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Vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi come la scelta delle gomme da montare nel secondo pit-stop effettuato nelGP Canadaha causato qualche discussione all’interno del box Ferrari. E che lo stesso Carlos Sainz, nellaconferenza stampa post-gara, ha ipotizzato che, forse, con le Pirelli Soft, avrebbe avuto maggiori chance per attaccare Verstappen e provare a portare a casa la sua prima vittoria in carriera in F1. Nel consueto debriefing tattico di fine weekend, la Ferrari ha però spiegato, per bocca del responsabile delle strategie, Inaki Rueda, le ragioni che hanno portato i tattici di Maranello a scegliere le Hard per gli ultimi giri dell’appuntamento di Montreal.
F1 GP Canada 2022, Montreal: Carlos Sainz (Scuderia Ferrari)
UNA SOSTA CONTRO DUE La prima considerazione di Rueda è stata relativa alla scelta di andare su una tattica originariamente a un solo stop, contro le due scelte dalla Red Bull: “Sainz è partito dalla terza casella in griglia, ma sapevamo che l’obiettivo era quello di lottare con Verstappen per la vittoria. Avevamo gomme Medium, una mescola che pensavamo fosse abbastanza resistente per arrivare intorno al giro 20 o 25. Eravamo convinti di avere un passo sufficiente per prendere ogni tipo di decisione strategica e comunque finire davanti al resto del gruppo, quindi abbiamo scelto di fare l’opposto di quanto ha fatto Verstappen quando, al giro 7, c’è stata la Virtual Safety Car. Nella nostra idea, Carlos era a quel punto su una gara a una sola sosta, mentre Max era su due stop. Al giro 19 c’è stata la seconda VSC, non ideale per una tattica a un pit-stop, ma comunque piuttosto vicina al nostro obiettivo, per cui abbiamo scelto di cogliere quest’opportunità. Abbiamo però potuto sfruttare soltanto tre quarti del vantaggio della sosta in Virtual perché la gara è ricominciata proprio durante la sosta. Ma meglio di niente…”.
F1 GP Canada 2022, Montreal: la lotta negli ultimi giri tra Verstappen (Red Bull) e Sainz (Ferrari)
LE HARD MONTATE SUL FINALE Ma il vero interrogativo del dopogara è stato quello sulla scelta delle mescole per il finale. Rueda ha comunque difeso la scelta di andare con le Hard e non le Soft: “Al giro 49 è stata chiamata in pista la Safety Car e abbiamo avuto anche un po’ di fortuna perché è arrivata solo tre secondi prima che Sainz passasse dall’ingresso pit-lane. Abbiamo, dunque, dovuto prendere una decisione rapida anche se, a quel punto, la scelta non era se entrare o meno, ma quali mescole montare. Avremmo potuto mettere un nuovo treno di Hard o di Soft. Le morbide sarebbero state ottime per i primi giri, ma poi avrebbero sofferto sul finale e, visto che alla ripartenza non ci sarebbe stato il Drs per i primi due giri, abbiamo pensato che sarebbe stata la gomma dura la scelta migliore per attaccare Verstappen. Sfortunatamente, Carlos non è riuscito a sorpassarlo e abbiamo chiuso al secondo posto, ma ha comunque dimostrato alla fine della gara di avere la macchina più veloce in pista”.