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Nella conferenza di Austin, Max Verstappen ha risposto per le rime a quanto affermato da Lewis Hamilton a Città del Messico
CENTO DI QUESTI GP! Dopo il weekend completamente buttato alle ortiche in Messico, Max Verstappen vuole giocarsi tutte le sue carte per un pronto riscatto al Circuit of the Americas di Austin, dove domenica andrà in scena il Gran Premio degli Stati Uniti. Il giovane olandese alla vigilia del suo 100° GP in Formula 1 a soli 22 anni, si è presentato davanti ai giornalisti nella consueta conferenza stampa del giovedì, e ha dovuto commentare in primis gli episodi di Città del Messico, ossia l'aver ignorato le bandiere gialle in qualifica - fatto che gli è costato la pole - e l'essersi toccato con Hamilton e Bottas nei primi giri - fatto che gli è costato la gara.
BANDIERE INVISIBILI "Penso sia stato corretto da parte degli steward prendere quella decisione, non porto loro nessun rancore" - ha spiegato Verstappen parlando delle qualifiche dello scorso GP - "Non ho visto le bandiere gialle, ma se sono esposte si deve rallentare. È stata una sfortuna, con il senno di poi non c’era neanche bisogno che facessi quel tempo, ma in quel giro io non sapevo cosa stessero facendo gli altri. Non ho visto le bandiere, ho migliorato il tempo, ma non era necessario. La prossima volta alzerò comunque il piede. È andata come è andata. Non siamo ancora in condizione di lottare per la pole in tutte le gare, quindi mi stavo godendo il momento. È stato un gran risultato, abbiamo dimostrato che dopo alcune difficoltà la macchina può funzionare bene."
FORMULA FUTURO A Max, come agli altri piloti presenti, è stato chiesto di commentare le innovazioni regolamentari del 2021 di fronte al modellino esposto in sala conferenze: "È un pochino piccola" - scherza Verstappen- "Direi che è presto non ho esaminato tutti aspetti annunciati ma alla fine non importa l'aspetto ma che ci siano gare piu belle e che si riesca a seguire meglio chi sta davanti. Vogliamo essere all’interno di 2-3 secondi rispetto a cosa facciamo ora perché 4-5 secondi sarebbe troppo lento. Finché ci limitiamo a questo, va bene, poi siamo solo all’inizio, sono sicuro che i team porteranno un look diverso e vedremo cosa accadrà. Brawn ha detto che le macchine saranno veloci come quelle del 2016? Onestamente non mi piaceva tantissimo guidare le auto nel 2016 quanto ora, ma ci vuole un compromesso e se ci aiuteranno ad avere gare più combattute allora andrà bene."
ASPETTATIVE ALTE Tornando all'attualità, Max Verstappen punta ovviamente al riscatto nel Gran Premio degli Stati Uniti, la pista di Austin si potrebbe adattare bene alla sua Red Bull: "Ieri il fan festival è stato bello, con tutti quei donuts... Questo sarà il mio 100° GP? È un buon inizio, e tutto è accaduto molto rapidamente, anche troppo, vedere che sono in procinto di questo traguardo a 22 anni, non me lo 1sarei mai aspettato è positivo, e sono cinque anni passati molto velocemente. L'anno scorso ho fatto podio: possiamo fare buona gara anche quest'anno, l’anno scorso sono salito sul podio partendo da dietro, un ottimo risultato con una strategia diversa. Quest’anno ovviamente speriamo di andare meglio in qualifica. In Messico la macchina è andata molto bene, dobbiamo continuare su quella falsariga."
FRECCIATE CON LEWIS A Max è stato chiesto anche un parere su Lewis Hamilton, ma l'olandese ci ha tenuto a non esaltare troppo il rivale, alle soglie del sesto titolo iridato: "Non ho avuto troppa possibilità di competere con lui, solo in alcune gare perché molte volte non avevo un mezzo comparabile con il suo. Però è quasi sempre stato più veloce del suo compagno, e se hai la macchina migliore e sei più veloce dell'altro, allora puoi vincere campionati. Credo sia straordinario per lui vincere il sesto titolo." A Max vengono poi riferite le parole dette da Lewis, e appoggiate da Vettel, in conferenza in Messico, e i toni cambiano: "Guardando curva-1 e curva-2 in Messico non mi pare che lo abbia fatto, è una dichiarazione stupida da fare. Sono stato sempre uno che gareggia con durezza ma correttezza, ma è facile lanciare frecciate agli altri. Per me non c'è problema, è sempre positivo quando parlano di te perché vuol dire che sei entrato nel loro cervello. Non ho nient’altro da dire, mi concentro sulla mia guida ed è meglio che non aggiunga altro." (Più tardi invece aggiungerà: "Non ho bisogno di lanciare frecciate in conferenza stampa, non è corretto").
F1 GP Ungheria 2019, Hungaroring: Max Verstappen (Red Bull) e Lewis Hamilton (Mercedes)
FORMULA U.S.A. Infine Verstappen ha parlato della Formula 1 negli Stati Uniti e della possibilità che in futuro vi si svolgano più gare: "Credo che questa nostra crescita negli USA sia utile per lo sport, i proprietari vogliono espandersi qui e noi stiamo cercando di rendere il nostro sport piu popolare con Festival e gare. A me piace venire in America, è un bel paese da visitare, se dovessimo avere una o due gare in più non sarebbe male, a patto che siano emozionanti e che ci sia tanta gente. Al pubblico è piaciuto il rumore dei motori, sono stati contenti ma sarebbe stato meglio mostrare quanto possiamo andare veloci in curva e non solo fare donut... Speriamo che con i nuovi regolamenti sia possibile farlo."