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MentreMax Verstappensi involava verso la sua nona vittoria consecutiva pressoché indisturbato, una piccola grande polemica ha scosso la lotta tra i team di centro classifica nelGP Arabia Sauditaa Jeddah. Agli osservatori più attenti non sarà infatti sfuggita l’impresa di Nico Hulkenberg, che è stato di fatto l’unico dei piloti che avevano tentato la strategia alternativa di non fermarsi ai box in regime di Safety Car a guadagnare posizioni a fine gara: mentre, sul finale, Lando Norris eLewis Hamiltonsi sono ritrovati a inseguire la Ferrari diOliver Bearmanin ottava e nona posizione, il tedesco della Haas ha invece preso il decimo posto dopo il cambio gomme riuscendo a portare a casa un punto preziosissimo per il piccolo team americano. Ma come ha fatto “Hulk”, pur con una strategia chiaramente sfavorevole che avrebbe potuto funzionare soltanto nel caso di un altro ingresso della Safety Car, a guadagnare così tante posizioni (era 13° prima dell’incidente di Stroll al giro 7)?
F1 GP Arabia Saudita 2024: il trenino di piloti dietro a Magnussen (Haas) | Foto: XPB
STRATEGIA FURBA Per avere una risposta è necessario guardare con attenzione il passo gara dell’altra Haas, quella guidata da Kevin Magnussen. L’esperto pilota danese si è infatti ritrovato a dover scontare due penalità da 10 secondi l’una dopo un contatto con la Williams di Alex Albon e dopo aver tratto vantaggio nell’andare fuori dalla pista. Con il risultato ormai gravemente compromesso, il 31enne si è quindi completamente messo al servizio della squadra che, furbescamente, gli ha chiesto di rallentare nei tratti misti in cui non rischiava di essere sorpassato dai rivali alle proprie spalle. In questo modo ha consentito al compagno Hulkenberg di guadagnare un margine tale da permettersi di effettuare un pit-stop restando davanti al trenino di piloti incolonnati dietro a Magnussen. Una tattica molto intelligente da parte del muretto Haas, che ha così capitalizzato l’unica possibilità di raccogliere punti in una gara che sembrava ormai compromessa. In tal senso, è inequivocabile la comunicazione che il danese ha ricevuto via radio dal proprio ingegnere di pista, Mark Slade: “Devi rallentare e tenere le altre macchine dietro di te. Nico è cinque secondi davanti e gliene servono 20 per il pit-stop”.
F1 GP Arabia Saudita 2024: Nico Hulkenberg (Haas) | Foto: XPB
FURIA RACING BULLS Ordini perfettamente eseguiti da Magnussen, che ha iniziato a girare sul piede dell’1:35 medio-alto, con punte anche sull’1:36, mentre il compagno di squadra guadagnava in media oltre un secondo al giro pur con gomme molto più usurate. Palese anche l’accelerazione dopo la sosta con cui Hulkenberg si è ritrovato al decimo posto: il danese ha infatti improvvisamente iniziato a girare sul piede dell’1:33 medio, segnando poi il proprio giro più veloce in 1:32.338 al 47° passaggio. Segno inequivocabile di quanto la Haas numero 20 avesse ancora molto margine per spingere. Una situazione che non è andata giù soprattutto ai vertici dellaRacing Bulls, visto che Yuki Tsunoda è stato uno dei piloti rimasti bloccati alle spalle di Magnussen. “Girava fino a due secondi più lento del normale – ha denunciato dopo la gara il direttore sportivo Alan Permane – per consentire a Hulkenberg di costruirsi un vantaggio per la sosta. Ai miei occhi questa mi sembra la perfetta definizione di un comportamento antisportivo. Sono sicuro che ne discuteremo con la Fia in vista delle prossime gare”.