box gli era stato ordinato di uscire più rapidamente possibile dalla macchina e di non toccarla più a causa del rischio di dispersione elettrica.
LAP 55/57: Now it's agony in the Renault garage as both Ricciardo AND Hulkenberg suffer engine faults on the same lap #BahrainGP 🇧🇭 #F1pic.twitter.com/8GL7oToa9c
— Formula 1 (@F1) 31 marzo 2019