La F1 Commissionsi è riunita lo scorso weekend a Spae ha approvato, almeno in linea teorica, la possibilità che la Renault lavori alle performance della power unit montata sull'Alpineper colmare il gap – stimato intorno ai 30 cavalli – dai rivali Ferrari, Mercedes e Honda. La commissione che discute e decide le regole del futuro della Formula 1 non ha però stabilito quali saranno gli interventi che la casa francese potrà mettere in atto per ridurre il divario in termini di potenza, ma ha dato mandato a un altro organismo (il cosiddetto Power Unit Advisory Commitee) di stilare una serie di possibili azioni per aiutare la Losanga. Il tema è però controverso, tanto che Toto Wolff e Frederic Vasseur hanno storto il naso dinanzi alla possibilità che la Renault lavori al miglioramento del proprio motore in un momento in cui le power unit sono congelate dal regolamento fino a tutto il 2025.
F1 GP Spagna 2023, Barcellona: Luca De Meo, amministratore delegato del gruppo Renault, in griglia di partenza con maglia Alpine
PARLA VASSEUR – Nella consueta conferenza stampa di fine GP, proprio il team principal della Ferrari ha espresso dubbi in merito all’aiuto da fornire al motorista francese: “Quando abbiamo deciso di fermare lo sviluppo delle power unit, eravamo tutti d’accordo sul fatto che i motori che sarebbero stati molto più indietro degli altri avrebbero ricevuto un supporto in circostanze eccezionali. Però non sono sicuro che la Renault rientri in queste circostanze. Il principio è un po’ lo stesso dell’utilizzo della galleria del vento. Lì, i team che si trovano indietro hanno la possibilità di lavorare per più ore, ma non ottengono il diritto a costruire una macchina più leggera. C’è un aiuto nello sviluppo ma non si dispensano chiari vantaggi, altrimenti sarebbe una sorta di Balance of Performance che toglierebbe spazio alla competizione”.
F1 GP Gran Bretagna 2023, Silverstone: Toto Wolff (Mercedes AMG F1) e Frederic Vasseur (Scuderia Ferrari) in conferenza stampa
IL PARERE DI WOLFF – Dello stesso avviso anche Toto Wolff, che ai microfoni di Sport1 aveva parlato della questione Renault in termini persino più negativi: “L’intrattenimento segue lo sport, e la ragione per cui lo sport è credibile è che devi lavorare duramente per avere successo. Nel momento in cui ci sarà una comune consapevolezza del motivo per cui mancano le prestazioni, allora potremo discutere meglio di quante ore ai banchi prova e quali altri jolly concedere. È comunque qualcosa di cui dobbiamo parlare, perché intervenire in altre aree come il flusso di carburante o introdurre una sorta di Balance of Performance sarebbe un disastro, una dichiarazione di fallimento per la Formula 1. Ipotesi del genere non dovrebbero neppure essere sul tavolo…”.