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Leclerc, nonostante la vittoria sfumata, ha dimostrato di essere un campione, elogiando il team e la sua Ferrari
CAMPIONE Si fa spesso presto ad attribuire le stimmati del predestinato a un pilota, salvo poi prendere grossi granchi. Ma ci sono quei ragazzi che, sotto pressione, fanno vedere di meritare appieno tutti gli aggettivi attribuitogli nel corso della loro carriera giovanile e, magari, dei primi anni in Formula 1. Oggi Charles Leclerc ha dimostrato di essere un campione, anche se la vittoria non è arrivata solo per una gigantesca beffa del destino.
GUAI FERRARI Fino a stamattina il monegasco vantava come migliore risultato di sempre in Formula 1 un quinto posto, ottenuto la scorsa gara in Australia. Sarebbe dovuto essere sul primo gradino del podio ma i guai occorsi al motore della sua Ferrari a 11 giri dal termine, che lo hanno fatto girare con una monoposto a livello di una Formula 2 per gli ultimi giri, gli hanno tolto questa immensa e meritata gioia. Sul finale di gara era destinato a perdere la posizione su Verstappen quando, una bandiera gialla, gli ha consegnato almeno il primo podio in carriera. Magra consolazione.
BATTUTO VETTEL La sua gara era stata imperiale. Dopo aver cannato la partenza ed essere stato passato anche da Bottas, Leclerc si era ripreso la posizione sul finlandese ed era poi andato a caccia del suo compagno Vettel, battendolo con un sorpasso magistrale all'esterno, di prepotenza e giustezza. Da lì in poi Charles è scappato via, e la sua vittoria non era mai sembrata in pericolo; nessuno poteva attaccarlo se non la sfortuna, giunta impietosa a risultato praticamente acquisito.
PASSO VINCENTE Sceso dalla macchina, Leclerc faticava ad abbozzare un sorriso. Ricevuti i complimenti di Hamilton si è presentato ai microfoni della FOM ripetendo più volte i suoi ringraziamenti al team, per avergli comunque fornito una monoposto all'altezza di sfiorare il sogno. La sfortuna, quella no, non era preventivabile. Smaltito un pizzico di delusione, Leclerc è tornato ai microfoni del ring, descrivendo in primis quanto accaduto in partenza: "Ho spinto tantissimo per tornare nella posizione in cui ero partito, ho dovuto lavorare parecchio ma è stata una bella sensazione dimostrare che avevamo il passo per vincere."
FIERO DEL TEAM Charles ha anche spiegato che il problema si è manifestato senza preavviso, prima di elogiare il team nonostante tutto: "Non dobbiamo dimenticare quanto fatto in questo weekend, siamo tornati davanti qui dopo aver incassato 7-8 decimi in qualifica in Australia. Questo non vuol dire che saremo davanti per tutto il resto della stagione, ma che il team ha fatto un bellissimo lavoro e di questo deve esserne molto fiero. In qualifica avevamo fatto uno-due, un lavoro eccezionale, e in gara abbiamo mostrato di essere i più veloci."
LAVORARE "I problemi accadono sempre nell'arco di una stagione" - ha aggiunto Leclerc - "Oggi sono capitati a noi purtroppo, ma se ogni volta che abbiamo un problema finiamo terzi, secondo me possiamo essere soddisfatti. Lavoreremo per non avere altri problemi però qualche volta va così e sono contento comunque. C'è sempre da lavorare, questo weekend era molto buono ma dobbiamo lavorare sugli altri weekend e trovare il setup giusto per tutte le piste. Abbiamo capito una parte della mancanza di performance in Australia, ma c'è ancora una parte che ci manca e dobbiamo lavorare per capirlo. C'è sempre da lavorare ma abbiamo una buona base."