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F1 2018

F1 Australia 2018: l'analisi Brembo del circuito di Melbourne


Avatar Redazionale, il 22/03/18

6 anni fa - Ecco tutti i dati Brembo per il primo round di F1 2018

Impegno frenante, decelerazioni e le frenate più impegnative del circuito di Melbourne, teatro del primo round di F1 2018

PRESTAZIONI IN CRESCENDOIlMondiale di Formula 1 2018è pronto a partire questo fine settimana, nel quale andrà in scena ilGP d'Australia, round d'esordio che prenderà vita sulcircuito cittadino Albert Park di Melbourne. Questa pista è solitamenteaperta al trafficoe quindi si presenteràscivolosa all'inizio del weekend. Sessione dopo sessione l'asfalto si gommerà sempre più, il che aumenterà sia leprestazioni di frenatadelle monoposto, sia le lorodecelerazioniche, di conseguenza, lostress per gli impianti frenanti della Brembo.L'usura di pastiglie e dischi crescerà esponenzialmente e questi componenti raggiungeranno temperature molto elevate, nonostante l'asfalto non sia uno dei più caldi e si sia meritato unindice di difficoltà di 8 su 10, alla pari di Monza, Baku, Sochi e Spielberg.

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L'IMPEGNO FRENANTEL'Albert Park di Melbournepresenta9 punti di frenata, per un tempo totale sul giro di utilizzo dei freni tra i più bassi del Mondiale. Ladecelerazione mediadelle monoposto èdi poco superiore ai 4g, un valore ottenuto grazie alla presenza di7 curveche permettono il raggiungimento di tale forza. I piloti, inoltre, agisconosul pedale del frenodurante il GPoltre 510 volte, esercitando un carico totale dioltre 69,2 tonnellate(pari al peso di 94 monoposto di Formula 1, piloti inclusi). Inoltre, il circuito australiano è uno di quelli in cui le vetture dissipano lamaggior quantità di energia in frenata,pari a165 kWh.

LE FRENATE PIÙ IMPEGNATIVEL'Albert Park di Melbournepresenta sostanzialmente9 frenatenell'arco di un giro di pista: di questequattrosono classificate come “impegnative” sui freni,tre di media difficoltàedue “light”. La più difficile è sicuramente quella dellacurva 3,perchè i piloti beneficiano del DRS e così raggiungono lavelocità di 317 km/h, da rallentare nell'arco di113 metri di frenata. Questo avviene in1 secondo e 32 centesimi, durante i quali i piloti esercitano uncarico di 163 kge subiscono unadecelerazione di 4,9 g. Molto difficile è anche laprima curvadopo il traguardo, anch’essa posizionata dopo una zona di utilizzo del DRS: ladecelerazioneè sempre di4,9 gma lafrenataè contenuta in96 metrie 95 centesimi di secondo.


Pubblicato da Giulio Scrinzi, 22/03/2018
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